domenica 20 settembre 2015




Questa settimana, al lavoro, mi sono sentita  sola contro tutti.
Sto malissimo “”dentro”, sapendo che non mi sopportano per ciò che, guardandoli in faccia uno ad uno, ho detto loro.
Ed è  deludente, molto sconfortante, si,  che, invece di discutere, dare spiegazioni, dire le proprie ragioni, provare a dare altre interpretazioni, abbiano  pensato bene, dipendenti e socio compreso, di isolarmi.
Ma io devo andare avanti lo stesso facendo finta che il loro atteggiamento non mi sfiori nemmeno di striscio.
Guai se faccio  trasparire  anche un minimo  accenno di dolore. Sarebbe la fine.
Se solo avessero un briciolo di coscienza, e forse  anche un pochino  in  più di intelligenza, dovrebbero ringraziarmi  per come sono, anche quando, come in questo caso, ho dovuto essere: diretta, graffiante e odiosa, si insomma, una gran rompicoglioni, lo so.  Ma a fin di bene.
Peccato non l’abbiano capito.
Avrei voluto che, invece di  pesare le parole, le avessero analizzate e si fossero soffermati nei significati. Ma evidentemente alzare un muro risultava decisamente più facile.
Accidenti...vorrei che si  fidassero di me.
Ma  perchè per noi donne, arrivare ad ottenere degli obbiettivi con risultati soddisfacenti  nel lavoro  è sempre  così dannatamente complicato e difficile...???