domenica 29 gennaio 2012



Certo che noi donne pur di ammazzare una ruga sul nascere ci cospargeremmo anche di… ehm..
Insomma,  sto strato di polenta gelatinosa che  tutte le sacrosante domeniche mi spalmo con copertura quasi totale sul viso tenendo fuori  solo i due fanali neri e le labbra,  deve star lì ancora per ben dieci minuti,  e allora.. vuoi che in dieci minuti , finchè aspetto che la polenta gelatinosa faccia il suo dovere (…e guai a lei se non lo fa…) io non riesca a scriverti niente caro Blog?
Si, perché, c’è una cosina che vorrei sussurrare  alla casa madre qui presente,si insomma, alla signora Blogger: “ MA PERCHE’, SIGNORA BLOGGER , HAI ASPETTATO DUE GIORNI PRIMA  DELLA FUCILAZIONE DI SPLINDER A VENIRMI A DIRE CHE POTEVO BENISSIMO PASSARE DA TE PREMENDO SEMPLICEMENTE QUALCHE TASTINO, PORCACCIA DI UNA MISERIACCIA, EH?  http://support.google.com/blogger/bin/answer.py?hl=it&answer=2446099
Come dici?  Non sei una signora?  Si, infatti, mi pareva strano.
Vabbè và, i dieci minuti sono passati.. E’ ora di togliere la polenta dal viso.
E tu non ridere Blog. Anzi, di questa incantevole visione domenicale dovrai fartene una ragione.
E poi, se proprio lo vuoi sapere, anche la polenta gelatinosa ha il suo fascino. Tiè. Prrrrrrrrr!
Tua Senora

sabato 21 gennaio 2012

E il Sogno continua...



Alla fine non ce l’ ho proprio fatta a  lasciarti andare.
Si, certo,  di te non avrei perso nulla comunque, perché ti avevo già salvato e messo in un cantuccio ben nascosto del pc.
Nascosto certo, perché  di te non ho mai parlato a nessuno, si insomma, in famiglia, o alle mie amiche,  pensa … nemmeno a mia cugina Lucia che per me è come una sorella, nemmeno a lei ho mai  raccontato della tua esistenza.  Tu credi sia una cosa sciocca ? No. Io penso di no.  Penso di no perché tu per me sei stato, e ancora sei, un rifugio segreto che si prende cura dei miei momenti di Solitudine. Ecco. Si.  E’ per questo che ti voglio così tanto bene e ti tengo tutto per me, cosa credi?
L’impresa del trasporto da Splinder a questa nuova casa non è stata proprio una passeggiata. come si suol dire...
Si perché non mi sono fidata delle mie scarne nozioni informatiche, insomma te lo dico chiaramente: non ci capivo una cippa lippa  dei vari consigli  trovati nel web per eseguire il trasbordo da Splinder a Blogspot.  A dire la verità,  avevo provato a trasportare  un blog che tenevo di prova, ma l’importazione, come volevasi dimostrare, non è andata a buon fine. Perciò con te non ho rischiato. Avrei potuto chiedere aiuto a qualcuno.  Ma non l’ ho fatto.
Insomma, ho scelto la strada più lunga.
Ho impiegato vari giorni. Anzi, varie notti.
Ti ho copia-incollato dall’inizio del cammino fino alla fine. 
Post dopo  post. 
Dal 2005 al 2011.
Con pazienza.
E con  Amore. Si.
Ripercorrerti è stato… magico.  Oh, certo che si.
Anche emozionante. A tratti  anche commovente.
Ti ho riletto tutto. Come si legge un romanzo che appassiona.
Per carità, non sei nulla di che. Non ti ho riempito di  approfondimenti e ragionamenti vari,  ti ho solo raccontato di me. Tu sei unicamente e semplicemente il mio Respiro. Se non ti avessi ripreso per mano e portato  in questa nuova casa non me lo sarei mai perdonato e soprattutto  ne avrei sentito per sempre il vuoto.
Beh,  se proprio dobbiamo dirla tutta, pur essendo una minuscola briciolina di questo immenso web, proprio inosservato del tutto non sei stato.  Devi sapere che,  cercando  varie volte in questi giorni, anzi in queste notti di di trasbordo, delle immagini che avevo perso e che desideravo recuperare, mi sono imbattuta in una certa Elda mi sembra, che  sul sottotitolo del suo blog  dice che scrive solo di sé stessa  e racconta le sue sensazioni…tsè… Ma sensazioni de cheeeeeee???
Sta truffaldina  senza vergogna si è fregata alcuni dei miei post  senza  nemmeno spremersi un po’ le meningi per cambiare qualche parola. Ed ha pure un consistente seguito di commenti. Insomma, i  miei post hanno avuto più successo da lei che da me, accidenti.  ^.^.  Vabbè dai, rido.  Magari uno di questi giorni  mi intrufolerò anch’io tra i suoi commenti , vediamo poi che tipo di sensazioni proverà ^.^…

Senti,  vuoi un po’ di statistiche?
Allora:
-         In questi  anni sono stata insieme a te quasi sempre di sera,  anzi possiamo dire benissimo di notte, durante il giorno  ho potuto   respirarti davvero poche volte, i post più intensi  me li hai carpiti  sempre prima di lasciarmi cadere tra le braccia di Morfeo;
-         i miei primi due amici sono stati Masso e Alfiere Rosso,  se non fosse stato per la loro costante amicizia credo  avrei gettato subito l’ancora; a passi leggeri  si è aggiunta poi Blue, ed è stato un incontro davvero magnifico che mi ha dato coraggio e voglia di continuare;
-    il  primo commento dell’Amico  Ardovig è arrivato a novembre del 2006, in uno dei post a  me più cari: eccolo
        - il 2007  e il 2008 sono due anni dove le forti Emozioni hanno fatto da padrone…
l’incontro virtuale  con Maria Grazia che insieme ad Ardovig è diventata una cara, preziosa e vera Amica,  l’arrivo di Mario-Mille962, la sua storia… il vuoto che ha lasciato…ma anche il grande anzi immenso bene che si è fatto volere, Mario si è proprio accasato nei cuori chi chi l’ha “conosciuto”;  l’arrivo del Sig. Mariano e quel mio attingere dalla sua intelligenza e dalla sua gentilezza… e poi ancora quella sensazione di vuoto quando anche lui se n’è andato da questa vita; l’arrivo di Alessandro … un ragazzo troppo giovane per portare carichi così pesanti nel suo Cuore; Mario era suo padre, Il signor Mariano era suo nonno;  e poi altri con i quali ho avuto la fortuna di scambiare, seppur attraverso questa tastiera e questo schermo una quantità  preziosa e consistente di calore umano:  Papà Qualsiasi, Mirella,  un certo Pippo, Cindy, Vera,  e poi sicuramente altri  che forse ora mi sfuggono…  Non sono state molte le  Persone con cui ho legato, ma sono state molto importanti per il mio animo.
-         L’ultimo amico di Splinder è stato Il Vecchio della Montagna, che adesso si chiama Paolo della Montagna  e lui è la prova  che io gli amici me li so scegliere davvero  bene. ^.^
-         La sorpresa più bella me l’ha fatta Sir quando passò a darmi un saluto nel blog. Sir è uno dei primi amici  che conobbi molti anni fa, quando ancora non sapevo nulla del mondo virtuale. Sir poi diventò un amico reale… eccolo… è scritto qui.
-         I miei scritti più significativi? Mah… non saprei scegliere, ce ne sono davvero tanti che sono partiti  direttamente dal cuore…  In nome di tutti, se proprio devo sceglierne uno, scelgo quello in cui parlai di mio padre, il mio adorato Chioma d’Argento... eccolo è questo ;
-         Non ho scritto molti post, la media è stata di 3 massimo 4 al mese, in compenso ho quasi sempre lasciato sotto i post dei commenti lunghissimi, dove mi raccontavo un sacco, parlando spesso di ciò che mi accadeva durante il giorno, sciogliendo le briglie ai miei pensieri, ai  miei stati d’animo, quasi li sentissi  più protetti, più al sicuro lì tra i commenti….

Bene.
Ora che sei di nuovo con me, sento che i passi sono meno incerti.
Il cammino continua. Si. Insieme a te, insieme agli Amici a cui più tenevo e che non ho perso per strada, insieme anche ad Amici nuovi...

Sai a cosa pensavo mentre ti facevo accomodare un po’ alla volta in questa nuova casa?
Pensavo che tu sei nato per merito di un Sogno.
E’… uno di quei Sogni che  appena ti invadono il cuore ti lasciano senza respiro tanto sono intensi..
Un  Sogno che tengo abbracciato a me e non lascio nemmeno un attimo. Mai.
E allora tu Blog, sei mio, certo che si, ..ma appartieni  anche di quel Sogno.
E il Sogno continua…
Un Bacio...

 

Cristina

martedì 10 gennaio 2012

Tra me e il Mare...







Il mare dista a circa mezz’ora da casa mia.
Domenica sentivo un forte bisogno di lui, e quando nel pomeriggio ho mollato tutto, sono salita in macchina e l’ ho raggiunto al solito posto, lungo  la spiaggia vicino alla diga, ho avuto come  la sensazione  che anche lui  mi aspettasse.
Era calmo, timido, sussurrava appena,  sapeva che da lui cercavo accenni di serenità, ed ha fatto di tutto per farmi stare bene. 
Io, avvolta nelle sue lievi carezze non sentivo freddo.
E l'ho amato, l'ho amato tanto.