sabato 23 gennaio 2016




ricominciare v. tr. e intr. [comp. di ri- e cominciare] (io ricomìncio, ecc.). –
1. 
tr. Cominciare daccapo, riprendere dopo una interruzione più o meno lunga, etc et etc…

Il fatto è che devo ricominciare da me, e non ho granchè di cui raccontarti.
Perché, il compito che ti ho dato sin dall’inizio, caro blog, è stato  quello di r-accogliermi e tenermi qui.con te.
Solo che mi chiedo… dai… non la faccio tanto lunga: davvero ti interessa ancora ascoltarmi?  Sinceramente ho seri dubbi.
Non cominciano a darti noia i miei ” momenti”?
Guarda che c’è ben altro di più serio e importante che venire a raccontarti di Betty, una delle ultime tre gatte che hanno scelto la mia casa come dimora e che stamattina mi ha lasciato perché il camion che ha ritirato l’immondizia gli è passato sopra con le ruote, ed io… al solo pensiero che non la rivedrò più ci sto male e sto soffrendo.
Vedi? Arrivo da te dopo un mese, e cosa ti porto di me? Qualcosa che mi fa star male.
Io… vorrei portarti gioie a palate, ma che dico palate, montagne stratosferiche di gioie vorrei portarti… ma non ne ho, non ne ho caro blog.
Dai, qualcosa di positivo  in questo nuovo anno nella mia vita sta succedendo, …si.. vediamo… qualcosa di positivo  e se vogliamo dire anche bello. Certo. Bello è un termine semplice e terra terra ma rende ugualmente l’idea. E’ giusto che te lo dica:: mi sento più forte “dentro”.
E’ così.  Non so dove vado a pescare questa forza di volontà, questa tenacia,  questa furia vulcanica   che  abita in me e  mi stimola a  non mollare mai.  Ma sento che c’è.  E’ così.

Ok.
Ora ti lascio, che devo andare al supermercato, e poi dal Gianni il fruttivendolo, e poi dal Pino il macellaio. 
E vabbè, bisogna anche  mangiare, o no?