sabato 27 dicembre 2014


La mia campagna, oggi, in delicato silenzio,
si è vestita di neve.
Momento magico. 

domenica 21 dicembre 2014





Fra cinque giorni sarà Natale. 
Natale. Si.
Natale.
E un post lo devo scrivere. No, aspetta, " devo" non è la parola esatta, io  non lo scrivo per dovere, lo scrivo perchè semplicemente oggi sento il bisogno di scrivere, e non so nemmeno se parlerò del Natale, anche se l'immagine che ho postato vorrebbe  in reltà parlare del Natale. Ma io, quando scrivo nel blog non preparo niente, vado a ruota libera, quello che esce esce, l'animo e  la mente dettano e le dita ubbidienti trascrivono.
Sono di lacrima facile in questi giorni. 
Mai davanti agli altri naturalmente. 
Sempre da sola. 
Che non mi veda nessuno. 
Per carità. 
Solo a  questo angolino solitario è concesso di vederle scendere silenziose.
Anche adesso.
E vabbè, si. Anche adesso. Non ci posso fare nulla. Vogliono uscire allo scoperto. E  che facciano come vogliono. Le lascio andare per la loro strada, tranquille e finalmente libere di seguire il loro percorso lungo le guance e giù fino al collo.  
Il fatto è che in questi giorni prossimi al Natale e alla fine dell'anno si tirano un pò di somme. 
E le mie sono un vero disastro. Di un negativo che più di così non si può. 
Che anno di merda questo 2014!   
Un matrimonio arrivato al capolinea, un'azienda che fatica sempre più a rimanere in piedi e di conseguenza un futuro incerto che più incerto non si può, amici cari persi che hanno lasciato vuoti incolmabili. E tutto questo.... vissuto da me in profonda solitudine. 
Si. E' così. 
Ieri la Lori, mentre mi stirava i capelli mi ha detto:"  Sono proprio come te i tuoi capelli Cristina, belli e forti".  "Davvero mi vedi così Lori? Bella e forte? Io mi vedo l'esatto contrario".  La Lori ha riso.
Ma  che ne sa la Lori di me!  Forte. Tsè.  Dove vado ad attingerla ancora la Forza, io. Mi sta crollando tutto addosso, ho sempre meno difese. E a ricominciare sento di non farcela. E di te Natale, quest'anno non me ne frega davvero un fico secco. Potevi fare decisamente  di meglio. 
Potevi, che ne so,  magari illuminare le menti vuote dei nostri politici di merda, potevi dirgli... che ne so... potevi dirgli che oltre a dare agevolazioni alle aziende che vogliono assumere dipendenti, che tanto lavoro per il momento non ce n'è  e pertanto chi vuoi che assuma chi, ma chi vuoi che assuma chiii??? scemi che non siete altro,  potevano dare agevolazioni  alle aziende per i  dipendenti che hanno già, in modo che potessero continuare a garantire a queste anime  un posto di lavoro. Che ne so, magari  per due o tre anni dimezzare i costi dei contributi, delle tasse, tanto, perso per perso, mi chiedo come farà questo Stato ormai allo sbando a rimanere in piedi con tutte queste aziende che chiudono, perchè se non siamo noi piccoli imprenditori insieme ai nostri dipendenti a foraggiarlo chi vuoi che foraggi le casse di questo Stato??? ma chiii???, non incasserà più soldi se noi affondiamo,  ma in compenso dovrà solo sborsarne: di mobilità, di casse integrazioni e via di seguito, e i soldi dove li troverà??? ma dove li troverà se uno alla volta chiudiamo le nostre aziende? . Non ce la farà. Non ce la farà assolutamente. Non era meglio metterci della sana, pratica e realistica concretezza,  e dire: sentite ragazzi, voi impegnatevi a non chiudere i battenti, tenete duro, stringete i pugni e andate avanti, tenete  in forza i lavoratori  che avete al libro paga e noi vi diamo una mano. Siamo con voi. Tutti insieme ce la faremo.  
Invece niente. Niente. Noi, per questa marmaglia di blà blà blà blà siamo invisibili.
Invisibili. Certo. Delle nullità invisibili.  
Ma tanto... che ne sanno loro. Quella è tutta gente che del lavoro vero non ne sa un accidente di niente. Questi, la cosa più laboriosa che sanno fare è quella di calcolare la percentuale delle tangentine...,  non hanno ancora capito che... è finità. E' FINITA. E' finita per noi, ma è finita anche per loro.   Perchè delle parole non ce ne facciamo più niente. Perchè ci vogliono i fatti per provare ad andare avanti. Perchè ci vuole coraggio. Perchè ci vuole competenza. Perchè ci vuole volontà di fare e non solo di "intascare" e di "sfasciare".  Perchè  per stare seduti lì su quelle maledette poltrone bisogna sentire tanto amore per il proprio popolo e non solo per le proprie tasche.  E perchè devono smetterla di dire e fare solamente minchiate.
Nataleeeeeeeeeeeeeeee, accidenti a Te, ma che ci stai a fare???????  Sei qui solo per il nuovo iphone? per le frivolezze? per il cappone? per i baci e abbracci? per gli auguri con le frasi stupide e scontate? per i messaggini insopportabili? per darci l'illusione di sentirci più buoni? Ma và vaà vaà.... Uffff
Non piango più. 
Quando mi incazzo non piango.

Lù...  mi manchi. Accidenti, mi manchi tanto Lù.
Ecco. Piango ancora. 
E grazie per  quel "ti voglio bene Cristina" che mi avevi lasciato in un commento di due anni fa e come per incanto ieri è riapparso davanti ai miei occhi. Hai voluto dirmi che ci sei, Lu. Anche se la Vita terrena non ti ha più voluto  tu  ci sei. Ci sei.  Ci sei dolce Lu.
Non preoccuparti delle lacrime. Queste sono di gioia,belle belle belle, e tutte per te. 
Buon Natale Lù, tenera e dolce amica mia. Ti voglio tanto bene anch'io. 

E Buon Natale a tutti, con un abbraccio fortissimo.
La vostra Cristina  ( che piange ancora, ma le passerà.)

domenica 16 novembre 2014

Soledad ...




Solitudine non vuol dire che la vita non ha più senso, ma che la vecchia vita non ha più senso.
E’ un segnale inviato dall’anima per farci cercare una nuova strada.
(Ruediger Schache, Il Progetto Segreto della Tua Anima)



Solitudine, amica mia

Parla il corpo, l’anima narra sentimenti, la voluttà si fa
 malinconia,
gli occhi muti chiudono il cuore.
Ora che tutto è globale, la nascita e la morte banali,
il dolore e la dignità rituali.
Ora che il vuoto, l’eccesso, l’apparire sono l’essere,
ora che siamo senza vergogna e non ci indigniamo più,
ora sappiamo cos’è la solitudine.
Ora cerchiamo quel vento tenace intimo e profondo che mai mente,
come il suono di un flauto è la voce che abbiamo dentro,
il senso delle parole mute, la sottile voglia di voler stare soli,
non c’è rivoluzione più intensa del pacato pensare in silenzio.

( Sulfureo)

*****************

"Vivere con un'immensa e superba imperturbabilità; sempre al di là -. Avere e non avere a proprio talento le nostre passioni, il nostro pro e contro, concederci per qualche ora a esse, su di esse assiderci come su cavalli o spesso come su asini - si deve infatti saper utilizzare tanto la loro stupidità quanto il loro fuoco. Conservarci i nostri trecento prosceni; e pure gli occhiali neri: giacché esistono casi in cui nessuno deve guardarci negli occhi e ancor meno nei nostro «fondali». E sceglierci per compagno quel vizio birboncello e gioviale che ha nome cortesia. E restare padroni delle nostre quattro virtù, coraggio, perspicacia, simpatia, solitudine. La solitudine è infatti presso di noi una virtù, in quanto sublime inclinazione e trasporto per la pulizia, la quale indovina come nel contatto tra uomo e uomo - «in società» - debba risultare un'inevitabile mancanza di pulizia. Ogni comunità rende in qualche modo, in qualche cosa, in qualche momento - «volgari»" (da Al di là del bene e del male, n. 284).

( ricevuto in dono da Garbo)

domenica 26 ottobre 2014




Negli ultimi tempi, so di averti detto più di qualche volta caro blog, che ho come.. una stanchezza di parole da dedicarti.  Sono cambiate tante cose da quando ti lasciai il mio primo pensiero, sono cambiata un pò anch'io, nove anni non sono mica una passeggiatina sai, mettici poi il cambio di rotta che la Vita sta tentando di impormi...  Ha un potere disumano la Vita, decide Lei quando devi essere felice e quando devi essere disperato. Cazzarola, quanto è stronza!   O forse, si sta scocciando dell'essere umamo in generale, ne è delusa, e allora punta il dito a caso... a chi tocca tocca... Vabbè vabbè, basta così.   ... Uff.

Dai, ti racconto ...si,  ti racconto di stanotte. Alle  tre e mezza  Sally  abbaiava  in continuazione e son dovuta uscire per vedere che cosa stava succedendo.   Beh, aveva catturato un povero riccio.  Per convincerla a lasciarlo andare ho provato ti giuro di tutto, ma lei niente da fare, non lo mollava. Come facesse a tenerlo tra i denti non me lo so spiegare, visto che  il poveretto si difendeva con tutti i suoi aculei aperti. Sally è un Dogo Argentino, un cane imponente, massiccio, molto buono per carità, io poi l'ho tirata su a coccole e baciotti, ma comunque sempre un Dogo Argentino rimane, e guai a portargli via le sue prede,  caso mai deve essere lei a decidere di dartele, oppure dovrebbe obbedire a dei comandi precisi, che  io evidentemente non gli so dare. Meno male che dopo un quarto d'ora di tentativi  mi è venuta in mente la tecnica del biscottino  e finalmente  dopo cinque sei  biscotti si è decisa a lasciarmelo così l'ho portato nel boschetto vicino casa. Mi dovrà ringraziare finchè campa quel signor riccio. Voglio vedere chi al posto mio , a quell'ora di una fredda e ventilata notte avrebbe rinunciato al calduccio del morbido piumone per andare a difenderlo. Tsè.

Vedessi che splendore era il cielo a quell'ora della notte caro blog, ... anzi, ormai  era quasi   mattino. Vedessi che meravigliosa visione
Era tempestato di stelle.  Avrei voluto abbracciarlo. Che emozione! Oh si. Che incantevole emozione!
Prima di infilarmi di nuovo nel calduccio del  piumottone, ho aperto gli scuri  e tirato la tenda in un angolo,  e finchè Morfeo non è venuto a riprendermi mi sono lasciata cullare  dalle Stelle.
Si. Dalle Stelle.


domenica 5 ottobre 2014



Dopo la pausa estiva finalmente  martedì scorso ho ripreso  le lezioni  di yoga.
Non vedevo l’ora.  Il bisogno di continuare il viaggio era davvero  grande, perchè per me lo yoga sta diventando uno splendido viaggio alla ricerca di me stessa.
Gli incontri con il gruppo, ma soprattutto con Betty che è l'insegnante, una  guida e soprattutto una persona davvero speciale , mi stanno dando sinceramente una mano concreta per provare a "raggiungermi" più in profondità.  E pensare che ero convinta di sapere già tutto di me, 
Povera illusa. Ne ho ancora tanta di strada da fare per entrare in armonia con il mio corpo, con la mia anima e con la mia mente...
Una delle cose più belle dello yoga è che... non ha nessuna fretta. E' anche  questo che di lui mi attrae: la sua calma.  E' l'esatto contrario del mio vivere quotidiano, sempre di corsa, sempre con l'assillo di risolvere nell'immediatezza problemi di ogni genere, sempre a dover dare risposte...
Lo Yoga  invece è l'esatto contrario. Non è  invadente. Anche se in particolari momenti richiede impegno  e fatica, lui ha comunque rispetto dei miei tempi.
Non vuole di più di quello che riesco a dargli. Lui sa aspettarmi.
Mi offre benessere, e aspetta paziente che io lo assapori, che lo viva con gioia.
Mi offre coraggio, e aspetta paziente che io lo metta in pratica.
Mi offre  Amore, e aspetta paziente che io lo percepisce, lo accolga, lo abbracci.
Insomma...  mi mette in contatto con la Serenità. 
A proposito di serenità, adesso spengo questo schermo luminoso e vado a trovare il mare.
Ho proprio voglia di lui oggi. 

Namastè a tutti.  

domenica 21 settembre 2014


Albero Azzurro
di Joumana  Haddad

Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
il silenzio diventa frutto
e il sonno tempesta
si socchiudono porte proibite
e l'acqua impara a soffrire.

Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
il desiderio sale e si spande
a volte marea insolente
onda che corre senza fine
nettare che cola goccia a goccia
nettare più ardente che un tormento
inizio che non si compie mai.

Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
molteplice mi arrendo
finché nasca l'albero del tuo amore

Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all'arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.



sabato 13 settembre 2014







[..Certo che le donne sono un’altra razza. Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie, con le grandi pance davanti o con l’uomo sbagliato addosso, innamorate di un gatto o tradite dall’ombra della felicità, abbandonate all’angolo di una piazza o tagliate da un improvviso dolore, si fermano un istante per piangere, poi sollevano il capo e riprendono la strada. Sono maestre di dignità le donne. Non bisogna lasciarsi distrarre dall’ondeggiare dei fianchi se vogliamo capire qualcosa di loro, dobbiamo soltanto guardarle negli occhi perché i loro occhi dicono quello che le bocche sanno tacere. Sì, le donne sono un’altra razza. Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo. Quasi sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più. Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto. Per essere più uomini. Un po’ più uomini, almeno. ]

  (Antonello De Sanctis, Nel mondo degli uomini)



Non ho letto questo libro, probabilmente non lo leggerò mai, ma ... mi sono trovata davanti  a queste parole per caso, ed è stato bello leggerle.


sabato 6 settembre 2014



Seconda settimana di lavoro dopo la  breve pausa feriale di quest'anno. Meno male che oggi è sabato e me la sto prendendo comoda.  Nel cesto della biancheria ho dieci camicie da stirare. E io odio stirare.  Per temporeggiare ho chiesto asilo politico al blog. Ma perchè i miei uomini indossano le camicie anche in estate???   Ma perchè se adorano così tanto le camicie, poi non se le stirano pure??? Uffffy!
Vabbè, parliamo d'altro, và.

La Cri del post precedente  ha dovuto, subito dal primo giorno, mettersi in un cantuccio buona buona  e cedere il passo all'altra Cri, si insomma, all'altra metà della Cri, quella che quando varca la soglia della suo ufficio non si azzarda ad ascoltare le paturnie del suo animo. Non so se è un bene o è un male servirsi di questo scambio per andare avanti.  Io, a dire la verità, voglio bene a tutte e due.  La prima è quella più solitaria, più timida, è quella che in certi momenti  non riesce a tenere a bada la sua fragilità , è quella che ha bisogno di attenzioni, è quella che ha bisogno di essere presa per mano ma non trova mani che tengano la sua, è quella che ha bisogno di abbracci e rassicurazioni, ma non trova abbracci amorevoli e rassicuranti, e questa cosa la fa soffrire come una bestia bastonata.  
La seconda è quella decisamente più forte, più disinvolta,  più sicura di se, più coraggiosa, più intraprendente, forse anche un pò selvaggia .E' quella delle due a cui riesce alla perfezione: sia incazzarsi e alzare la voce quando serve senza risparmiare niente a nessuno, e sia essere dolce e rassicurante senza risparmiare niente a nessuno anche in questo caso. E' quella che stringe molte mani, che riceve e anche porge molti  abbracci e sorrisi. E' quella piena di vita e di energia che ha sempre una soluzione per tutto,  è quella che non si abbatte facilmente, è quella ... che non molla mai. Si....  Non molla davvero mai quella lì.
Delle due è lei quella che piace di più agli altri, Vorrei dire che... è lei quella  amata.  Oh si. Di questo ne ho la certezza. Non gli do torto. Se dovessi scegliere, anch'io sceglierei lei.  Mi da molte  più soddisfazioni.
Ma quell'altra, accidenti... quell'altra... è... è così ...
Se  nel mio animo non ci fosse anche lei, si lei, quella parte di me  a volte spaurita e sola ma così maledettamente tenera , come farei ad essere io?  Come farei?
Io... ho bisogno di tutte e due.
Dell'Una e dell'Altra.

giovedì 14 agosto 2014



Da un pò di giorni...
evito lo specchio, non mi va che mi osservi e disapprovi.

Non gli piaccio più. Sono troppo pallida, troppo magra.
Oggi ho evitato pure  il sole che  si è degnato di una breve apparizione, e il vento che ha tentato, credo invano,  di far pulizia ad un cielo quasi tutti i giorni nuvoloso.
Forse non piaccio più nemmeno a loro. Mi tengono alla larga perchè sono troppo lontana  dalla serenità.
Evito sempre più frequentemente  il suono tenero della mia voce, il calore delle  mie risate cristalline, il lento scivolare delle mie lacrime. Tengo tutto  a freno.
Mi evito.

lunedì 4 agosto 2014

Ciao Lu ...


[#7 27 Agosto 2006 - 19:03
 Ciao, Senora! 
Ti leggo sempre sulle rive del fiume e tra le pieghe dell'assenzio...stasera ho pensato di aprire la tua porta di casa e venire a trovarti...è stata una piacevole scoperta. 
Un angolo molto tranquillo, in cui sedersi e respirare il profumo dei sogni e il sapore della luna che amo tanto...grazie !!!! 
ti lascio un sorriso 
Blue 
timeline 

#7 27 Agosto 2006 - 21:12 
Dirti che ho provato gioia quando ho letto il tuo saluto, magari a te sembrerà impossibile. Invece è davvero così. 
Grazie. Un abbraccio. 
Nair 
SenoraNair 

#8 30 Agosto 2006 - 07:25 
La gioia è reciproca :) 
Buon mattino 
Blue
timeline  ]


L'amicizia virtuale tra me e Lu  iniziò una sera d'agosto di otto anni fa...
Arrivò come una carezza, perchè Lu era Carezza, le sue parole erano Carezza, le sue poesie erano Carezza,... tutto di Lei era Carezza.
Mi chiedo come la Vita abbia potuto rinunciare alla sua Bella Anima, al suo Cuore Pulito. Perchè l'ha lasciata andare? Perchè?
Mi mancherai tanto dolce Lu. Tanto. Tanto.Tanto. Si. Tanto.
Ma nessuno potrà portarti via dal mio Cuore, perchè lui custodisce le impronte che hai lasciato.

Ti voglio un bene immenso.

domenica 27 luglio 2014




"Le persone dolci non sono ingenue né stupide, né tanto meno indifese. Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare nessuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici".
[Marilyn Monroe]

E' un vero peccato che sia diventata un mito solo per merito del suo "lato esteriore"...
Quello "interiore"... era di gran lunga migliore assai... 

Buona domenica e Serena settimana a tutti.
Un bacio.
Cri



sabato 19 luglio 2014



E' sabato, si, finalmente è arrivato.
Credo di non averti mai negato caro blog che, se il lunedì, negli ultimi tempi  è il giorno della settimana che inizio proprio di malavoglia, il sabato invece  lo accolgo con tutta me stessa a braccia aperte. Lo adoro.  E' un vero signore con me.  Mi  concede ciò di cui ho assoluto bisogno: assaggini di sana lentezza. Mi da il permesso di rallentare i miei passi, mi tiene lontana da qualsiasi forma di stress, l'unica incombenza che mi obbliga ad espletare è quella del supermercato e del carrello stracolmo che  devo spingere fino alla cassa, per il resto azzera  tutti  gli impegni dei quali mi sento sempre più prigioniera e  li mette sotto vuoto fino a lunedì mattina, e se la Vita ha deciso  per me che, le Preoccupazioni e le Amarezze  per il momento devono sostituire le Emozioni, lui invece stamattina ha  provato a dirmi che non è proprio del tutto così.  E' un tesoro.
Un sabato illuminato dal sole come questo sarebbe da trascorrere al mare, lo so,   ma ho deciso di starmene qui, con la mia campagna. E' così incantevole oggi!   Non so come farei senza di lei. Vorrei  che mi avesse partorita lei. Si. Vorrei essere sua figlia. Giuro.  Come i suoi alberi, le sue piante, il suo grano dorato, i sui colori...  Tutto di lei mi fa sentire infinitamente Viva.
Non erano ancora le sei del mattino quando, mentre ancora tutti in casa dormivano, io  mi sono seduta sulla panca in giardino per concedermi alle sue carezze. Amorevoli e piene d'attenzioni. Davvero.  Le cicale, indisciplinate come sempre, interrompevano di tanto in tanto la piacevole sensazione  di quel momento, ma gli abitanti degli alberi  non rinunciavano di certo al loro cinguettio festante... e il tutto... sembrava melodia.  Tre aironi  volavano lenti  sopra il mio quadrato di cielo e  il sole stava già tentando di bucarlo e pareva dicesse:" Sta a vedere che ti combino oggi, supererò me stesso, non crederai ai tuoi occhi! ".  
Aveva ragione. 

martedì 8 luglio 2014





"Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio.
Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili; sono spesso ferite, talvolta distrutte.” 

(Ernest Hemingway)

lunedì 30 giugno 2014


Cucciolo di un Blog, sei arrabbiato con me. E' così.
E vabbè, un pò me lo merito, lo ammetto. L'ultima volta che ti ho lasciato la mia voce ti ho pure mandato a quel paese. Scusami scusami scusami scusami, dai.  Sono un disastro lo so. E'... che tu sei me... per questo mi sono permessa di mandarti ..., si, insomma ...  mi ci sono mandata... Uffa, ma che azz stò a di? Spetta. Cominciamo piano piano dai. Lascia che metta un pò d'ordine nei pensieri. Adesso devo proprio andare in azienda, che lì è un inferno e c'è bisogno di me. Stasera, se non sono troppo stanca, mi apparto qui con te, si si, soli soletti io e te,  e ti racconto un pò delle mie paturnie, vuoi? . A ruota libera, come piace a me.
Ciao tesoro. A presto.
Cri, il tuo disastro.

martedì 13 maggio 2014





Si, oggi ti ho postato l’immagine di una bambina.
Una bambina sola.
E vedi di non sghignazzare blog, non serve che me lo ricordi tu che sono tutto fuorchè una bambina. Lo so da me.
Ma oggi mi sento così. Piccola. E sola. Vabbuò?
Ciò che non sopporto più, davvero, non lo sopporto proprio più, è che nella mia realtà nessuno si accorga mai di questi miei momenti. Possibile che io debba mostrarmi sempre combattiva e sicura di me?  Possibile che nessuno si aspetti da me un cedimento?  Perché di me accolgono a braccia aperte  solo il lato forte?  Perché non  prendono atto nelle loro testoline e nei loro cuori che  esiste anche la mia parte fragile, che ha bisogno di essere incoraggiata, abbracciata, sostenuta, coccolata,  amata ancor più di quella forte?
Stamattina  per punirli ho fatto una delle mie cazzate.
Mi sono resa irreperibile.
Ho spento il cellulare  e invece di andare  in azienda  sono andata dalla Lori, la mia parrucchiera.
Mi sono seduta davanti allo specchio e l’ho lasciata pastrocchiare  sui capelli. Fai tu, le ho detto. Cambiami un po’. Sono stufa di vedermi così.
Adesso in testa ho un colore diverso. Il rosso non è più rosso. Butta  sul biondo.  E’ un colore che ho sempre detestato, ma non è poi così male. Anzi. Mi ci abituerò.
Vabbè. Vediamo se almeno di questo se ne accorgono.
Adesso riaccendo quel maledetto cellulare.  Ecco fatto.  Bip  bip, drin drin…  toc toc.  Sette chiamate,  quattro messaggi,  nove mail. Leggerò  dopo. Adesso non  ho voglia. Adesso ho fame.  Sono sfinita. Devo per forza mangiare qualcosa. Una maxi porzione di spaghetti al pomodoro. Ecco. Si. Ultra maxi. E poi vado. Vado in azienda. Certo.
Si. Lo so. E’ un post di cacca. Beh.
Questo riesco a scriverti blog.
Questo mi sentivo di raccontarti, oggi.
Questo avevo bisogno di dirti oggi.
O ti va bene così, oppure… fanculo pure tu, blog.
Tua Senora.

lunedì 5 maggio 2014



Ieri ho trascorso due ore insieme al mare.
Avevo  bisogno di lui.
Avevo bisogno di accarezzarlo, di amarlo con gli occhi e con il respiro.
Avevo bisogno di allegerire il peso della malinconia.
Avevo bisogno del suo  infinito, per  liberare i pensieri e farli arrivare dove voleva il cuore.



domenica 13 aprile 2014



Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori…
per me tengo la 
certezza che nella vita si può sempre migliorare.

(Marilyn Monroe)


E' un Pensiero che condivido pienamente.
A volte,anche le parole degli altri servono per raccontarsi un pò.

Cri

domenica 30 marzo 2014




Il Risveglio della Natura... è uno dei doni più preziosi che ci offre madre Terra.
La Bellezza finalmente è libera di rinascere e  di esprimersi gioiosamente, come meglio crede.
E' una Bellezza che, con  gesti semplici che la rendono unica, genera Emozioni forti, le colora, le profuma, le riempie di luce, le conduce all'amore, quello vero,.. quello puro...




sabato 8 marzo 2014



L’avevo notato l’anno scorso al negozio di Mauro.
Era fuori in un angolino un pò nascosto, dentro  un vaso forse troppo piccolo per lui vista la sua altezza. Secondo me," respirava" a fatica. Era ...  talmente sottile, senza  gemme, senza foglie, era… si insomma… era a secco di tutto, e mi faceva tenerezza tanto era bruttino.
Quando Mauro ha visto che ero  ferma davanti a sto alberello,  si è avvicinato, e sorridendo ha detto:  Ci avrei giurato che ti saresti accorta di lui. Lo vuoi? Te lo regalo. Dici davvero, Mauro?  Si, dico davvero. Tu, di posto per dargli la possibilità di crescere ne hai tanto, forse da te ce la farà. Perchè? Potrebbe non farcela? Potrebbe. Si.   Allora che fai?  Ok. Lo porto da me. Ma non mi sta in macchina. Tranquilla, lo carico in furgone e ti seguo. E così ha fatto. Subito. Immediatamente. Quasi volesse liberarsene. 
Il giorno dopo ho scelto uno spazio per lui, e con l'aiuto di mio fratello l'ho piantato.
E ieri... mi ha fatto questa splendida sorpresa. E' fiorito. E' la sua prima volta. Non sapevo che i suoi rami si sarebbero colorati di piccoli fiorellini rosa. Forse, neanche l'ho chiesto a Mauro.
Di strada ne ha ancora tanta da fare, è ancora così mingherlino, ma intanto un anno è passato e di bruttino non ha proprio più nulla.
E se resisterà, col passare degli anni diventerà maestoso ed incantevole. 

Resisterà, oh si, certo che resisterà.  Lo farà per me.  


domenica 16 febbraio 2014



Pd, mi hai fregata anche questa volta...
Ma ti assicuro che non succederà più.
Non è così che ti volevo vincente.
Io ti volevo acclamato, io ti volevo desiderato dal popolo di sinistra che non ne può più dei raggiri di palazzo.
Per quel che mi riguarda ho sopportato anche troppo.
Le tue frignacce, il tuo rimangiarti le parole e le promesse fatte, il tuo non imparare le lezioni continuando a ricadere nei tranelli tesi dalla destra,  mi stanno dando la nausea.
Adesso è arrivata proprio l'ora di dirti basta.
Con me hai chiuso.

domenica 9 febbraio 2014



La fine di un’amicizia , credo sia da mettere nella lista delle cose più dolorose che la Vita fa provare all’essere umano.
La storia mia e di P. era nata  quasi una ventina d’anni fa.  

Molto  diverse l’una dall’altra, eppure insieme stavamo davvero bene, in qualche modo ci completavamo. La cosa più bella in assoluto era che… ridevamo tanto. Si. Davvero.
La prima a sbagliare sono stata io, quando in un momento per lei di grande difficoltà le ho dato una mano concreta per rimettersi in gioco nella vita. Una mano che... purtroppo ora non riesco più a darle.  La rottura definitiva è iniziata da quel mio: non posso più, mi dispiace. 
Da due giorni, ci stiamo “parlando” via mail.
Nelle sue parole c’è rabbia, risentimento, pienezza di sé. Anche minacce, del tipo: io avrei potuto  farti questo, io avrei potuto farti quello … , senza pensare nemmeno per un attimo a quello che ho fatto io per lei.
Nelle mie parole, invece, c’è solo amarezza, si, amarezza allo stato puro. Non le risponderò più.  Per me è un capitolo chiuso.  La Vita continua comunque.
La cosa che trovo strana ma allo stesso tempo fantastica, è che, in questi giorni mi vengono in mente solo i momenti  belli che ho trascorso con lei. Non li rimpiango assolutamente, ma è piacevole sentirli nel mio animo, fanno come... da soffice barriera al punzecchiare del dolore, della delusione e di tutte quelle sensazioni  odiose che mortificano ... 
Certo che la Vita è proprio mitica, eh!  Anche nei momenti più  tristi e gelidi, lei trova   il modo di infiltrare nei cuori un raggio di sole. Basta accorgersene.


giovedì 30 gennaio 2014



Questa sera , durante la fase di rilassamento  della lezione di yoga, mi è successa una cosa incredibile: … ho pianto. 
E’ stato … bellissimo. Si. Bellissimo.
Un’emozione forte,  intensa.  Davvero.
La bellezza di quelle  lacrime… era… la loro libertà, così spontanea , così naturale…
Mentre  scivolavano silenziose e  leggere lungo le guance, io sentivo di amarle. Dio mio, quanto le ho aspettate!
Avrei voluto baciarle una ad una.

Stasera, ho capito  che… non me ne sono mai andata.
Mi sono solo nascosta.
Nascosta  nell'angolo del mio animo meno soleggiato.
E non ho nemmeno più così tanta fretta di uscire  da quell’angolo, perché ora so che succederà.




domenica 12 gennaio 2014

Quel tocco leggero...



La sensazione che il mio animo si sia preso una tregua, ce l'ho da giovedì sera.
Era appena terminata la lezione di yoga.
Avevo salutato in maniera diversa dalle altre volte, Betty l'insegnante e il gruppo di persone splendide che insieme a me sta seguendo questo percorso.
Avevo meno fretta di  andare via. Stavo bene insieme a loro. Era la prima volta che mi succedeva dopo quattro mesi.   Non so come spiegare.  Si, insomma, mi sentivo felice. Senza nemmeno capire il perchè. Intendo dire che, la mia vita, non è che in quattro e quattr'otto abbia avuto un cambio di rotta ed ora stia remando a gonfia vele  a mio favore. No. Assolutamente no. Ci mancherebbe. Tsè.

I problemi ci sono, (tanti), (troppi a mio parere), e rimangono.
Ma, ho come la percezione  che, se li lascio in disparte  per qualche ora delle mie giornate,  la faticosa pesantezza del portarmeli appresso  si allegerisca, e quando vado a "riprendermeli" li guardo... in un modo diverso. Si.  Diverso. Umanamente più accettabile. E con la consapevolezza che, tutto può diventare anche umanamente risolvibile. 
Perchè, per tutto sicuramente c'è un rimedio. Io, in fondo, sono una che l'ha sempre saputo. Una guerriera come me non dovrebbe mai farsi circuire e umiliare da certi dubbi.

Betty ce lo chiede spesso durante le lezioni: " Siete felici?"
Io.... non  le ho mai risposto. Mai.  Purtroppo mai.
Ma giovedì sera avrei potuto tranquillamente risponderle di si. "Si Betty, oggi sono felice." In effetti era così che mi sentivo: Felice. Forse ho avuto timore, quasi pudore ad ammetterlo, per questo non gliel'ho detto.
Eppure, quel tocco leggero che sta provando a sorridermi ed incoraggiarmi, e che non so come si chiami, forse... si chiama  semplicemente... Amore per la Vita ... sento che c'è. Sento che non è andato perso. 
Il mio animo è stato premuroso, l'ha conservato. 
Credo si fidi di me.
Credo mi voglia bene.



mercoledì 1 gennaio 2014




Sono qui.
Appena uscita dalla doccia, con i capelli ancora bagnati che attendono di essere aciugati dal phon che li trasformerà in versione cespuglio. 
Erano così belli lisci! 
Ma io non riesco a lisciarli da sola, sono troppi, e troppo ricci, e troppo lunghi, e troppo... ufff... ma che cavolo sto scrivendo... ma che accidenti te ne frega dei miei capelli, blog? ...
E' il primo giorno dell'anno e volevo scrivere qualcosa.
Ma possibile che  i miei Pensieri si siano così vigliaccamente sottomessi al Silenzio?
Ma perchè do più ascolto a Lui che alle Parole che chiedono di danzare in punta di piedi sopra questa tastiera?  Che poi succede anche con le Parole dette. Parlo sempre meno.  E'  così.
E  si sta pure un male boia a tenersi tutto dentro.
Ad un'animo semplice e spontaneo  come il mio poi... è... come volerlo uccidere. Si. 
Stanotte ... stavo facendo una cosa che... credo se l'avessi fatta mi sarei pentita per tutta la vita: mi stavo  rifiutando di brindare all'anno nuovo insieme ai miei cari. Alla fine l'ho fatto... ma non ho baciato ne abbracciato nessuno. Perchè sono stata così cattiva? Perchè?   Non posso essere io. No. Non mi riconosco. Non è possibile che questa stronza sia io.
Portami qualcosa di buono, 2014.
Comincia da me. Ti prego.
Fa sparire quest'ombra che si è accasata nell'animo.
Tutto il resto, piano piano, si risolverà.

Buon Anno a tutti.

Di cuore. Davvero.
Cristina