Sono imbranata con il distributore automatico della pompa di benzina, ma ieri non avevo alternative: o riuscivo a buttare dentro un pò di gasolio , oppure avrei corso per altri cinquanta metri e poi la macchina si sarebbe fermata. Era totalmente a secco.
Armeggiavo nervosamente e... vabbè si, imprecavo pure, uffa, avevo dimenticato a casa la carta di credito e i cinquanta euro che avevo tra le mani non volevano saperne di farsi risucchiare.
All'improvviso... un rombo di in motore mi obbliga a girarmi ...
Accidenti. Il sogno che non potrò mai realizzare era proprio lì. Davanti ai miei occhi.
Il Porsche.
Il Porsche.
Nuovissimo. Sembrava appena uscito dal concessionario.
Colore blù notte.
Proprio come piace a me.
E' un pò stronzetto come sogno, lo so.
Ma che ci posso fare... mi piace davvero tanto.
Non so che darei per salirci sopra almeno una volta.
Al posto di guida, naturalmente.
Oh si, mi ci vedrei eccome al posto di guida.
Che meraviglia!
Mentre sognavo ad occhi aperti come una pampe, l'occupante del mio sogno impossibile abbassava il finestrino.
Abbronzatissimo. Capelli alla Alfio Marchini, un pò lunghi leggermente ondulati e brizzolati.
"Mi scusi, per caso sa dirmi se il condominio Kappa è da queste parti?" mi chiede gentilmente.
Mi guardo intorno. Siamo in aperta campagna. Non c''è nemmeno una casa da quelle parti. C'è una zona industriale e una stazione di servizio. Basta.
"Non vedo condomini da queste parti, mi dispiace non saprei darle indicazioni precise." rispondo.
Lui, prende in mano il cellulare e chiama qualcuno. Io, riprovo con quei cinquanta euro, ma niente da fare. Mi scappa un vaffa forse a voce un pò alta. L'occupante del mio sogno impossibile, apre lo sportello e scende. Me lo trovi di fianco. " Serve aiuto?" mi chiede.
Accidenti... è un superfico, direbbe la Patty. Ma... l'ho detto pure io con il pensiero.
Solo per un attimo, però. Poi... è scattata la paura. Quella, arriva sempre puntuale come un orologio svizzero quando mi trovo da sola con un uomo che non conosco e nei paraggi non c'è nessuno a cui posso chiedere aiuto .
Quella, non se ne andrà mai...
Quella mi perseguiterà per sempre...
"No, grazie... non serve." rispondo senza guardarlo. Il cuore va a mille. Temo un attacco di panico. Ma perchè non arriva nessuno? Mi sento morire. Mi manca il respiro.
" Dai, provo io". Insiste. Et voilà, finalmente posso infilare tranquillamente la pompa nel serbatoio e riempirlo di gasolio.
Faccio un accenno di sorriso. Lo ringrazio.
"Finalmente!" esclama.
" Si, finalmente! E grazie ancora." rispondo.
" No, io intendevo che, finalmente ha sorriso. Ha un bel sorriso, sa."
Farfuglio qualcosa, arrossisco, continuo ad aver il senso di panico, salgo in macchina velocemente e parto.
Sale anche lui.
Sento il rombo prepotente del mio sogno impossibile .
Dallo specchietto retrovisore lo vedo. Ma perchè non mi supera? Mi sta seguendo? Si. Oddio, mi sta seguendo. Che faccio ora? Chiamo il Musone? ... Dopo neanche un chilometro, lui invece tranquillamente mi supera. Con la coda dell'occhio mi obbligo a guardarlo. Vedo che mi saluta con la mano. E poi sfreccia via, verso la tangenziale.
Sfrecciano via insieme: lui e il mio fantastico sogno impossibile.
Devo smetterla. Devo assolutamente smetterla. Non posso ogni volta rivedere la stessa scena...
Stupida. Stupida. Stupida.