giovedì 31 dicembre 2009





 
Mi frego sempre quando posto l'immagine prima delle parole, perchè poi il più delle volte la lascio qui, da sola, a parlare per me.  Pretendo troppo, lo so.
E vabbè, lo ammetto, un pò presuntuosa lo sono. Vorrei che tutti riuscissero a leggermi l'anima senza bisogno  di parole.
Comunque, dai,  per il momento vi presento la mia mano ( è un pò scarsina di anello, vero ^.^ ? ), me la sono fotografata  in uno dei momenti che lei vive qui, insieme a voi,  insieme a questo particolare mondo pieno di sensazioni il più delle volte davvero stupende.
Adesso devo uscire.
Con la scusa delle festività e di questo lungo ponte, sembra che nel frigorifero sia passato Attila.
Hanno fatto razzia di tutto, non è rimasto nulla, nemmeno uno yogurt, niente di niente.
Devo correre al supermercato, anche perchè mi sa che stasera chiudono prima.
Ok... per adesso mi fermo qui, dopo ritornerò...
Dopo, o stanotte, o domani... Vedremo. Ma ritornerò.

2 gennaio 2010...

E raccontarti di me, caro blog, sta diventando sempre più difficile.
Perché? Mi chiederai tu.
Mah… che vuoi che ti dica…! Se vuoi chiamala “stanchezza”, chiamalo” fine di un periodo”, chiamalo “ troppi amici che non ci sono più”, “chiamalo mancanza di stimoli nuovi”, chiamalo “ periodo di vita da dedicare molto agli altri e poco a me stessa”, chiamalo “bisogno di fermarsi , eccolo si, bisogno di tirare giù la tua saracinesca e magari ricominciare da un’altra parte, fosse solo per ritrovare quell’entusiasmo che metto sempre nelle nuove avventure, tipico del mio segno il Sagittario (ora so che il mio amico Ardovig se la ride …e vabbè… si… sono una dei tanti che dice che non ci crede a queste scemenze però le va a leggere di nascosto , eheheh ^.^)
Il fatto è che,  sempre più frequentemente, quando sono qui con te mi prende un senso di solitudine che ha dell’incredibile, e tu sai quanto male ci convivo quando non sono io che vado a cercarmela, ma al contrario mi si piazza davanti con tono altezzoso e beffardo e non si schioda di torno finchè non ti spengo. Perciò, mio piccolo scrigno di momenti emozionanti e fantastici, non stupirti se magari, in questo 2010, ti dovrai subire molti copia-incolla e poca essenza d’anima. Di una cosa puoi stare certo: io non cambierò, sarò sempre la tua Senora, quella che nessuno meglio di te conosce.
Vabbè, detto fatto, non mi resta, caro Blog, che porgere i migliori auguri a questo 2010 che da due giorni è nato, e che, man mano  crescerà dovrà sudare molto freddo e combattere con tante amarezze ed ingiustizie. Gli tendo la mano, provo a stringere la sua, provo a dargli fiducia e promettergli di stargli vicina il più possibile per non farlo sentire solo. Avrei anche tante cose da chiedergli, ma è già troppo carico di tutto… Magari… se avesse un occhio di riguardo per tutte quelle Persone che l’11 gennaio, quando si presenteranno al loro posto di lavoro e verranno travolti nell’animo da uno tsunami di disperazione perché troveranno i portoni chiusi… ecco… magari se al primo posto mettesse una soluzione per loro, mi farebbe davvero molto felice. 
Ti abbraccio 2010. Forza. Dai. Mettici l’Anima. Mettici il Cuore. Mettici tutto te stesso. Fallo per la dignità che è nella stragrande maggioranza dell’essere Umano… e se proprio vuoi farmi raggiungere il massimo della felicità… metti fine alle ingiustizie e alle situazioni assurde, tutte, anche quelle che stiamo vivendo e subendo nel nostro Paese.
Un sorriso a te Nuovo Anno.
Tua Cristina



 
 

domenica 6 dicembre 2009



(Foto di Senora)

 
E’ domenica…
 
La famiglia dorme ancora  beatamente, a me invece Morfeo mi ha liberata presto, ma lui l’ha fatto per amore, lo so che mi adora, lo so.
Lui sa quanto io ami riscaldarmi del Silenzio di primo mattino, e respirare in solitudine la pace che mi circonda.
Stamattina mi commuove tanta quiete. Nemmeno gli inquilini degli alberi ciarlano più del dovuto.Discreti pure loro, quasi volessero assecondare l’esigenza del mio animo.
A volte , caro blog, mi sembra che solo la mia campagna riesca a darmi quella serenità interiore necessaria per credere sempre e comunque nella bellezza della vita.
C’.è un insieme di sconforto nel mio animo che proviene da più parti e che uno spirito combattivo, frizzante e libero come il mio mal sopporta, specialmente quando non riesce ad intravedere via d’uscita.
Vuoi un esempio? Ti accontento. Eccolo.
-Non mi vedo più rappresentata politicamente, certo si, in politica il mio cuore non batte più per nessuno, mi sento allo sbando, come una barbona che nemmeno più cerca casa, e questo mi fa star male, un male schifoso. Ero una giovane ragazza quando in mezzo ad unna folla acclamante e fiera dei suoi valori, ho ascoltato per l’ultima volta Berlinguer… Ora, in questo preciso istante, realizzo che … il buio è iniziato da quel suo ultimo momento... Mai più nessuno è stato alla sua onesta ed integra Altezza. E’ per questo che ora ci meritiamo ciò che abbiamo. Tutto ci meritiamo, si. perché siamo dei falliti. E chissà per quanti anni ancora dovremmo pagarne gli interessi.
Vabbè vabbè… basta con i pensieri amari, non voglio deprimerti…che poi quando io vado a ruota libera non mi fermo più e ti racconto anche il pelo sull’uovo del mio animo.
Ah, un’ultima cosa caro Blog…. No, … vabbè…magari te la dico un’altra volta. Per ora basta così.
Ti piace la musica che ti ho regalato oggi?. E’ di Giovanni Allevi.. A me si. Piace molto. Si intitola: Il Bacio.   E’ in perfetta armonia con ciò che vedono in questo preciso momento attraverso il vetro della finestra i miei occhi , mentre ti sto scrivendo, si: la serena armonia dell’Amore, quella che sta tra le zolle dei campi arati , quella che sta nella danza lenta delle ultimissime foglie degli alberi, quella  che sta nello  stormo di gabbiani che stanno volando liberi nel cielo…
Ciao.
Un Beso Immenso...
Tua Senora

sabato 28 novembre 2009




Se c’è un ballo che sprigiona tutta la femminilità che c’è in una donna questo ballo è sicuramente la Salsa.
Beh, sai che ti dico caro blog? Fanculo i problemi della vita.
Fra mezz’ora sarò anch’io in mezzo alla pista.
Movimiento  prendimi tuttaaaaaaaaaaaaaaa,, stasera sono tua.
Cristina
 
 
 

domenica 22 novembre 2009



...


Odieresti i miei sbalzi d’umore. Ne sono certa.
Ti chiederesti con incredulità: “Ma come può tanta dolcezza lasciare spazio a degli angoli così taglienti?
Non so nemmeno se ti piacerebbe quel mio essere maledettamente impetuosa e diretta. 
I giri di parole non sono mai stati il mio forte.
Nemmeno i Ti Amo.
Appassionati e Diretti.
Anche quelli.
Si.

domenica 15 novembre 2009




...



Supermercato.
Ore 12,50. In velocità, alla speedy gonzales, col fiatone come al solito.
“Signora si affretti perché fra cinque minuti si chiude mi soffia sul collo la ragazza del banco salumi.
”Si si faccio in un attimo, lei intanto se vuole avvantaggiarsi mi prepari due etti di bresaola e un etto di prosciutto cotto.” Ma vaff….(ringhia un mio pensiero muto). Uffa, devo fare tutto sempre di corsa, sempre con i minuti contati, ecchepalle .
Mele, arance, carote, mandaranci, insalata gentilina, riso,  pizza surgelata, due confezioni di carpaccio, ammorbidente, acqua minerale…. Urca la ricotta, quasi dimenticavo la ricotta. Lascio il carrello vicino alle acque minerali e corro in picchiata nella corsia dei formaggi, prendo la mia adorata ricotta di bufala e ritorno sempre in picchiata a riprendere il mio carrello, dopodiché a passo svelto che più svelto non si può mi avvio alle casse. Mi posiziono in fila, c’è solo una persona davanti a me.
Ad un certo punto… sento due colpettini leggeri sulla spalla… mi giro di colpo…e mi trovo di fronte un signore (unauuu che bel tipo…)che in po’ divertito mi dice: Ehm… signora…guardi che ha preso il mio carrello, il suo eccolo qua, ma se vuole pagare la mia spesa faccia pure.” Si mette a ridere. (uauuu che bel sorriso). 
Io… beh…tra il rossore che ha invaso ogni angolo del mio viso e l’espressione tipica della pampe basita che senza ombra di dubbio era stampata nella mia faccia, ho cercato di borbottare qualcosa per scusarmi, ma l’imbarazzo era davvero tanto.
 Vabbè, ci scambiamo i carrelli, e nello scambio mentre io continuo a spiaccicare chissà quali confuse cavolate lui continua a sorridere e si sposta nella cassa di fianco .
Devo essere stata assai buffa, perché quel tipo era sinceramente divertito, e mò mi scocciava pure che ridesse di me, non so che cosa mi abbia trattenuto dall’urlargli nel timpano: e provaci tu a seguire filo filo la tabella di marcia delle mie stracariche giornate, e poi vediamo se non ti capita di scambiare il carrello della spesa. Antipatico. Impedito. Che ridi a fare. Ufff.
Comunque poi, all’uscita del super, il ridolini mi ha spiazzata. Urca se mi ha spiazzata!
Stavo caricando la le borse della spesa in macchina quando me lo sono ritrovato davanti.
“’azzo vuoi ancora” stavo per dirgli. Ma come si fa a dire ad uno “’azzo vuoi?” quando mentre ti guarda negli occhi esclma:
“L’ho sempre detto che il tredici è il mio numero fortunato. Accidenti, che bell’incontro ho fatto oggi! Che dice, facciamo anche domani qui, stesso posto, stessa ora? Però invece di presentarmi con il carrello mi presento con un un mazzolino di fiori” .
E riddaje con sto rossore. Sono un caso disperato. Sigh.
Ah, si. Volete sapere com’è finità? E vabbè, mò ve lo dico.
Praticamente non ho avuto nemmeno il tempo di godermi quel “momentino magico”   perché… ho avuto la malaugurata idea di rispondere allo squillo del cellulare proprio mentre Mister Ridolini ce stava provà, e indovinate chi era colui che interrompeva di brutto il “momentino magico”? Era il Vasco Musone dagli occhi cerulei ( quasi stesse assistendo alla scena e volesse bloccarla sul nascere, mannaggia a lui) , che con tono piagnucoloso e bisognoso di coccole mi diceva:” Cespuglietto, sei già a casa? Fammi un piacere, oggi preparami risottino in bianco che ho bruciore di stomaco….”
Etciù. Mannaggia a stò fetente di raffreddore.
Come dite? Perché ho postato questa immagine?  Come perché? Perché mi sono regalata una rosa. Ostregheta! ^.^
Bacetto.
Etcù. Uffa. Che palle sto raffreddore.
Cristina

domenica 8 novembre 2009



...


 
Sally stamattina mi sta chiamando in continuazione, ma si deve rassegnare a rimanere nel suo recinto.
Non ci sarà la nostra solita passeggiata. Neanche per idea.
Piove!
Uscire sotto la pioggia sarebbe come prenotarsi l’influenza, ed io non voglio correre questo rischio, anche se… vivere la campagna mentre la pioggia la sta accarezzando è… un momento davvero intimo, vorrei dire… un momento d’Amore. Certo. Si. D’Amore.
Sono qui ancora in pigiama, e per ora non ho nessuna intenzione di toglierlo.
E’ così bello fissare la pioggia davanti al vetro di una finestra con il tepore della notte ancora sulla pelle!
E’ bello ascoltare il suono vibrante delle gocce che si posano sulla natura e percepirne l’eco armonioso.
E’ un’eco che riporta in superficie le Emozioni.
E’ l’eco delle nostre voci…
Un Bacio…

domenica 1 novembre 2009



IO VOGLIO SOLO ADDORMENTARMI SULLA RIPA DEL CIELO STELLATO


Sono folle di te,amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.
Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento
di canti d'amore per te.

(Alda Merini  )




Ciao Alda...
Grazie di essermi Emozione.

Cristina

martedì 13 ottobre 2009

 
(Foto di Nair)
...

18 dicembre...

Non ho mete questa sera.
Non riesco a sostare da nessuno, neanche ci provo, non ne ho voglia.
Sono qui davanti a questo merdoso di video, in silenzio, sola, e… penso a quanto siano bastardi  e perfidi i pensieri tristi.
Hanno il potere di isolare gli animi, di allontanarli da tutto e da tutti.
Il mio animo stasera sembra senza spina dorsale, sta seguendo alla lettera le loro direttive. E' lì fermo in castigo come uno scimunito. Se potessi lo strozzerei.
Lo odio quando si fa dominare così dallo sconforto.
Scemo. Impedito.  Ebete. Si, stasera sei un'animo ebete. Reagisci. Prendili a pugni quei bastardi… e poi rinasci sereno, che sei così bello quando sei sereno...!
E cerca di fare in fretta. Accidenti a te. 
 
(Ufff, che poi quando sono così… sono di un antipatico che quasi mi vergogno)
….
 
 

 (Sogno d'Autunno...stasera mi manchi davvero tanto)
                                                                   E ogni silenzio
                                                                  Mi parla di te
                                                                  Intensamente

lunedì 12 ottobre 2009

A.A.A. CERRCASI CONSIGLIO
No, non ho scritto " CERCASI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO" anche se in tutta sincerità ce ne sarebbe un gran bisogno visto le sparate da fuori di testa della "vergogna nazionale" che attualmente è in carica.
Ma vabbè dai, parliamo del consiglio che sto cercando io, e che è abbastanza urgente visto che devo decidere entro mercoledì, perchè se non lo faccio mercoledì non lo faccio più. "Passà el santo passà el miracolo" si dice dalle mie parti.

TRATTASI DI CAPELLI
I miei capelli.

Vi è mai capitato di  desiderare di stravolgere completamente il vostro look?
Beh, a me sta succedendo.
Mannaggia a me.
Ho voglia di cambiare.
E da dove iniziare se non dai capelli?
Ecco. Appunto. Mercoledì ho l'appuntamento con il parrucchiere.
(Ho una confidenza da farvi: non pensavo di essere così cacasotto.  Sigh!)Si, insomma, fino a ieri sembravo così decisa, ma da oggi pratcamente cambio idea ogni mezz'ora, e se vado avanti di questo passo mercoledì tornerò a casa ancora con la mia lunga chioma riccioluta.

Ecco,  guardate un pò qui di sotto come dovrebbe avvenire la trasformazione.
Osservate bene, eh!

I capelli attuali ora sono come  quelli della mia sosia, ma che dico sosia... meglio sorella gemella  Afef...ehm
()...Come dite? Che vi vien da ridere?  Ihhhh maronna, come siete fiscali per qualche piccolo  misero dettaglino diverso, uffffa.  Comunque i capelli sono così, cambia solo il colore, il mio è più bello perchè è rosso, tiè.


E....Mercoledì... vorrei tornare a casa così, come quell'altra mia sosia, ma che dico sosia.. meglio sorella gemella...bla bla bla bla bla... (se no mi toccava ripetere tutto di nuovo




Allora, che dite... la faccio questa pazzia?
La faccio??? ...

Cristina
13. ottobre...

E così?  Potrebbe andar bene un taglio come questo???


Ma che ti stà succedendo Cespuglietto? Ma perchè te li vuoi taglià?
Mah, chi ti capisce è bravo.
Tua Senora

mercoledì 7 ottobre 2009


Volevo dirti che…
la mia anima si veste di sole quando incontra il tuo sguardo.
 
 

domenica 13 settembre 2009

Mi è mancato tanto quest’anno, davvero tanto, si.
Parlo di lui. Il Mare.
Oggi mi sta cercando disperatamente.
Io lo so il perchè: mi vede stanca,  molto stanca.
Ormai la stagione del sole sta per finire , la possibilità di viverci , di passare lunghe giornate insieme a raccontarci è più che mai impossibile, dovremmo aspettare il prossimo anno, e Lui sa che di questo  io ne soffro.
Qualche toccata e fuga non è assolutamente bastata né al mio animo e meno che meno al mio fisico.
Entrambi hanno sempre avuto bisogno di lui.
E’ un amore di lunga data il nostro, quasi un patto di sangue che ci tiene fortemente legati l’un l’’altro.
Lui
   è La Cura.
Cristina

sabato 5 settembre 2009


"Alla fine scoprirai che le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via:
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l'odore stesso che aveva un giorno il vento."
(Poesia di Mario Quintana)

martedì 18 agosto 2009




Mentre gli sistema le flebo, Cristina lo guarda con un accenno di sorriso.
 E’ l’infermiera che fa il turno di notte. Si chiama come me.
Scommetto che non le dico niente di nuovo se le dico che suo marito assomiglia tantissimo a Vasco Rossi, vero?  Mi dice sottovoce.
”Si , certo, me lo dicono spesso, è vero gli assomiglia molto, ma lui non ci tiene tanto perché Vasco come cantante non gli piace per niente, a differenza di me che invece lo adoro."
Passerà spesso poi a controllarlo durante la notte e ogni volta avrà una parola anche per me.

E’ interminabile la notte in una stanza d’ospedale.
Tutto e’ interminabile dentro un ospedale.
Il tempo cessa di avere il suo valore dentro le mura di un ospedale.
Ogni minuto che passa sembra più lungo di un’ora.
Specialmente quando si aspetta nella sala d’attesa, con gli occhi che non si schiodano dalla porta della sala operatoria, con le notizie che non arrivano e tu non riesci più a controllare il battito cardiaco, senti il cuore che impazzisce e ti manca il respiro e vorresti gridare e vorresti che qualcuno ti aiutasse perché hai paura di essere tu ora a non farcela, si, hai paura che il cuore ti ceda, certo, si, questa sensazione che il tuo cuore stia cedendo ti perseguita per tutto il tempo d’attesa.
Ti vergogni della tua paura.
E’ lui che sta rischiando la vita, non tu.
E’ lui che è sotto i ferri, non tu.

E poi ti lasci andare, si, non ce la fai più e lasci che le lacrime seguano il loro corso naturale.
Sono silenziose le lacrime. Non disturbano nessuno.
Vedi che lo fanno anche altri, si, non c’è nulla di male ad affidarsi alle lacrime. Nel tuo caso creano una piccola barriera  che ti serve per  attenuare un devastante senso di impotenza, perchè tu ora non puoi fare niente, devi solo aspettare.
In mano, per tutte le sei ore e mezza tieni  la busta che lui ti ha consegnato prima di lasciare la stanza..” Ti ho scritto un po’ di cose “ ti ha detto posando l’intensità del suo azzurro nei tuoi occhi.
Ma tu non hai voluto leggerla. La leggerai quando lui ritornerà. Si. Perché lui ritornerà.

Il primo spiraglio di Luce arriva alle 13 e 30.
Il dott. P. ti vede, ti fa il segno di OK con le dita, ti chiama. Ti avvicini a lui, sei tesissima, lui ti prende la mano, un gesto molto umano, : “ Stiamo finendo, l’intervento è riuscito, lo terremo  ancora un paio d’ ore sotto osservazione e poi uscirà, è stato un intervento impegnativo ma è andato bene. "
Il secondo spiraglio di Luce arriva verso le quindici: Lui, il suo respiro, la mia mano nella sua.
E’ lunga la notte in una stanza d’ospedale.
In piedi davanti all’enorme finestra   che c’è in quella stanza numero sedici i miei occhi cercano stelle cadenti.
Ah, si, la lettera. Ora posso leggerla. Si.

Cristina

sabato 8 agosto 2009


...
Le immagini spesse volte raccontano più delle parole.
Nel mio caso, visto che lo faccio abbastanza frequentemente, si insomma, posto prima l’immagine , la  tengo per lunghi attimi da sola, poi magari dopo  qualche ora o addirittura qualche  giorno ci metto la voce  delle mie  parole, a volte  neanche ci penso alle parole e lascio che sia solo l’immagine a parlare per me, si, nel mio caso dicevo, si potrebbe anche chiamare “malattia professionale” visto che in fondo, fa parte del mio lavoro comunicare con le immagini.
Ufff, ma che cavolo centra questo . Che razza di accidenti centrano  con il mio stato d’animo ste quattro acche di parole che ho scritto … Non centrano nulla. Proprio nulla.
”Un’Anima complicata… " mi descrisse il Signor Mariano.
Come aveva visto giusto il mio caro Signor Mariano...!
Vabbè.  Mi fermo un po’.
Questo è un… arrivederci.
Un arrivederci con un abbraccio di quelli molto forti che tolgono il respiro.

Fate buone vacanze .
Cristina

domenica 2 agosto 2009


Splendida:
Si. Sei splendida.
Sei proprio qui, ferma, davanti alla mia finestra, che mi  osservi, che mi  fissi.
Si. Mi fissi. Mi accarezzi con lo sguardo.
Che cosa vuoi dirmi? Parlami. Parlami. Parlami. Ti prego parlami.
Mi emozioni . Stanotte si. Davvero tanto.
Stanotte ti porterò con me e danzeremo in un sogno.
Insieme.  Io e te.

Nair

giovedì 23 luglio 2009


Eccola, questa è lei quando non resiste alle avance di Morfeo.
”Parlottavi nel sonno, eri buffa” le disse suo figlio quando le fece vedere la foto.
Forse sognava già “Ad un passo dai Sogni”. Si.
Forse questo piccolo rifugio ha avuto inizio proprio da un Sogno. Si.

Stasera lei è un po’ malinconica. Ma non dovrebbe.
Non dovrebbe perché, ciò che ha incontrato rileggendo alcuni passi di questi quattro anni…è stato puro e semplice profumo di vita… e molto calore.

Buon Compleanno mio Piccolo blog.Tua Senora

martedì 21 luglio 2009


[…Rosanna
Con tutti i tuoi colori
Dammi un arcobaleno
Di cose semplici…]
 
Ovvero… le cose semplici hanno colori vivi, belli, e regalano felicità.
Certa musica è timida., riservata., non ha una gran smania di farsi notare, non strafà.
”Rosanna” fa parte di quel genere di musica. Le sue parole sono  come tenera poesia.

Che poi, questo Nino Buonocore canta  “Rosanna”con una tale dolcezza che  mi cattura davvero.  Si.
Nair

sabato 11 luglio 2009

...
Il cielo stamattina, non è proprio incazzato come quello che ho fotografato  e postato l’altro giorno, ma non promette per niente bene. L’aria che filtra dalla finestra aperta è così fresca che una leggera pelle d’oca mi sta percorrendo lungo le braccia e le gambe. Vabbè. Nemmeno oggi pomeriggio potrò andare al mare. Pazienza. Qualcosa di sicuro troverò da fare in questa grande casa in cui abito. Qui, c’è sempre tanto da fare e oggi pomeriggio, casetta mia sarò tutta tua. Grrrrrrrrrrr!
Adesso però sono in meritato relax, e comunque  frà una mezz'ora  dovrò andare in ufficio, ho un appuntamento con un cliente.
E’ già da più di un' ora che sto qui davanti a questo schermo  in silenzio come una emerita pampe.
Lo faccio sempre più spesso.
Vorrei dirgli un sacco di cose, perché io, parliamoci chiaro, il blog l’ho aperto perché avevo l’esigenza di fermare “attimi” della mia Vita, si, insomma, per raccontarmi nel bene e nel male, così, nuda e cruda come sono. Ma qualcosa a quanto pare nella mia testolina rema contro e non me lo lascia più fare. Non voglio farmi domande. Mi conosco e so che prima o poi passerà e se proprio non dovesse passare, vabbè, sarà comunque un percorso questo, che porterò dentro di me per sempre. Si. Sempre. Troppo bello. Troppo intenso per riuscire a dimenticarlo.
Ok. Ora chiudo e mi preparo. Nulla di che, vado in ufficio in tuta e scarpe a tennis, nemmeno un filo di trucco, però una scivolata di rossetto si, perché a quello non so rinunciare. Il cliente che viene stamattina è austriaco. Un uomo che… non so perché… mi mette un po’ di soggezione ( ma la mimetizzo bene eh!), saranno forse i suoi occhi, boh, .., sono di un azzurro freddo, sembrano scolpiti sul ghiaccio. Si porta dietro anche la moglie.  Ieri, mentre eravamo al telefono e discutevamo del lavoro che ha in corso, ad un certo punto mi dice: “ Signora Cristina, guardi che l’ho messa in viva voce, c’è anche mia moglie che la sta ascoltando, sa, ho dovuto farlo, era curiosa di sentire la sua voce, dice che le parlo troppo spesso della sua voce, ne è un po’ gelosa”. Lui ha sorriso. Io  veramente no.   Gli ho chiesto di passarmi sua moglie, ma di chiudere il viva voce perchè non mi piace essere in piazza quando parlo al telefono. Ho salutato questa “curiosa” signora, l’ho rassicurata, e le ho chiesto molto cordialmente che, se le era possibile, accompagnasse anche lei  il marito stamattina, così ci potevamo conoscere di persona. Bene. La signora gelosa sta arrivando in compagnia di “occhien de ghiaccen” (visto come  parlo bene l’austriaco? ^.^) .Chissà chi si aspetterà di incontrare! Magari una vamp, tutta tette, culo, sbatti ciglia e mossettine. Voglio proprio vedere la faccia che farà, quando si troverà davanti sta piccoletta, tutta capelli, senza tette e senza culo.  Beh, insomma, proprio senza no. Pochetto pochetto, ma qualcosina ci sta. Eheheheh!
Buon tutto a tutti. ^.^
Bacione.
SenoraCristina

sabato 27 giugno 2009





Ci sono canzoni necessarie all’anima, in certi momenti.
Mentre le ascolti ti pare di udire l’eco della Voce dei tuoi sogni
che viene a liberare il tuo cuore dalla sua prigione .
E così ti vesti di loro… Le vuoi per te. Solo per te. Si.

Cristina

She... ( Lei)
Charles Aznavour



Lei, forse sara' la prima che,
Io non potro' dimenticar,
La mia fortuna o il prezzo che, dovro' pagar,
Lei, la canzone nata qui,
Che ha gia' cantato chissa' chi,
L'aria d'estate che ora c'e'
Nel primo autunno su di me..
Lei, la schiavitu' la liberta',
Il dubbio la serenita'
Preludio a giorni luminosi oppure bui,
Lei, sara' lo specchio dove io,
Riflettero' progetti e idee
Il fine ultimo che avro', da ora in poi.
Lei, cosi' importante cosi' unica,
Dopo la lunga solitudine,
Intransigente e imprevedibile,
Lei, forse l'amore troppo atteso che,
Dall'ombra del passato torna a me,
Per starmi accanto fino a che vivro'
Lei, a cui io non rinuncerei,
Sopravvivendo accanto a lei,
Ad anni, combattuti ed avversita'
Lei, sorrisi e lacrime da cui,
Prendono forma i sogni miei,
Ovunque vada arriverei,
A passo a passo accanto a lei.
Lei, lei, lei.

lunedì 15 giugno 2009


Non è sfuggito invece alle nostre anime
Loro si sono prese appena si sono sfiorate
Il brivido poi le ha unite.
Loro sanno che è Amore.
Cristina

sabato 13 giugno 2009


14 giugno...
Io sono innamorata della mia città.
[…chi che gà visto Padova no poe scordarla più…]…dice questa canzone in sottofondo, ed è davvero così. E’ una città antica, piccola , ancora a misura d’uomo, facile da visitare, e ci si trova tutto: arte, cultura, tradizioni, divertimenti
E’ la città del Santo, e ieri era in festa perché si festeggiava il Patrono, Sant'Antonio.
Verso le 18, non ho resistito e  sono andata a fare un giro in Piazza del Santo. Era un splendore. Davvero. Si. Uno splendore.
Sembrava si fosse dato appuntamento il mondo.

Un filo di nostalgia mi ha punzecchiato per tutta la giornata.
Il 13 giugno è anche l’onomastico di mio padre e non c’è stato un anno che in famiglia non l’avessimo festeggiato. Lui non vedeva l’ora che arrivasse il 13 giugno, ed anch’io a dire la verità, perché il giorno del suo onomastico la Luce che si portava normalmente appresso era ancor più luminosa.
Era così bello stargli vicino e lasciarsi travolgere dalla sua gioia!

Cristina

venerdì 5 giugno 2009


...
Se i giorni si potessero cancellare, cancellerei sicuramente questo.
Oggi, non c’è stato davvero nulla che abbia funzionato per il verso giusto… e così il peggio di Cristina ha trovato strada libera.
Non poteva approfittare di un momento migliore per sciogliere le briglie al suo lato iroso, talmente antipatico, dove le parole, più che parole sembrano lance infuocate che mirano dirette senza risparmiare niente a nessuno.
Ha fatto terra bruciata Cristina. E adesso si sente svuotata… perché, anche se in cuor suo sa che aveva tutte le ragioni per incazzarsi in quel modo, non ne va comunque fiera .
Lei…in cuor suo sa anche che… non è questo il modo giusto per affrontare e tener testa ai problemi.
Stasera Cristina si sente sola.
Sola. Lontana da tutti.
Da tutti.
Si.
SenoraNair

martedì 2 giugno 2009




 Noi due…
come una danza sensuale e malinconica,
come intrecci  di attimi appassionati
sognati nel silenzio assordante
delle nostre anime