Le ore non passavano mai oggi. Minuti interminabili. Secondi interminabili. Era da tanto tempo che non sentivo questo grande desiderio di staccare la spina, di spegnere la luce, di girare la chiave... Daniele telefonava ogni mezz'ora:" Sei riuscita ad aprire i file?, Ce la fai per stasera a darmi le bozze?" Uff... lui e le sue bozze... ma che se ne andasse al diavolo lui e tutti i clienti rompiballe come lui. Tiè. Ero stanca. Troppo stanca. Troppo troppo troppo stanca. Cazzo. Musica.  Voglia di musica. Ho chiuso la porta, mi sono barricata nel mio ufficio. Musica. Ho preso un cd a caso. Callas. Madame Butterfly. Un bene piccolino. Certo. Va bene anche questo, mi son detta. Certo.  Joss Stone può aspettare. L'ascolterò dopo. Ho chiuso gli occhi... la Callas ha fatto tutto lei. Mi ha accarezzata. Mi ha cullata. Mi ha sorriso quando ha visto che una goccia di rugiada mi rigava il viso. Non sapevo che fuori dalla porta c'era  G. in silenzio che ascoltava. Chissà se la rugiada avrà bagnato anche il suo viso?  Stasera, prima di salutarmi ed augurarmi buone ferie mi ha detto:"  Non pensavo ti piacesse questa musica". L'ho guardato... e gli ho risposto: " Molte cose non sai di me. Molte cose voi qui dentro non sapete di me.". Mi guarda. Sorride. E poi mi dice:" Sai a chi assomigli con quei capelli rossi raccolti ? A quel dipinto di Schiele, quello della Donna Seduta, sembri proprio lei." Si, forse hai ragione... ho una faccia da schiaffi come lei. Eheheheh! Ciao G. Buone vacanze anche a te.

Sono rimasta qualche attimo in compagnia del Silenzio..., è stupendo quell'attimo solitario che assaporo tutte le sere prima di spegnere le luci e dare quei quattro giri di chiave,...e poi viaaaa... viaaaa ad abbracciare finalmente tre settimane di sospirata "leggerezza".

Nair