sabato 31 dicembre 2011

Auguri... con il Cuore


Non ti nascondo  2011, di aver pensato più di qualche volta di non piacerti.
Insomma, dai, sii sincero almeno oggi che è il tuo ultimo giorno, dillo su che un po’ ti sto sulle palle. Ti sto antipatica, ovvia.
Vabbè. Te lo concedo. Mica posso stare simpatica a tutti.
Com’è che mi chiamano i  miei collaboratori in ufficio?  Ah si, mi chiamano il rottweiler. Bonariamente, dicono loro. Ma  se mi hanno appiccicato questo nomiciattolo un motivo sicuramente ci sarà. D’altra parte, una donna con i contro così non è mai piaciuta molto. Ecco. Forse è per questo.  Forse è proprio per questo motivo che non sono piaciuta nemmeno a te, così hai deciso di rendermi la vita difficile.  Ma ti rendi conto che hai provato a distruggermi ? E adesso? Che cosa vorresti  sentirti dire? Che ce l’ hai fatta?
No.  Non ce l'hai fatta.  Non ci sei riuscito. Almeno non del tutto.
Evidentemente non eri ben informato sul mio conto.
Scemo.
Ho Amore per la Vita e fuoco di Passione da vendere io, pure a te se vuoi.
E adesso vai. Vai si. Vai pure. Sparisci. Va a farti fottere. Coglione.
Io… ora … sono già qui che aspetto lui.
Il  2012.
E’ un anno che per riuscire a sopravvivere arriva con una pesantissima nota spese rivolta, come da manuale, naturalmente alla classe più debole. La classe "marpiona" non ne avvertirà nemmeno la brezza. Le maxi pensioni, le maxi evasioni, i maxi stipendi, i maxi raggiri, insomma i tanti "maxi" che qui in Italia abbondano a dismisura, non sapranno mai di ciò che parlo, per loro rimarrà un linguaggio incomprensibile, alla faccia nostra...
Intanto questo 2012 che da domani ci onorerà della sua presenza ha già  compilato: la lista dei licenziamenti,  la lista delle  fabbriche in procinto di chiudere…, la lista  dei sacrifici e delle rinunce…
E’ un anno che si presenterà a noi con il pelo sullo stomaco.
E’ già  vecchio e claudicante ancor prima di nascere…
Sappiamo che è un mostro ancor prima di conoscerlo.…
E’ un anno che farà di tutto per  calpestare e incatenare i nostri Sogni, le nostre Speranze, i nostri Obbiettivi, i nostri Desideri.
Ma noi non dobbiamo  permetterglielo.
Non dobbiamo.
Dobbiamo  trovare la forza  e il coraggio di andare avanti comunque.
Ce la faremo. Si.
Dobbiamo farcela. Si.
Cristina



“Qualunque cosa tu possa fare,
qualunque sogno tu possa sognare, comincia.
L’audacia reca in se genialità, magia e forza.
 Comincia ora.”
Johann Wolfgang Göethe

martedì 27 dicembre 2011

Il Prato più bello del mondo...





Si affacciava l’imbrunire
E la magia del Prato mi accarezzava il cuore.
Il Pensiero di te mi teneva per mano
Sapevo di amarti, solo questo contava
E non importa se era un sogno…
Io… volavo libera con te.
Solo questo contava.

domenica 18 dicembre 2011

Dimmi perchè...


…non riesco a farti partire come vorrei io.
Non capisco ancora il perché. Vuoi il mio rosso?  Forse è lui che ti manca? Eccolo.
Quando sono seduta qui davanti a te non riesco a raccontarti nulla e preferisco dirottarmi nei ricordi. Vado dall’altra parte  Mi rileggo. Rido. Piango. Mi vedo. Mi ritrovo.
Perché tu non mi vuoi?
Eppure ne avrei di cose da dirti... Sapessi quante.
La mia vita e il mio animo sono  come il cappello di Silvan. Ci trovi di tutto sai.
Non so se può esserti di consolazione, ma è giusto che tu sappia che da un po’ di tempo anche nella mia realtà sono così con tutti.
Tengo tutto dentro. Come facevo un tempo.
Ho  inlucchettato la voce dell’anima..e non riesco a trovare la chiave per riaprire il lucchetto.
Hai visto quante volte ho scritto “ non riesco”?
Perché?   Perché ho come la sensazione di non farcela?
E’ come se mi stessi arrendendo. Perché?
No. Cazzo no.  Io non mi devo arrendere proprio ad un bel niente.
Io sono come il mio roseto, che se ne strafrega  se è stato piantato in un angolo  poco favorevole, si, se ne strafrega altamente, e  ce la mette tutta  per farmi dono delle sue tenere rose bianche.
Anche  ieri ne aveva una.
Era piccola.
Era lì che combatteva con il gelo.
Ma era lì.
Tutta per me.

martedì 13 dicembre 2011

Test


E'  un test che più o meno diceva così: "Se rispondi a tutte ste domandine che ti facciamo, saremo in grado di dirti  se fai girare al meglio il tuo cervello, o se invece lo fai girare a vuoto."
Vabbè, non ho resistito ed ho risposto a tutta la sfilza di domandine.
Beh, non è venuto poi così male il risultato.  Credevo peggio ^.^
Si, insomma,voglio dire che mi ci ritrovo. Mi riconosco, ecco.
Cristina, credo sia più o meno così, si.
Ma un pò di merito ce l'ha
pure il  Cuore, eh! ^.^  



domenica 27 novembre 2011


Non t’allargare, eh!
Si, insomma, voglio dire… non dare già per scontato che sarai tu a continuare il percorso di Ad un passo dai Sogni.
Devi aspettare.
Non devi  avere fretta con me.
Nair , ad essere sincera ti ha già scelto. Si.
Le poche volte che in questi giorni  Cristina le ha concesso una briciola di spazio virtuale, Nair ha preferito trascorrerlo con te.  Le stai simpatico, si.
Credo ti voglia già un pochino di bene. 
Insomma, ti sta osservando sempre più da vicino, ti sta studiando, vorrebbe da te più cose e tu, accidenti, la devi aiutare ad apprenderle.
Ad esempio la musica? Come cavolo deve fare Nair per  musicarti, come faceva dall’altra parte?
Lei non sopporta di stare senza la sua musica quando è qui con te.

Vabbè vabbe, comunque il problema non è Nair.
Il problema  sono io: Cristina.

Prova a convincermi, dai.

Fai scoccare la scintilla.

Intrufolati nel mio cuore.
Perché sai… credo di avere bisogno di te, ma non riesco ancora a dirtelo.
Ossignur...  invece te l'ho detto!  A modo mio. Ma te l'ho detto.

Ciao blog.
Ti lascio in regalo  un angolo di cielo  che poco prima di scriverti mi sorrideva…
Vuoi anche un sorriso mio?
Ok, dai. Ti lascio anche il mio di sorriso.
Non è male, sai. A volte è buffo, altre dolce, insomma, gli anni passano ma  ti assicuro che lui, almeno una volta al giorno deve assolutamente illuminare il mio volto... ed anche il mio cuore.

Ehii, non t'allargare, eh! ^.^

sabato 26 novembre 2011

...è cambiata la strada, ma il cammino prosegue. Grazie Blogspot!




Se l'aria mi raccontasse di te vorrei perdermi per sempre nel vento, lì ascolterei le tue parole e i tuoi sospiri, lì sarei vicino alla tua anima e al calore del tuo cuore.
(Eugenio Montale)
 

L'ultimo post di un percorso che mi ha regalato molte Emozioni... Grazie Splinder.



Avrei preferito rimanere qui, con te, ma non è  più semplice come prima...
I tuoi passi giorno dopo giorno sono sempre più lenti, a volte fatichi a riconoscermi e non mi lasci nemmeno entrare.
Non riesco a dirti addio.
Gli addi non mi sono mai piaciuti.
Mi danno angoscia.
E tristezza.
Non ce la faccio a staccarmi dai miei affetti.
E tu  fai parte dei miei affetti.
Perchè ti voglio bene, Blog.
Intanto ti dico Arrivederci, mio tenero  e protettivo  Amico .
Arrivederci. Si.
Adesso sto provando a farti vivere qui:  
   http://adunpassodaisogni.blogspot.com/ .
Non so se riuscirò a farti decollare ancora nel mio animo in questa nuova casa, ma ci proverò.
Ti mi conosci bene.
Lo sai che ci provero.
Ciao.
La tua Cristina

sabato 12 novembre 2011





,
se è uno scherzo quello che ci stai facendo, lasciami dire che è decisamente uno scherzo di cattivo gusto.

A te, magari parrà impossibile che mi dispiaccia così tanto rinunciare a questo angolino, di cose ben peggiori ce ne sono nella Vita, specialmente di questi tempi. E qui ti do ragione. Certo. Certo.
Hai perfettamente ragione.
Si.
Ma vedi… io… a questo angolo mi ci sono veramente affezionata. 

E’… totalmente mio. Capisci?
Si chiama Cristina quest’angolo? Capisci?
Parla come Cristina, ride come Cristina, si incazza come Cristina, piange come Cristina, si Emoziona come Cristina….certo… si Emoziona come la sua Cristina… Ha un cuore che batte, quest’angolo, lo vuoi capire si o no?
Ora, tu Splinder mi dirai: ma che cavolo vuoi  da me Senora Nair? 

In questi sei anni non hai fatto altro che  scassarci con le tue paturnie, se proprio hai così tanto bisogno di continuare a paturniare  e  vai a paturniare da un’altra parte perdiamine, qui  le tue stronzate ci hanno fatto comodo per  tutto questo tempo, ma adesso non ce ne può fregar di meno, insomma, non ti vogliamo più. Capito tu hai?

Ed io ti rispondo Splinder.
Si.

Ti rispondo.
Sia ben chiaro, caro stronzaccio,  che le mie, non erano paturnie.
Erano Attimi.
Si.
Semplici Attimi.
Attimi che avevo la necessità di  proteggere da una realtà  spesso superficiale, spesso indifferente. 
E avevo scelto te per fare questo.
Si. Te.
Tra i tanti Tizio, Caio e Sempronio, io, avevo scelto te, Splinder.

Ed ora tu mi spazzi via, a quanto sembra senza nemmeno avvertirmi.
Che devo fare? Devo applaudire alla tua presuntuosa arroganza?
No.
Certo che no.
Sai cosa pensavo adesso mentre sto scrivendo queste mie ultime stronzate? 

Pensavo che in fondo, tu non mi meriti Splinder. Si dice così vero quando ci si lascia?
Perciò, ciao.
Da brava sempliciotta, ti dico solo ciao. E pure fanculo ti dico. Tiè.
Ma no, ma no … non posso lasciarti  così con un semplice ciao.
Io, Splinder… ti dico anche grazie. 
Guarda che… te lo dico col cuore, perciò tienilo caro.
Si. Grazie di aver permesso alla mia anima di  specchiarsi, facendo si che io la potessi osservare più da vicino, cogliendone ogni sfumatura.
Si. Grazie a nome di tutti gli Attimi che mi hai permesso di custodire, dai quali  ho potuto respirare quella particolare intimità  che mi ha maturato l’animo e lo ha reso assolutamente  più  limpido e perché no, molte volte anche più felice.
Grazie perchè mi hai permesso di gestire la Malinconia splendidamente, l'hai come... protetta dal freddo che lei generalmente tende a sentire, a volte... hai fatto si che io l'amassi.

Si. Grazie perché  per merito tuo, Persone Speciali  mi hanno presa per mano,  lasciando impronte incancellabili nel mio Cuore. 
Vorrei gridare a Loro: non perdiamoci di vista … non perdiamoci di vista…, anche se le vostre  impronte avranno sempre cura di me…. Vi prego… non perdiamoci di vista.

Splinder,  accidenti a te, quel semplice Grazie, si fa ora commosso...
Vedi? Vedi cosa riesci a fare?  Ero infuriata all'inizio, ed ora invece... .

Alla piccola cerchia di Impronte che hanno condiviso i miei Attimi, dico che
non so se sarò in grado di trasportare Ad un Passo dai Sogni in un’altra piattaforma.
Ho creato uno dominio in Blogspot, ma non è che mi entusiasmi molto, penso che lo cancellerò.

E’ qui che io mi sento a casa.  Non riesco ad immaginarne un'altra.  Non sono una zingara, io.  Ho bisogno di radici. 

Per mezzo di Blue e anche di Ardovig sono arrivata a questo blog 
http://curiosidelmare.splinder.com/, che spiega in maniera abbastanza  comprensibile per me, come trasportare il blog in un’altra piattaforma.

Io però... non so ancora che fare. Davvero. Non lo so.

Si, con il pc smanetto un pò, ma non credo di essere in grado di fare correttamente un' eventuale trasbordo, insomma... combinerei sicuramente un macello.

Non so  più nemmeno se ho la voglia di farlo…

Nella vita, prima o poi tutto finisce…

Però… qualche pennellata del mio Rosso,  custoditela se potete  in un angolino anche strimizzito del vostro Cuore.
Un  bacio e un forte abbraccio a tutti voi.
Vi  voglio bene.

Cristina
 


(Splinder, ma sei proprio sicuro che puoi fare a meno di me?… Ehm…
Vabbè, ci ho provato. Ufff.)

giovedì 13 ottobre 2011




Eccomi qui caro Blog...
Sconforto totale.
Si vede dall'immagine, eh!
Si. Sconforto totale.
E vabbè uffa lo so che c'è di peggio nella vita, ma insomma, non è mica così facile rinunciare a te sai?  Tu ormai fai parte di me.
Il mio pc da domenica  sera è passato a miglior vita.
Sto scrivendo dal pc del Musone, ma... mi sento fuori dal mondo. Si.
Mi sento un'estranea.
Come avrai visto anche tu,  Caro Blog, a parte la foto che ha piazzato sul desktop con la veduta di Posillipo (...ricordo stupendo...), dove il Musone  tutto pimpante e sorridente  mi tiene abbracciata con il braccio destro, mentre  con il braccio sinistro  abbraccia Paola (una  nostra amica) e si nota chiaramente  la sua mano che scivola (casualmente ? mah!!! sopra una zizzona di Paola, mentre nella mia zizzolina strimizzita nemmeno ci  prova ad arrivarci,  ecco, a parte questo dicevo, di me non c'è assolutamente nulla in questo pc,   manca proprio la mia anima, il mio profumo, il mio respiro.
E' uno schifo digitare da questa postazione.
Perciò mi fermo. Si.
Finchè non farò il nuovo acquisto, mi fermo. 
Stai tranquillo,  non ti lascio solo, una sbirciatina di tanto in tanto te la darò.
Fa il bravo, eh!
Ti lascio un becetto.
Ciao Blog.
A presto.
La tua Senora

lunedì 3 ottobre 2011


Considerando che  stamattina:
1)      al risveglio gli occhi  erano sigillati  e  quando finalmente sono riuscita a spalancarli ho scoperto che non erano più due  occhi ma un attacco di congiuntivite li aveva tramutati in due orrendi salami;
2)      il Musone aveva le balle girate e questo significava che sarebbe stato  insopportabile per tutto il sacrosanto giorno;
3)      mio figlio Simone sbraitava perché i suoi pantaloni blù non erano stirati;
4)      il telecomando del cancello non funzionava e non trovavo più quella maledetta chiave per sbloccarlo;
5)      all’ufficio postale ero il numero  162 ed il tabellone segnava il numero 138;
6)      al parcheggio ho trovato  appiccicato al tergicristallo  un foglietto rosa con 39 euro di multa  perché non  ho messo il disco orario;

ecco, considerando tutto ciò … devo proprio dire che Lunedì 3 ottobre,
senza ombra di dubbio,  è proprio un lunedì di m…. .
Uffffffffffffffffffff 

 

domenica 2 ottobre 2011

Prima luce dell’alba che tentava di filtrare dagli scuri semi aperti, perché io non riesco a dormire se non ho la certezza che: cielo, luna e stelle mi veglino di notte e poi l’alba mi dia il primo bacio del giorno; insomma, inutile girarci intorno… il buio assoluto mi angoscia, ecco.
Comunque, almeno di domenica, ma mi volete lascià dormire un pochetto di più, ostrega?
Sally sembrava un demonio; ossignur quanto abbaiava! Alle cinque era già in guerra col mondo, beh non proprio il mondo intero, la sua è una guerra personale (da me comunque pienamente condivisa)   con quei tgopf  di ckswp  di cacciatori, che invece di mettersi il vestito buono e portare la moglie a messa, pure di domenica vengono a scassare i maroni  intorno a casa mia. Io ce l’avrei un posto da ficcarglielo quello schioppetto che tengono  orgogliosamente in mano ( stì ebeti), e come  spesso accade  da  otto anni a questa parte, vado a gridarglielo …ehm… pronunciando  pure qualche parola  che mai e poi mai avrei pensato di conoscere…
E sono pure sfacciati, perché quando qualche povero volatile colpito a morte si schianta sul mio terreno, vengono a suonarmi il campanello perché lo vogliono indietro, capito? Lo vogliono indietro ??? Ihihihih Ma dico, ci sono o ci fanno? Ma, hanno o non hanno ancora capito, cari i miei tgopf di ckswp che io sono Cespuglietto la vendetta, eh?. Neanche se mi pagassero in diamanti glelo darei. E devo stare pure attenta  a raccoglierlo e sotterrarlo in fretta quel poveretto, altrimenti Sally se lo pappa in un boccone.

(Mi sa tanto che prima o poi arriverà una schioppettata pure a me… )
Che poi,  io al mattino ho i miei riti, uffa.;  ma perchè  per colpa di quei deficenti io devo rinunciare al silenzio assoluto mentre sto facendo colazione con le mie tre fette biscottate integrali spalmate di  miele  e il mio caffè nero bollente, eh?  E perché io devo rinunciare a quella splendida e placida  carezza mattutina  che solo la natura ancora un po’ pigra e silenziosa sa a dare  per farmi prendere fiducia con il resto della giornata?  Eh? 
Ma perché non la aboliscono questa schifezza di caccia? Eh?

(Foto trovata nel web)

Stamattina  ho augurato loro con tutto il cuore,  che passasse uno sciame di migliaia e migliaia di uccelli, che si posizionasse bene sopra le loro teste e  scaricasse in massa  un’abbondante schittarrata  che li ricoprisse dalla testa ai piedi. Tiè. 



Vabbè, ho capito, oggi non mi resta che rifugiarmi da lui.
Adesso mangio qualcosa e poi vado a respirarlo.
Due tre orette  con il vento tra i capelli.
Tiepidi raggi di sole mi coloreranno il sorriso
e lasceranno come sempre impronte  di serenità nel cuore.
Bacio.
Cri

mercoledì 28 settembre 2011




Se l'aria mi raccontasse di te vorrei perdermi per sempre nel vento, lì ascolterei le tue parole e i tuoi sospiri, lì sarei vicino alla tua anima e al calore del tuo cuore.
(Eugenio Montale)


giovedì 15 settembre 2011


Foto di/ Samuele Silva 


I Pensieri ostinatamente Soli
Sono proprio dei gran bastardi
Perché… gridano talmente forte
Da spaccarti i timpani del cuore.
Stanotte li odio.


Nair

mercoledì 24 agosto 2011




C’è che…

oggi, il silenzio che aleggia nel mio ufficio mi sta sinceramente pesando.
Si, perché  il silenzio è bello quando lo si cerca, non quando lo ci si impone.
Potevo almeno far venire in questa settimana una delle due segretarie, almeno qualche chiacchierata ce la saremo fatta, accidenti!
Invece no.
Ho deciso di starmene sola.
Chiusa in queste stanze.
Per una settimana intera.
Complimenti Cristina! Il tuo carattere di. ..…ehm… ha fatto di nuovo bingo, Ben ti sta.
Sarà colpa del caldo, che ne so, sarà colpa che tanti sono ancora in ferie ma, nemmeno il telefono squilla, e le due volte che ha squillato in tre giorni  l’ha fatto squillare quel rompi  di Riccardo per dirmi che non riesce a pagarmi le ricevute bancarie che scadono a fine mese.
Ghnjvcè0qtuìbgh   ( ehm… è una parolaccia troppo scurrile, perciò non la traduco )
Vasco il Musone verso mezzogiorno  mi ha telefonato e mi ha detto: “ Senti, ma perché non chiudi tutto e ce ne andiamo qualche ora al mare in campeggio da tuo fratello? Ed io gli ho detto di no. Capito bene??? Gli ho detto di no.  Ma si può essere più deficenti di così???
Ma che no e no???  Io adesso ricolgo l'attimo, chiamo immediatamente il Musone e mi rimangio quello stupido NO, e poi  corro come un razzo a casa che ci impiego dieci minuti, indosso il mio bel costumino,   raccolgo sta zazzera di capelli in una treccia,  controllo la sacca del mare che  sia in ordine, mi dimentico il cellulare sul comodino in camera e… VIAAAAAAAAAAAAAA più veloce  della luce ad abbracciare qualche attimo di rilassante serenità
Ciao Blog.  Ci sentiamo neh!

Tua Senora

 

venerdì 5 agosto 2011



(Pascal  Pugliese - Segreto)


 
E’ vero,
lo ammetto,
io ti divido solo con il Silenzio.
Solo a lui do il permesso
di accarezzare quel modo unico  che abbiamo
di guardarci, di parlarci, di respirarci,
quando  stesi in un letto di sogni
chiediamo all’amore di tenerci abbracciati 





sabato 23 luglio 2011


[...Un aquilone è un contratto di gloria stipulato con il sole,
e così ti fai amici il campo, il fiume e il vento,
e per ciò hai pregato tutta la notte precedente
sotto una luna che vaga senza spago:
per renderti meritevole e poetico e puro. ]

(Leonard Cohen)

 


23 Luglio 2005…
era di sabato anche quel giorno  di sei anni fa, quando mi chiedesti di far pulsare il tuo cuore.
“Dammi un nome, su dai, voglio un nome…” mi chiedesti.
 Mi bastò guardarti negli occhi per un solo attimo, ed il nome arrivò leggero e frizzante come la brezza del mattino… 
Ad un passo dai Sogni …” perché la vita è un brivido che vola via è tutto un equilibrio sopra la follia, sopra la follia…”
Si, lo so, ti sei chiesto un sacco di volte del perché non ho voluto affidarti ai Sogni di quel Volo Libero che da qualche tempo a passi timidi e riservati aveva abbracciato  un’Emozione  talmente bella ed intensa che poi non avrebbe lasciato mai più. Potrei risponderti che, come scrissi  nella descrizione  “ chi sono”,  sono una persona Semplice, certamente si,  ma decisamente poco scontata, davvero assai poco. Ecco. Forse è per questo che ho chiesto alla Senora Nair di prenderti per mano. E lei credo abbia fatto un buon lavoro.
Si, lo so,  La Senora ti ha tenuto un po’ in ombra, non ti ha messo in vetrina, sei un blog un po’ solitario, ti ha portato pochi ospiti a banchettare, ti ha fatto conoscere pochi amici,  ma lei è fatta così, è come la sua Cristina, non ama gli eccessi, non ama il troppo, spesso si nutre di Sensazioni  nell’intensità di spazi Silenziosi,  e comunque devi darmi atto che, quei pochi Amici ai quali la Senora ha aperto il Cuore  se li è saputi scegliere bene.  Si si,  senza ombra di dubbio sono pochi certo, ma sono immensamente adorabili.
Hai visto? Quest’anno ti ho portato gli aquiloni.
L’aquilone mi ha sempre affascinata per quella sua  particolare grazia nei movimenti, quando donandosi al vento Vola Libero nel cielo ..e più lo guardi… e più l’animo si  alleggerisce lasciando  spazio alla gioia …ed ai Sogni...
Grazie di Vivermi, caro blog.


La tua Cristina 

sabato 9 luglio 2011





Mentre fisso questa pagina ancora vuota , canticchio con un filo di voce che si trascina dietro ancora la pigra lentezza del risveglio mattutino  tu tu non mi basti mai davvero non mi basti mai, io io io ci provo sai non mi dimenticare mai….”e ancora sto qui ad osservare questo foglio bianco che adesso ha comunque tre righe scritte e un pensiero mi passa per la mente proprio in questo preciso istante, eccolo è questo: “ quando una persona non da il permesso alle sue Emozioni di risplendere della loro luce stupenda … è perché quell’ingranaggio che è situato all’attaccatura del collo è talmente sovraccarico di tante cose pesanti e complesse che inevitabilmente vogliono la precedenza a tutto, soprattutto alle Emozioni, si,  “ statevene li nel vostro cantuccio, stronzette, e non rompete tanto le balle che se no vi mangiamo in un boccone,  che piffero volete, eh?,  voi non potete  svolazzare liberamente come  vispe terese sepprima noi non ci dileguiamo, pussate via brutte bertucce ,ci siamo noi prima  di voi ”  sbraitano le angosce della vita alle piccole e tenere  Emozioni, che soffrono come bestie nell'essere trattate in questo modo, irrispettoso pure.
Uffa, anche se mi duole assai ammetterlo, ebbene si, è vero, prima bisogna  sbrogliare la matassa dei Problemi, solo così l'inebriante sensazione che anche la più piccola Emozione può regalare la si può sentire in circolo nell'anima.
Ed io ne ho due scatole che non finiscono più di sta matassa che fatica a sbrogliarsi.
Giorni fa stavo per fare la valigia ed andarmene. Volevo lasciare tutto e tutti.
Famiglia, lavoro, cani, gatti, paese, amici,  etc…,anche te blog, si, anche te,  ma la mia testa ben attaccata al collo e ben bilanciata sulle spalle non mi ha dato il permesso di farlo, per fortuna.
Comunque lo stato d’animo è questo.  Adesso grido, eh! Si che grido. Come una pazza grido, tanto nessuno mi sente, NESSUNOOOO MI SENTEEEEEEEEE, MERD....

Pensa che mercoledì  è passato in ufficio da me il caro signor D.P., il mio assicuratore del quale altre volte ti ho parlato caro blog, e mi ha portato un libro:”
La settima ondadi Daniel Glattauer, mi aveva telefonato in mattinata per chiedermi se l’avevo già letto ed io gli ho risposto di no, è il seguito  di” Le ho mai raccontato del vento del nord”, la storia di Emmi e Leo, protagonisti di un appassionante amore virtuale, un libricino senza tante pretese, come  già ti dissi a suo tempo , ma che lessi in una notte intera e  che mi emozionò davvero tanto. Tanto, si.  Beh, vuoi che ti dica una cosa caro blog? La settima onda non l’ho ancora aperto. E’ li che mi aspetta, anzi, adesso è qui, poggiato sul mio grembo, e mi vuole sai, io sento che mi vuole, come io voglio lui, ma ancora sta li, chiuso. Ma che cavolo sto aspettando? Sono quasi certa che Emmi e Leo si farebbero sicuramente  largo nell’ingranaggio, ovvero, spetta, se lo farebbero nel cuore, che poi ci penserebbe lui a farsi spazio nell’ingranaggio.  Vabbè dai, stanotte ci provo. Si, aspetterò il silenzio della notte per leggerlo. Oppure no. Magari potrei domani  pomeriggio, stesa sull’amaca  che ho legato all’ombra dei due ciliegi, si. Si. Domani. All’ombra dei due ciliegi. Domani. Con Emmi e Leo. Si.
Sorrido mentre leggo il fogliettino  prestampato che il signor D.P. ha messo nella prima pagina del libro e che magari avrà trovato in un angolo della Feltrinelli, è uno scritto che riguarda il mio segno zodiacale e anche il suo e per questo lui spesso mi dice: io e lei siamo simili Cristina… (ehm… a me invece sembra di no,  ma lui la pensa così, bah!)
Comunque del mio segno in questo foglietto sta scritto questo:

Sagittario:
Pietra: turchese
Metallo: stagno
Simpatica, ottimista, idealista, ha una particolare esuberanza che si traduce nello spirito di avventura, nel voler conoscere, imparare, esplorare.
Fiduciosa nelle sue forze, ogni traguardo raggiunto diventa una nuova linea di partenza.
Determinata, a volte diventa prepotente senza intenzione.
Viene fatta oggetto di corteggiamenti e avances, e in amore è generosa di attenzioni e premure.
Nel lavoro si impegna, si afferma, sfonda, vince.
Dinamica, energica, volitiva, è spesso scortata dalla fortuna.
Si fa ben volere, perché è leale, non fa sgambetti.
Le piace viaggiare, fare vita mondana.
Il colore più adatto è il rosso portatore di energie.

Che dire, anche se è una cavolata, mi sa che.. a parte la vita mondana che non fa proprio parte del mio stile di vita, anzi, direi che è l’esatto contrario, e  pure l’essere scortata dalla fortuna  è l’esatto contrario ahimè, per il resto potrei dire che Cri è  più o meno così, come  dice il foglietto prestampato che chissà poi perchè il signor D.P. ha messo nella prima pagina del libro. Forse voleva solo vedermi sorridere. Forse si.
Pure il rosso è stato azzeccato.
Anzi,  sai che ti dico caro blog, adesso devo uscire, che alle undici e mezza ho un appuntamento in ufficio con un cliente, e sai che cosa indosserò? L’abitino rosso indosserò. Tiè
Toh…, và quante righe ho scritto!!!

…”tu tu non mi basti mai, davvero non mi basti mai, io io io ci provo sai tu  non mi dimenticare mai…”

La tua Cristina

sabato 11 giugno 2011


 
(Che bella questa immagine!  Si racconta da sola... ma forse potrei dire "Mi racconta da sola.) 
 
Alle sei ero gia in piedi stamattina.
L’esercito di formiche che ha circondato la mia casa mi ha messa in ansia, come ogni anno succede puntualmente, solo che quest’anno sono arrivate prima, accidenti a loro.
La campagna è così, si lo so. Prendere o lasciare. E io prendo, si, accidenti se prendo, prendo pure loro, ste fetenti.
E’ la loro invadenza che mi fa andare in bestia, porca pupazza. Si sentono padrone assolute. Sono scostumate, si, scostumate e pure rompicoglioni. Tiè. Questo te lo dovevo raccontare caro Blog, perchè le formiche sono il mio incubo. Non le sopporto. Non le sopporto. E ancora non le sopporto. Ecco.


Comunque, ti volevo dire anche qualcosaltro  caro Blog?  Dunque.. ti volevo dìre, beh … ti volevo dìre che… si… insomma… l’animo si sta alleggerendo, e questo dovrebbe renderti felice, eh!. Vabbè,  la mia vita è decisamente cambiata. Come vedi sto portando avanti da sola, no spetta, da sola non è la parola giusta, in compagnia della mia forza di volontà volevo dire,  un lungo elenco di cose…
Si, beh, io lo so cosa aspetti che ti dica. Che non mi pesa.  Spiacente di deluderti ma ti sbagli. Mi pesa, eccome. E’ faticoso, eccome. Ma come vedi sono qui a raccontarti che per il momento riesco a reggere discretamente sia la fatica fisica e anche e soprattutto quella mentale. Insomma, la tabella di marcia sta procedendo in maniera abbastanza  regolare. Noooo… non me ne faccio vanto per carità… ma insomma… un po’ di  autostima tu permetterai che ce l’abbia, eh?
Sai Blog, in questo preciso momento penso a mio padre… Lo immagino sorridente e fiero di me. Da qualche parte dell’aldilà vedrai che starà raccontando a qualcuno di sua figlia:” la mia Uragano cari miei ha preso tutto dal sottoscritto” dirà tutto pomposo . Ossignurrrr, pà,  quanto mi manchi, accidenti a te, uffy. ^.^
E poi, caro il mio petit Blog,  ti volevo anche dìre che forse… era da quando avevo diciott’anni che non portavo la taglia 40, e ciò significa che… se con gli anni non si può tornare indietro… con il peso invece  si può . Capito tu hai?
Ok ok, risparmiati le critiche e le paternali, sono spiritosa per sdrammatizzare, lo so che faccio un po’ schifetto così secca secca,  alla mia età l’armonia delle forme  è deliziosa sul corpo di una donna.  
Rivoglio il mio lato biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Mannaggia, lo rivoglio. Mi faccio pena con ste due chiappette  piatte.  Giuro che farò di tutto per farlo lievitare.


Ok,  dopo ste quattro cavolate adesso ti devo  lasciare. Tra venti minuti ho un appuntamento con una cliente. Di  sabato sera è anomalo per me lo so.. E vabbè, che vuoi che ti dica, di questi tempi non si può dire di no al lavoro, e se arriva di sabato sera, ben venga di sabato sera. E poi è una donna, e tra donne ci si capisce  subito.
Ciao Blog.
Grazie di esserci.
Come dici? Di domani mi chiedi?  Perché? Hai qualche dubbio per caso?
Domani: SI SI SI SI. ^.^

La tua Cristina 

sabato 28 maggio 2011

Vita,
ciò che non capisco di te è…. questa tua insistenza nel  volermi far portare carichi  sempre così pesanti nell’animo.
Mi avevi dato una tregua, si, questo è vero, te lo concedo.
Mi avevi dato anni intensamente luminosi, iniziati se ricordi bene, il primo giorno che mi hai accompagnata davanti ad un  cancello arrugginito  che per reggersi si teneva  aggrappato a sterpaglie e… gelosamente direi… custodiva un angolo di terra invaso da papaveri rossi che con tutta probabilità non aspettavano altro che me.
Che tu non puoi assolutamente aver scordato i rimbalzi di gioia del mio cuore, lui fu il  primo ad aver capito che  quel cancello arrugginito era lì che mi attendeva in trepidazione.
Che tu non puoi assolutamente aver scordato quel momento, si, non puoi averlo dimenticato, perché fu lì, davanti a quel cancello arrugginito che tu capisti di amarmi alla follia.
“Questa sei tu, Cristina. Si.  Questa è la Cristina che io amo.” Sussurrasti al mio animo.
E allora perché  questi periodici , quasi metodici e pilotati intermezzi di dolore?
Che cazzo vuoi  da me, Vita?  Vuoi che ti odi?  Se è questo che vuoi, scordatelo. Non succederà mai. Vuoi che mi arrenda, che ceda, che mi lasci  calpestare dallo sconforto e dall’impotenza?
No. Che io non mi arrendo ormai l’ hai capito.
Ora il peggio è passato, si.  Anche questa volta il peggio è passato.
Adesso basta però. Ho bisogno di tregua. Davvero.  Gli anni passano anche per me, cosa credi. Si.  Ho bisogno di tregua, Vita.
Ho bisognoditreguahoisognoditreguahobisognoditreguahobisognoditregua. Dai.  Te lo chiedo a mò di supplica. Si, lo so, non ti piaccio così, tu non mi vuoi supplichevole, ti deludo quando ti supplico, tu mi preferisci nella  versione originale, quella che ti sfida, quella che fieramente ti tiene testa, quella che  nel dolore riesce a percepire comunque i fili sottili del tuo amore  e per questo si tiene aggrappata alla tua mano, ma questa volta non è così. Non è così Vita.  Mentre scrivo piango, e tu già da questo dovresti capirlo che questa volta è diverso.
E adesso Abbracciami. Sta zitta e abbracciami. E basta.
Pensa a quel giorno Vita,  quando i miei grandi occhi neri,  meravigliosamente si persero  nel rosso dei papaveri.
Ricominciamo da li, Vita.



Tua Cristina

lunedì 23 maggio 2011

Vita
Pesi come un macigno
Fatico a reggerti.
Offrimi un po’ di respiro leggero, ti prego.
Credo di meritarlo, non fosse altro per tutto l’amore e il rispetto che ti ho sempre dato.
 

domenica 24 aprile 2011



Devo proprio farmi i complimenti, pensavo che ai fornelli mai e poi mai avrei dedicato il mio impegno e invece mi sbagliavo.
Vabbè, un Vissani in gonnella non ci diventerò mai, questo è poco ma sicuro, negata ci sono e negata ci rimango nell’arte culinaria, ma insomma… noto con piacere che qualcosina riesco a cucinare discretamente anch’io.  Era ora.
Comunque, di là in cucina tutto sembra a posto. Sto aspettando gli invitati. Temendo di combinare casini ho raccomandato loro di non presentarsi prima dell’una e mezza e tra un po’ saranno qui.
Io sono già pronta. Ho indossato un tubino color beige chiaro con sopra un giacchino bianco in cotone leggero. Sto  veramente bene vestita così. Mi piaccio. Si.

Bene. Adesso chiudo. Vasco il musone mi sta chiamando.
Che volevo dire?
Ah si.
Buona Pasqua, volevo dire.

Buona Pasqua a tutti con sincero affetto. Davvero.
Cristina

sabato 26 marzo 2011



Ogni venerdì sera, dopo aver  fatto il giro d’ispezione per controllare negli uffici che tutto sia a posto e dare un giro di chiave ad ogni porta, mi ritrovo a fare sempre lo stesso pensiero: è possibile che sia già passata una settimana?
Il tempo vola ad una velocità incredibile, direi. 
Dal lunedì al venerdì è tutto un frenetico correre, un metterci anima e corpo per portare a termine obbiettivi ed impegni sempre più pesanti, complicati, a volte anche angoscianti, perché di questi tempi al lavoro non si può rinunciare e allora  si fanno anche le capriole  per realizzarli,  perché tutto è cambiato in questi ultimi anni. Adesso, un consistente numero di clientela ci marcia su questa cazzo di crisi, tipo:  aspettando l’ultimo minuto per dare l’ok all’esecuzione del lavoro e nonostante ciò  pretendendolo in tempi assurdamente brevi e se gli si dice che è impossibile realizzarlo in quel lasco di tempo, minacciano con estrema facilità di andare da un’altra parte,  e da un’altra parte trovano sicuramente chi glielo fa il lavoro, certo che si,  magari anche ad un prezzo più basso del mio, perché pur di lavorare, molti piccoli imprenditori spesso improvvisati,  abbassano i prezzi rinunciando al guadagno e contemporaneamente rovinano pure il mercato.
La professionalità, il lavorare con competenza, serietà e soprattutto qualità, sta scomparendo. Accidenti, mi ci sono voluti anni e anni per farmi conoscere ed apprezzare nel mio campo lavorativo  proprio per le cose che ho citato qui sopra, e invece … sembra che adesso se ne possa fare tranquillamente a meno. Ohhhh belliii, ma la qualità è sempre stata il nostro fiore all’occhiello!!! Pure a questa dobbiamo rinunciare???
Beh, io non ci sto. Non ci sto. E vado avanti. Per la mia strada. Si.
E comunque, c’è sempre qualcuno che mi fa capire che  la mia strada è quella giusta da percorrere.
Come il cliente di ieri, il signor B., che dopo una consulenza telefonica mi ha inviato per e-mail la conferma dell’ordine, e in fondo pagina mi  ha scritto un p.s.:
“ Signora Cristina,  grazie per  la telefonata di stamattina, sono finalmente in buone mani,   lei signora Cristina è davvero un bel raggio di sole. Complimenti.”.
Beh, che ti devo dire caro blog, a me.. quelle parole mi hanno dato un senso di  benessere che neanche puoi capire, sai.. come quando sono davanti al mare che mentre lo respiro mi ricarico e  mi sembra di rinascere, si, proprio  ma proprio così.
Bene. E adesso provo a godermi questo fine settimana, che … il lunedì tra un attimo arriva di nuovo ^.^


Bacio… 


 
Cristina

domenica 20 marzo 2011













Primi accenni ...
di una Primavera  ancora incerta e  con pochi sorrisi da offrire. 
 


E tu chi sei? 
Sarai splendida farfalla  che, in quei pochi giorni che la Vita ti concederà  ti poserai di fiore in fiore e danzerai Libera nel vento, o sarai un odioso e malefico bruco peloso che farà un sacco di dispetti ai miei alberi?
Mah. Starò a vedere.

Adesso prendo la bici e vado da mia zia Maria. Ha preparato una tavolata fuori all’aperto. Pane e salame. Torta paradiso, che lei la fa squisita. Un bicchiere di buon vino. Quattro chiacchere sotto questo timido sole che sta tentando di rasserenare gli animi. E poi arriverà sera.

Bacio...
 

Cristina


martedì 15 marzo 2011


(Fabian Perez \"El Rojo sillon II\)
 



Else Lasker-Schüler 
 
Ascolta 


Io mi prendo nelle notti

 
le rose della tua bocca
 
che nessun’altra ci beva.
 

Quella che ti abbraccia
 
mi deruba dei miei brividi
 
che intorno al tuo corpo io dipinsi.
 

Io sono il tuo ciglio di strada.
 
quella che ti sfiora
 
precipita.
 
Senti il mio vivere
 
dovunque
 
come orlo lontano?
 

domenica 13 febbraio 2011








La piazza era gremitissima.

Eravamo in tante.
Si. Si. Si. Tante.
Migliaia di Noi.
E la nostra Fierezza era la nostra Forza.

A sostenerci, con orgoglio direi,  c’erano i nostri compagni, i nostri figli, i nostri genitori.
Vasco il Musone, con in bocca la sua forse cinquantesima sigaretta della giornata  mi guardava con un’intensità che non vedevo nei suoi occhi da un po’ di tempo.
”Beh, che hai da guardarmi così?  c‘è qualcosa che non và?“ gli ho chiesto sorridendo.

“No, è che… oggi  nel tuo volto c’è una luce  particolarmente  bella, Cristina…”
Si. Aveva ragione.
Era la Gioia  quella luce.
Era la Gioia di condividere il mio Pensiero con migliaia di donne e di uomini che come me vogliono, anzi pretendono  un'Italia diversa e tutti insieme gridano BASTA. BASTA. BASTA.

Una Gioia  incontenibile, che da molto tempo non provavo.
Oggi, per la prima volta dopo tanto tempo, ho sentito in cuor mio di non fare assolutamente parte della  minoranza, perchè c'è una grande maggioranza  di questo nostro Bel Paese che rivuole,anzi che pretende la Dignità che gli spetta.
Ed è stata una sensazione  davvero magica, incantevole direi.

 


(ehm...le foto non le ho scattate con una Nikon Reflex ma con il mio modestissimo cellulare^.^)

Cristina