giovedì 9 maggio 2013



Sono le otto e trenta del mattino, ed io, invece di essere come sempre già in azienda, sono ancora qui in pigiama con nessuna voglia di prendere tra le mani questa nuova giornata. 
L’agenda segna un sacco di appuntamenti: ore 10 M9, ore 11 Tele…, ore 12 Jacopo, ore 14  Fir…, e così via…
Ed io sono ancora qui. In pigiama. Con i capelli arruffati. E il volto pallido. E stanco. 
Il mio animo si sta perdendo.
Voglio gridare. Gridare. Gridare.  
Ma non grido. E’ questo il peggio del peggio. Non grido. Non grido più. Io NON GRIDO PIU’.  
Dove sei Cristina? Ma dove cazzo sei ?  Cercati, per carità. Cercati Cristina. Non permettere che la tua luce splendida si perda per strada. Non devi permetterlo.

Oggi, mi ci vorrebbe la carezza del mare. 
Solo lui riuscirebbe a vivere e rassicurare la solitudine del mio animo.

Sono già le nove… accidenti. 
Ok, Vado.
Una doccia veloce.
Alle dieci in punto non mancherò…