domenica 26 febbraio 2006


Mia madre, seduta sulla poltroncina vicino alla finestra, mi osserva in silenzio. E’ stanca, rassegnata, ma anche molto arrabbiata per il destino che la vita le ha assegnato. Non accetta e fatica ancora a prendere coscienza della grave situazione di mio padre. Si arrabbia perché lui si piscia addosso, perché non è più lucido e non riesce più a fare un discorso logico, perché non cammina più, perché trema, perché respira a fatica, perché non riesce a svegliarsi, perché…perché….perché….è così malato…si,… certo, prova  dolore e rabbia della sua ormai purtroppo molto grave e allo stadio finale malattia….Pur avendo dieci anni meno di mio padre.."dentro" è sempre stata molto più vecchia…e più gli anni passano… più lei si piange addosso….più ne sta pagando le conseguenze… più diventa arida…
Mi osserva… mi osserva in silenzio….mentre lavo mio padre delicatamente, mentre gli parlo con dolcezza e gli descrivo la grande festa che faremo a giugno per il loro anniversario di matrimonio, circondati dalla pace e dai colori della mia campagna, come lui desiderava. Ed anche se so che quel momento non arriverà, riesco a "viverlo" come in un sogno , e gliene parlo con un entusiasmo talmente grande da riuscire a strappargli un leggero sorriso. Ciò significa che lui mi ascolta…. Se ha sorriso vuol dire che mi ascolta e lo sta vivendo anche lui insieme a me, attraverso le mie parole … Gli ho regalato un attimo di felicità e di speranza, ed io sento una gioia talmente grande, impossibile da descrivere, forse bisognerebbe guardarmi negli occhi per riuscire a leggerla .
Lei l’ha fatto. Si. Mia madre, seduta su quella poltroncina vicino alla finestra l’ha fatto. Mi ha guardata negli occhi. Si. Questa volta finalmente si.
"Cristina, come hai fatto a diventare così?" lo sussurra con un filo di voce, quasi non la sento. " Come, mamma? Che vuoi dire? Così come?" " Così come sei." Vedo un velo di lucido che bagna le sue pupille, ma anche dal suo volto traspare un accenno di sorriso. Capisco che ha "vissuto" anche lei insieme a me e a mio padre quel giorno di giugno, e quel sogno le ha fatto bene.
" Mamma, nessuno meglio di te conosce la mia storia. Fu un giorno d’aprile, ricordo esattamente quale…il quindici aprile del millenovecentonovantadue (certe date è impossibile dimenticarle, specialmente se coincidono con una svolta della propria vita). Fu l’inizio del mio "essere così". Quel giorno decisi che non aveva senso avere un’anima piatta. Su di me non calzava,  ci stava malissimo. Perciò mi son data da fare, e mi sono cercata e cercata e cercata e cercata e cercata e cercata……. E finalmente
, mamma,  ho trovato il Cuore. Il resto l’ha fatto tutto lui. Dai mà, vieni qua che ti abbraccio."
(On Air... Un Senso - Vasco Rossi)
Nair

domenica 12 febbraio 2006

Il balletto nazionale di Cuba, 2001 Stampa artistica di Munoz 


Vorrei parlare della nostra vergogna nazionale: Isso...il Gesù Cristo della politica, ma non ne vale la pena,  e poi... parla già troppo lui che ormai non se ne può più...
Vorrei parlare dell'Inter... e della sbeffeggiata che mi ha dato per l'ennesima volta  (prima o poi lo ripudierò, è un ingrato... un... un... ehm, le parolacce meglio non dirle)...
Vorrei parlare della mia passione per la musica e per il canto... e di quanto mi mancano le serate al pianobar insieme all'amico Franco ...
Vorrei parlare della litigata  furiosa (non era mai successo prima d'ora), che ho avuto  con mio figlio S.,... sono arrivata a dirgli che faccia le valigie e se ne vada da casa..., è da ieri che evitiamo di incrociare lo sguardo e non ci rivolgiamo  parola, soffro come una bestia, ma vorrei che fosse lui a fare il primo passo, che mi dicesse:" Mamma, sono uno stronzo, avevi ragione tu, ti chiedo scusa"... Naturalmente non lo farà... no... non lo farà... è  tutto sua madre...
Vorrei parlare di questa Senora De Las Cuatro Decadas, dei suoi sogni, dei suoi piccoli-grandi momenti...
Vorrei parlare di un abbraccio virtuale forte... fortissimo...
Vabbè dai ... sarà per un'altra volta...
Intanto...do la  Buonanotte ...e auguro
Sogni bellissimi a tutti...Nair

giovedì 9 febbraio 2006



(On Air...  Ti lascio una Canzone - Paoli & Vanoni)
Hai ragione,Masso!
Lo si può interpretare come un messaggio  privato. Forse un pò lo è.  Ad una persona in effetti  ho pensato, quando ho postato questa immagine e questa canzone. Un modo assurdo, lo so, di comunicare con chi non mi leggerà mai.  Ma che ci posso fare,... anch'io ho le mie stranezze. Ufff!
Quel  "Click" invece... è davvero puerile.  Una stronzata con i fiocchi ideata dalla impulsività della Senora Nair.
Era un addio al Web.
Ma la Senora Nair... sa che non è ancora il momento... anche se la sua Realtà la tiene spesso lontana da questo fantastico mondo, anche se lo osserva con discrezione e  sempre più dietro le quinte, anche se non si butta più nella mischia e lo percorre in solitudine... lei sa che ha ancora bisogno di lui.
Cià Masso! Grazie di esserti fermato nella mia casa. Sei una Bella Persona, e le Belle Persone non disturbano mai.
Nair
Click... (vabbè... magari più avanti)

venerdì 3 febbraio 2006




Giornate così..
Una "parentesi" di lavoro che mi ha voluta fredda, decisa, irremovibile.
Ma il Cuore, ora mi sta violentando. Un Cuore Sensibile mal si associa con le decisioni fredde e irremovibili.
Un Cuore Sensibile tende sempre a dare una seconda possibilità, .... ma questa volta non si può... con quella persona non si può.
E allora... perchè mi picchi così??? Che vuoi da me? Ti ho abituato troppo bene, stupido di un Cuore!
Adeguati... caz..!


"Vieni Cespuglietto, esci , la dentro oggi l'aria è irrespirabile, vieni Cespuglietto, guarda cosa ho preparato per te", mi ha sussurrato il cielo. E io l'ho guardato, mentre il Cuore mi stava picchiando, io l'ho guardato,quasi a cercarne protezione.

Si, sei splendido, oggi. L'azzurro che hai indossato è davvero un toccasana per questo momento. Si Esco. Vado a casa a cambiarmi. Prendo i cani e poi arrivo. Uno yogurt mangiato in fretta, una fermata davanti a questo quadrato di luce per imprimere questo momento, una tuta arancione, un giaccone imbottito, un berretto, un paio di guanti. , ed eccomi. Arrivo. Camminerò lungo la stradina che costeggia la mia casa, metterò ordine ai Pensieri, mi parlerò anche di chi "osservo di nascosto", l’aria punge, si, lo so, sono ancora un po’ debilitata dall’influenza, ma quel pò di sole coraggioso mi proteggerà, dall’altra parte c’è il boschetto, tra i rami spogli vedrò quel tenero azzurro che hai voluto regalarmi in  questo 3 febbraio  dove l'nverno è ancora padrone assoluto... e mi rasserenerò
Certo che si. Mi rasserenerò .Giuro. Mi rasserenerò.

Nair
(On Air... Quello che non ti ho mai detto - A .Celentano )