sabato 21 febbraio 2015





Il cielo oggi  è pieno di tristezza, come volesse adattarsi,  per non disturbare il mio animo,  che  sente dolore, ma anche  rabbia, impotenza, incredulità, sconforto,  e forse tanto altro ancora che non so dire… , perché la piccola Emma  doveva incontrare   il primo giorno di luce  di questa nostra vita, verso la metà del prossimo mese, e tutti l’attendevamo con  impazienza e tanta, davvero tanta  e immensa gioia…   e tutto era già pronto: la sua cameretta, il suo passeggino, i suoi abitini…  tutto… si tutto… , la sua mamma e il suo papà avevano già provveduto a tutto…  c’era da aspettare solo Lei, e ormai mancava poco, si,...poco..., ma ieri  il suo cuoricino ha cessato di battere, così, all’improvviso…  a neanche un mese dalla luce…
Mia nipote  adesso è in sala parto  che grida di dolore, perché il suo Piccolo Tesoro  dovrà comunque nascere con parto naturale...  e poi…la stringerà tra le sue braccia solo per pochi attimi… si... per pochi attimi...
Perché la vita è così crudele? Perchè? Perchè?

4 commenti:

  1. Ciao, riapro oggi il mio blog dopo un bel po' di tempo; c'è il tuo commento allora penso di passare a trovarti... E trovo il tuo grido di dolore... Non c'è perché, non c'è conforto. La vita non è nostra, e spesso scivola dalle mani, così, prima ancora che ci accorgiamo del suo sorriso. Un piccolo fiore che non sboccia è una felicità conosciuta a metà. Lascia l'amaro, il dolore, domande. Una cameretta vuota è un buio troppo nero da riempire di colore. E' successo ad una mia amica, qualche tempo fa. Un dolore che resta dentro, anche se poi vai avanti e torni a sperare ancora. Perché sai che devi, Anche per quella piccola vita troppo presto sfuggita via. Un abbraccio!!!!

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  2. Stamattina ho trovato sul cell un messaggio di Sofia, mia nipote, che in questi giorni vuole solo suo marito accanto a lei e nessun altro, ma il fatto che abbia voglia di parlarne anche solo per sms è già qualcosa di positivo. Mi ha raccontato di quanto era bella la sua Emma, anzi ha scritto “bellissima”, e che gliel’hanno lasciata tenere tra le braccia per un po’. Penso a quanto sia stato straziante il dolore nel doverla lasciare andare poi… Era il loro primo figlio, nato dal grande amore di questi due ragazzi, che sono ancora giovani, lo so, e la vita darà loro altre possibilità , ma questa ferita credo non si cancellerà mai dal loro cuore.
    Domani, quando verrà dimessa dall’ospedale, sarà molto… si… molto doloroso rientrare a casa senza il loro Tesoro. In ospedale li stanno preparando anche a questo. Mi ha raccontato di quanto è seguita, anche a livello psicologico. Hanno permesso al marito di rimanere in questi giorni sempre accanto a lei e lui non l’ha mai lasciata un attimo, e c’è una psicologa che passa a trovarla, anzi a trovarli, almeno tre volte al giorno.
    Oggi pomeriggio voglio andare da lei, da loro, ho bisogno di abbracciarli… e se non vorranno ancora vedermi, pazienza, io voglio provarci…
    Grazie delle tue parole Capelloalvento, e grazie immense del tuo abbraccio.

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  3. La vita non sempre mantiene ciò che promette, spesso ti illude, fa si che ciascuno di noi si crei speranze ... poi ci tocca misurarci più spesso di quanto crediamo con la perdita ... la perdita delle speranze, ma anche la perdita di noi stessi, della nostra giovinezza, dei nostri sogni, delle nostre ambizioni, dei nostri legami, della nostra stessa salute, della nostra stessa vita. Non ci sono parole di conforto, per questo è bene dirle, perché qualsiasi cosa dici in questi momenti è gradita e qualsiasi cosa dici non riempirà il vuoto di questa coppia ... per questo è bene esserci ... e non con gli sms o con un messaggio in un blog come sto facendo io, è bene esserci con un abbraccio, anche se nessuno te l'ha chiesto. Lo so, l'ho provato molte volte quando ho cercato i darlo quell'abbraccio e l'ho provato anche quando l'ho ricevuto l'abbraccio anche se pensavo di non averne bisogno.
    Ciao, felice notte.

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  4. Diciamo che con questi due ragazzi, in fatto di crudeltà, la vita ha mirato con una precisione da manuale...
    Bisogna esserci. Certo. In qualsiasi modo penso io, basta esserci. Alla fine, dopo due giorni di completo silenzio si è lasciata tenere tra le braccia... Dentro gli abbracci, le lacrime trovano molto conforto.
    Ciao Garbo.
    Buona giornata,
    Ti abbraccio.

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Non so se il mio blog possa piacerti, parlo di me, e magari a te non interessa, posso capirlo.
Vabbè, comunque… ciao !