martedì 24 dicembre 2024


 

Caro Babbo Natale,

non ridere di me ti prego, ma mai come in questo Natale vorrei che davvero tu esistessi, perché ho un dono da chiederti, e non si tratta del Cicciobello o della Barbie, o della carrozzina, o della bicicletta Graziella, o dell’allegro chirurgo, no davvero, tutta sta roba me l’hai già portata tanti e tanti natali fa e non chiedermi quanti perché mi imbarazza solo a pensarci, accidenti sono proprio tanti.  Sti anni passano veloci senza chiedere il permesso, uff che palle!
No, è che io sono… come dire… boh, non so neanche dire come mi sento, mi sono come dire… persa di vista, non ho più ne il tempo ne gli spazi per pensare a me, dedico un 80 per cento di vita alla mia azienda,  ai clienti, ai fornitori, ai dipendenti, alle banche, al fisco ..,un quindici per cento di vita ai miei figli, alla casa,  e un cinque per cento forse al riposo. A parte i rapporti di lavoro non frequento più nessuno, mi sono isolata da tutto ciò che era prima. E se mi cercano faccio in modo di non esserci, invento impegni improvvisi pur di non incontrarmi con le amiche e gli amici di un tempo. E ti dirò di più: evito accuratamente nuove amicizie, se ne sento il minimo sentore sgattaiolo via a gambe levate.  Ho eliminato il sentimento dell’amicizia.  Non voglio essere amica di nessuno, a parte Anna, ma lei vive in Sicilia e ci si sente per telefono. Se fosse qui, chissà se sarei ancora amica? Me lo chiedo spesso.
Stasera pensavo che non ho più nessuno che pensa a me. Non sono nei pensieri di nessuno. E’ terribile sta cosa. Mi hanno mollata. Accidenti.  Si sono rotti le palle di cercarmi. E fanno bene. Si. Me lo merito.

 
C’è qualcosa nel mio animo che non funziona, è come una porta chiusa con dieci mandate di chiave. E non ce la faccio ad aprirla. E’ come se  mi sentissi protetta con quei dieci giri di chiave. Perché fuori da quella porta alloggia ancora il dolore. E non se ne va. Non se ne va.  Non se ne va. Cazzo.

E allora, caro Babbo, non la tiro tanto per le lunghe, ho da chiederti solo un dono, non puoi dirmi di no, lo sai che lo merito.   Fai un salto anche da me quest’anno e fammi ritrovare il mattino del 25 dicembre quella porta aperta, ti prego.
Ho bisogno di ritornare.  
Si. Ho bisogno di ritornare.






domenica 4 febbraio 2024


Caro Blog,
diciamo che è tempo di te. (che non so esattamente perchè ho scritto che è tempo di te, ma mi è venuta così.)
Si lo so, tu che mi vuoi bene avresti preferito che  infilassi giubbotto, berretto, guanti per andare a farmi una camminata lungo l'argine del Brenta, in effetti sta spuntando un pallido sole in questa fredda domenica di febbraio, niente a che vedere con lo splendido sole di ieri, ma sinceramente non ne ho voglia, ovvero, è da stamattina che pensavo a te, mentre, ancora in pigiama mi gustavo le fette biscottate spalmate di marmellata accompagnate da un cappuccino di tutto rispetto. Insomma, ci sei anche tu Blog nella mia vita, e non ho proprio nessuna intenzione di lasciarti andare, credo rimarrai per sempre con me, anche se non passerò con frequenza a trovarti. Sai perchè ti ci sono affezionata blog? Perchè accetti il mio poco. Poco nel lasciarti pensieri, poco anche nei loro contenuti, in fondo io ti parlo solo di me, a volte sono anche ripetitiva, ma a te non te ne può fregare di meno, ti basto così. Sei il mio tesoro. Di argomenti da trattare ce ne sono a vagonate, lo so. Uno peggio dell'altro di questi tempi. Sai, comincia a preoccuparmi questo clima che stiamo vivendo. Comincio a temere chi ci sta governando. Temo le loro bugie. La loro inadeguatezza. La loro totale impreparazione. Sono pressapochisti nati. Sembra vadano avanti con il: testa o croce? L'importante per loro è essere al potere. Ecco. Quello.  Se lo stanno vivendo aa 360 gradi il potere.  Sento che pian pianino ad impercettibili piccole gocce ancora difficili da decifrare  ci stanno togliendo sempre più qualcosa. Possibile che la mia generazione non lo stia capendo? Possibile che la mia generazione si faccia fregare così? Ma che ci sta succedendo? Ma non solo  noi. Ma che sta succedendo al mondo intero?  L'unica  speranza a questo punto sono i Giovani. Speriamo che almeno loro siano migliori di noi.

Dai, non ti voglio angosciare. Vuoi una bella notizia? A fine febbraio Anna prende l'aereo dalla sua Palermo e viene a trovarmi. Sapessi quanto sono felice. Non puoi neanche immaginare. Mi ci voleva una gioia così grande. Davvero.  Rimane solo  quattro giorni ma saranno giorni meravigliosi. Sto già immaginando il nostro abbraccio quando arriverà al Marco Polo. La mia Annuzza Bedda ^.^

Ah, ti devo anche raccontare della mia prima partecipazione ad un evento ... come possiamo chiamarlo... mondano... ma di lavoro.
Di solito partecipava Occhi Azzurri, io mi sono sempre sentita fuori luogo in mezzo a gente ricca che beve champagne e discute d'affari e di lavoro, ma adesso ci sono solo io che mando avanti l'azienda ed è stato quasi un obbligo confermare la mia presenza. Si, insomma, non potevo rifiutare. Che dirti. Ho fatto benissimo ad andarci. All'inizio, quando sono arrivata mi sentivo proprio un pesce fuori dall'acqua,  timida come sono poi, ci ho messo un pò a socializzare, si insomma, me ne sono stata in un cantuccio , anche perchè penso di essere stata l'unica donna da sola a rappresentare un'azienda, le altre donne accompagnavano i loro compagni,  poi però l'organizzatore dell'evento mi ha vista, è venuto a salutarmi e... si... tutto è partito da un saluto, un sorriso ed un abbraccio.
E' stato bello, interessante, ho conosciuto gente nuova da ogni parte d'Italia, possibili nuovi contatti di lavoro... insomma... accidenti... mi sono resa conto che  sono un'imprenditrice a tutti gli effetti, competente nel mio campo,  rispettata nel settore...  E comunque caro blog, non faccio per vantarmi ma... mi ero preparata davvero molto bene. Un tailleur giacca e pantalone nero,  molta cura negli accessori: orecchini, collana, etc.., un trucco leggero, i capelli adesso che sono lunghissimi li avevo fatti lisciare e tinti un rosso meraviglioso... Insomma mi sono piaciuta. Sono certa che Occhi Azzurri era con me, certo che era con me e soprattutto è stato fiero di me. Lo so. Lo so. Lo so.

Bene, adesso ti saluto. Ho chiacchierato troppo?  E vabbè dai, mò chissà quando passerò la prossima volta.
Senti Blog ... grazie. Si insomma, grazie di esserci. 
Ciao.

(Vorrei ricominciare a firmarmi Nair... ma no dai, io sono Cri e basta).