giovedì 9 maggio 2013



Sono le otto e trenta del mattino, ed io, invece di essere come sempre già in azienda, sono ancora qui in pigiama con nessuna voglia di prendere tra le mani questa nuova giornata. 
L’agenda segna un sacco di appuntamenti: ore 10 M9, ore 11 Tele…, ore 12 Jacopo, ore 14  Fir…, e così via…
Ed io sono ancora qui. In pigiama. Con i capelli arruffati. E il volto pallido. E stanco. 
Il mio animo si sta perdendo.
Voglio gridare. Gridare. Gridare.  
Ma non grido. E’ questo il peggio del peggio. Non grido. Non grido più. Io NON GRIDO PIU’.  
Dove sei Cristina? Ma dove cazzo sei ?  Cercati, per carità. Cercati Cristina. Non permettere che la tua luce splendida si perda per strada. Non devi permetterlo.

Oggi, mi ci vorrebbe la carezza del mare. 
Solo lui riuscirebbe a vivere e rassicurare la solitudine del mio animo.

Sono già le nove… accidenti. 
Ok, Vado.
Una doccia veloce.
Alle dieci in punto non mancherò…



7 commenti:

  1. Cri, ritrovati e non perdere il senso di quello che sei. Rimani lucida, consapevole e abbia cura, SEMPRE, di te.

    Ti auguro che il mare presto ti accarezzi e che ti renda felice...
    Un bacio grande.

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  2. Grazie Linda.
    Un bacio grande anche a te.
    Cri

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  3. Un abbraccio, Cristina. Sai che quando vuoi ci sono

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  4. Grazie Ardovig.
    Splende il sole anche a Trieste oggi? Qui è davvero splendido.
    Ti abbraccio. Buona domenica.
    Cri

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  5. Cristina, mi preoccupi! Dai, che passa. E' anche questa primavera fredda, questi tempi amari. Ma il mare è lì, che aspetta. Verrà la luce e l'acqua calda da farci dentro il pesce baleno...
    Un abbraccio grandissimo e ...segnala lo scampato pericolo!

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  6. Ciao Cristina, anche per me sono giorni difficili, questi. Lo dico a te ma non lo sa nessuno. Anche nei miei post non parlo di certe verticali di solitudine che sento dentro il cuore...

    Tieni duro e vediamoci. Abbiamo quel gelato in sospeso, ricordi?

    Mia mail e.montalenti@gmail.com

    Un super abbraccio

    Elisa

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  7. Che brava che sei... ad esserci comunque, a rispettare appuntamenti e impegni...
    A volte si avrebbe voglia di sottrarsi, di fuggire, di trovare un diverso nutrimento e un tempo "nostro".
    Perchè in quei momenti devi accostarti all'altrove, al mare, all'infinito,
    ad una energia originaria che ci sostenga da dentro. Il mare è la metafora più grande che conosca a rappresentare e ad appagare questi nostri bisogni.

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Non so se il mio blog possa piacerti, parlo di me, e magari a te non interessa, posso capirlo.
Vabbè, comunque… ciao !