I post più belli, quelli più intensi, quelli
più carichi della mia essenza, credo di averli scritti
nei momenti più soli e malinconici della mia vita. E questo sarebbe
il momento giusto per affidartene un'altro, caro blog. Ma ho seri
dubbi di riuscirci ancora. Non so nemmeno di cosa voglio parlarti
esattamente. Fatico a dirti di me. Fatico tanto. Sempre di più.
Sono seduta accanto al tiglio, con i capelli bagnati, ancora un po' gocciolanti. Sta arrivando un temporale, ma finche non piove rimango qui, con il tablet in mano, ad ascoltare il mormorio della campagna, grande ed insostituibile amica di questi giorni pesanti a livello fisico e mentale, e a digitare parole alla ricerca di un senso. Il senso di questo post. Qual'è il senso di questo post?
E' la sofferenza per il muro di incomunicabilità che giorno dopo giorno si sta innalzando tra me e il Musone? E' di questo che voglio parlarti? Ma no, ma no, di me e di lui non voglio parlarne con nessuno, nemmeno con te.
E allora cos'è? Cos'è che mi tormenta? Cos'è che non mi fa star bene con me stessa?
E' l'allergia agli occhi che non si decide a guarire? Sta maledetta. Ma che centra l'allergia agli occhi con il mio animo confuso, incazzato e deluso. Non centra un accidente.
E' lo stress da troppo lavoro? Ma se ho pregato in aramaico affinchè il lavoro riprendesse a funzionare! E ora che finalmente ha ripreso alla grande, di che mi lamento? Ma di che mi lamento??????????
Non capisco più un cazzo di me.
Ecco. Lo sapevo. I tuoni. Sono arrivati.
Ho sempre avuto molta paura del temporale. Si. Molta paura.
Non posso più stare qui. Seduta accanto al tiglio. Devo scappare.
Ti lascio le mie parole confuse.
Ciao.
Sono seduta accanto al tiglio, con i capelli bagnati, ancora un po' gocciolanti. Sta arrivando un temporale, ma finche non piove rimango qui, con il tablet in mano, ad ascoltare il mormorio della campagna, grande ed insostituibile amica di questi giorni pesanti a livello fisico e mentale, e a digitare parole alla ricerca di un senso. Il senso di questo post. Qual'è il senso di questo post?
E' la sofferenza per il muro di incomunicabilità che giorno dopo giorno si sta innalzando tra me e il Musone? E' di questo che voglio parlarti? Ma no, ma no, di me e di lui non voglio parlarne con nessuno, nemmeno con te.
E allora cos'è? Cos'è che mi tormenta? Cos'è che non mi fa star bene con me stessa?
E' l'allergia agli occhi che non si decide a guarire? Sta maledetta. Ma che centra l'allergia agli occhi con il mio animo confuso, incazzato e deluso. Non centra un accidente.
E' lo stress da troppo lavoro? Ma se ho pregato in aramaico affinchè il lavoro riprendesse a funzionare! E ora che finalmente ha ripreso alla grande, di che mi lamento? Ma di che mi lamento??????????
Non capisco più un cazzo di me.
Ecco. Lo sapevo. I tuoni. Sono arrivati.
Ho sempre avuto molta paura del temporale. Si. Molta paura.
Non posso più stare qui. Seduta accanto al tiglio. Devo scappare.
Ti lascio le mie parole confuse.
Ciao.