martedì 28 aprile 2015



Non so nemmeno io perchè sono qui, a quest'ora.
Alle 15 ho un appuntamento con un cliente e mi ci vorrà mezz'ora buona per arrivarci.
Entro giovedì, devo prendere una decisione importante nell'ambito lavorativo, e non so ancora che fare. O meglio, io saprei già che fare, ma non so se sia la decisione giusta. Ho molti dubbi in merito. Le possibilità sono due: dar retta a ciò che mi dice la testa, o scansarla ed ascoltare il cuore. La testa dice: NO. Il cuore invece dice SI.  Ai bordi di quel NO e di quel SI, ci sta il destino di un mio collaboratore, che credo.... nell'attesa... stia vivendo ore d'inferno.
Ma perchè la vita deve essere sempre così dannatamente complicata?
Non ne posso  più.
Davvero. 





domenica 12 aprile 2015


[... Smettila di fotografarmi, lasciami in pace. Vai a camminare da solo, và.
Ti sei incavolata perchè ti ho detto che i capelli lisci ti imbruttiscono? Per me è così. Non mi piaci per niente, ti danno un'aria da stronza, vuoi mettere i tuoi ricci...!
Ti ringrazio per il complimento, stronza era un pò che non me lo dicevi. 
Figurati se me la prendo per il tuo giudizio sulla mia pettinatura. Ti sembro il tipo che si offende per cazzate del genere? E poi  non devo mica piacere a te.
Ah no? E a chi devi piacere?
A me. Devo piacere a ME. Ok?
E allora che hai? Dai, almeno oggi facciamo una tregua, prova a farmi un sorriso, musona che non sei altro.
(Mi vien da ridere al pensiero che qui nel blog sono io che chiamo lui Musone...)
Lo guardo. Mi guarda.  Mi bacia. Lo bacio. Mi prende per mano. Continuiamo a camminare in riva al mare.  Insieme.]


Un grande amore nasce da uno sguardo. 

Dura fin che dura, ma rimane ugualmente ed inevitabilmente  grande.
Ne ho la prova.  
Il nostro  iniziò proprio così, con uno sguardo. 
I nostri occhi,  per puro caso, in un’afosa sera d'estate si incrociarono: i suoi di un’incantevole intensità d’azzurro , i miei... grandi e  neri come la notte. 
Capimmo entrambi da quel  magico istante  che nelle nostre vite sarebbe successo qualcosa di meraviglioso.  Passò del tempo prima che ci incontrassimo di nuovo, ma le nostre anime erano già incollate l' una all'altra e a nulla valsero i tentativi di sciogliere il loro abbraccio.
Il secondo incontro  con Lui avvenne ancora per caso. Credo fosse  destino. Si. E anche questa volta furono i nostri sguardi  padroni assoluti di quel momento.  Io tornavo da una giornata in spiaggia  trascorsa con Adriano e gli amici. Eravamo fermi, intrappolati  in coda sulla statale Romea quando lo vidi.  Era anche Lui con degli amici, appoggiato alla balaustra che separa la strada dalla laguna, assorto in chissà quali pensieri con la sigaretta tra le dita,  quando ad un tratto alzò lo sguardo e i nostri occhi si incontrarono di nuovo. Ci fu un attimo di incredulità. Tra le migliaia di persone che quel giorno avevano invaso la statale del mare, proprio noi due dovevamo incontrarci?  I battiti del  cuore  presero ad accelerare in maniera vergognosa , poi però scappò un sorriso ad entrambi. L'istinto sarebbe stato quello di aprire lo sportello della macchina e correre da lui, ma... non ne ebbi il coraggio, Lui mi disse in seguito che dovette trattenersi in tutti i modi dal precipitarsi da me, aprire lo sportello della macchina, prendermi per mano e portarmi via.
Non sapevo chi era, come si chiamava, da dove veniva, non gli avevo mai parlato... e ... accidenti... già l'amavo.
Ma anche Lui mi amava già.  
Perdutamente ed irrimediabilmente innamorati per colpa dei nostri sguardi.
Ancora adesso, quando ci sarebbe solo da decidere chi dei due deve raccogliere le sue cose ed andare a ricominciare la sua vita da un'altra parte, i nostri sguardi son pronti a metterci il bastone tra le ruote.

I nostri sguardi si amano ancora.  Questa è la verità.