domenica 27 gennaio 2013


Sarà perché... il Silenzio che sembra abbia intenzione di accasarsi nel mio Cuore , oggi ha deciso di uscire a respirare un po’ d’aria.
Sarà perché... mia madre in questo momento se ne sta buona buona dopo giorni d’inferno, o forse sarà perch
é i gemelli  sono in giro per i fatti loro e il Musone sta preparando da mangiare,  ed io finalmente sono riuscita a ricavarmi un attimo tutto per me.

Sarà perché…  i suoi capelli sono così  uguali ai miei.
Sarà perché... in fondo, non giriamoci tanto intorno, con queste Sue parole voglio dirti anche un po’ di me, caro Blog.
Sarà per tutti questi motivi e chissà quanti altri, che oggi, caro Blog, ti ho portato anch'io l’intensità dell’anima di Gioconda Belli.


(Gioconda Belli)

Sempre questa sensazione di inquietudine
Di attesa d’altro.
Oggi sono le farfalle e domani  sarà la
tristezza inspiegabile,
la noia o l’ansia sfrenata
di rassettare questa o quella stanza,
di cucire,  andare qua e la a fare commissioni,
e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
creare la mia felicità con ingredienti di ricetta di cucina,
succhiandomi le dita di tanto in tanto,
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo
sapendo che “non mi adeguerò mai”,
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la  mia Mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti
in cui si annida una donna che avrebbe voluto essere
uccello, mare, stella,
ventre profondo che da alla luce Universi
splendenti, stelle nove…
e continuo a far scoppiare Palomitas nel cervello,
bianchi boccioli di cotone,
raffiche di poesie che mi colpiscono
tutto il giorno
e mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
pallone  per contenere
il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare
ovunque, vivendo mille e una vita differente
Ma devo ricordarmi che sono qui e che
Continuerò
ad anelare, ad afferrare frammenti di  chiarore,
a cucimi un vestito di sole,
di luna, il vestito verde color del tempo,
con il quale ho sognato di vivere
un giorno su Venere.



martedì 1 gennaio 2013



Primo giorno dell’anno.
Mal di gola, raffreddore, emicrania, brividi di freddo, dolori un po’ da per tutto, insomma: l’ influenza puntualmente è arrivata.   Che dire? Peggio di così non potevo iniziarti, caro  2013.
Non  perdo nemmeno  tempo  con la famosa lista di richieste. Tanto non mi ascolteresti. Accidenti, mi sento perdente fin dall'inizio con te. Che orrenda sensazione!
E dimmi, su dimmi,avrò sempre il tuo fiato pesante sul collo, eh 2013?
Prosciugherai anche tu i miei Sogni, i miei Desideri, le mie Speranze.? Si, insomma, sarai il copia/incolla del 2012, se non peggiore?
Dimmi di no.
Dai.
Dimmi di no.
Ti prego