[ ... l'Amicizia tra un uomo e una donna non sempre è possibile, ma io credo che... se capita bisogna accoglierla con gioia e... tenerla abbracciata più che si può ...]
Silvano fece capolino nel suo ufficio e rimase per qualche minuto ad osservarla in silenzio, consapevole del fatto che lei non si era minimamente accorta della sua presenza, intenta com’era a sfogliare cataloghi alla ricerca di quei benedetti porta accendini che la ditta Erre le aveva richiesto.
"Eih, bella signora, non si salutano gli amici?" esclamò Sil.
( Le strade di Lei e Silvano si incrociarono molti anni fa per lavoro. E' stato il lavoro a far nascere la loro Amicizia. Nel giro di qualche mese, dal "lei" passarono al "tu". Tra una bozza da realizzare, un pantone da scegliere, un prezzo da fare e una data di consegna da stabilire, scappava ad entrambi anche qualche angolo di Vita da raccontare . Lui le parlava di sua figlia, o del suo tennis, o dei suoi viaggi, o dell'ultimo film che aveva visto,e Lei gli parlava dei suoi gemelli a volte ingestibili che la facevano disperare, della sua passione per la musica, dei suoi cani dei suoi gatti, dell'ultimo libro letto, e così via... Si resero conto col tempo che il loro non era solo un rapporto di lavoro, stavano bene insieme quando si vedevano, erano felici e anche ansiosi di raccontarsi e di consigliarsi a vicenda. Erano Amici. Si.
Il bello della loro amicizia è anche che, quando sono insieme, ridono tanto. Sil è davvero simpaticissimo, e bisogna dire che... anche lei quando vuole lo è. Tra i due è comunque Sil che prende un pò tutto con leggerezza e ha sempre la battuta pronta. Spesso si diverte anche a prenderla in giro per via del suo voler essere a tutti i costi perfettina.)
Lo salutò con il sorriso, ma subito dopo, in modo un pò sbrigativo e un pò antipatico, perchè troppo diretto, gli disse che non aveva tempo da perdere ne per chiacchierare e ne per prendere un caffè insieme come lui le aveva chiesto, e si rituffò nella montagna di cataloghi.
Lui se ne andò, ma dopo neanche cinque minuti tornò con 2 bicchierini di caffè fumante. "Tieni bisbetica, non te lo meriteresti, ma se non ci penso io a te, chi ci pensa? "Posso stare qui mentre aspetto che si liberi G.?, devo fargli vedere un lavoro."
La Bisbetica acconsentì. L'aroma del caffè ha un potere magico su di lei, perciò interruppe un attimo la sua ricerca e lo sorseggiarono piacevolmente insieme, dopodichè non perse tempo, piazzò davanti a Sil un pò di cataloghi e gli disse:" Dai, renditi utile, cercami dei porta accendini in plastica, devo accontentare un cliente che ne vuole fare qualche migliaio da dare in omaggio ad una fiera e non li trovo, accidenti".
Per un pò nel suo ufficio, parlò solo il fruscio delle pagine che una dopo l'altra lei e Sil sfogliavano, tutto il resto era... silenzio e aroma di caffè nell'aria.
"Trovato, trovatoo, trovatooooo, bene bene bene, trovatoooo, iuhuuuu!" esclamò lei, soddisfatta. " Beh, se è per questo ne ho trovato uno anch'io, guarda." esclamò Sil con la flemma di sempre. "Bene, dai, fammi vedere, eh... ma il mio è migliore caro, prrrrr! " "Si, ma il mio è sicuramente più economico, prrrrr! ". " Vabbè vabbè, comunque li proporrò tutti e due, adesso smamma che devo preparare l'offerta e mi devo scaricare le immagini, e poi.... " Un grazie, no, eh!" sempre con la solita flemma " Oh, scusa, hai ragione, grazie, Sil. Vai adesso, su, vai che devo lavorare, vedrai che G. ora è libero." " Che luna ha stamattina? Avrà anche oggi le mestruazioni? Quell'uomo è insopportabile, ma come fai a tenerlo al libro paga? Ormai sarà in età da pensione. Guarda che quello te li fa scappare i clienti, te lo dico io. ".
Lei scoppia a ridere. " Dai Sil, è insopportabile, lo so, ma è molto bravo nel suo lavoro, perchè credi che i clienti compreso te chiedano sempre di lui?"
" Ok. Hai ragione. Come sempre. Allora vado."
"Ciao Silvanino, avanzi in caffè"
" Ciao Bisbetica".
Esce. Dopo un secondo rifà capolino:
" Te l'ho mai detto che sei una cara amica?"
" Anche tu sei un caro amico, Sil. Davvero."
"E ti ho mai detto che ti voglio bene?"
"Anch'io ti voglio bene, Sil"
" E, ti ho mai detto della cotta che mi ero preso per te quando ti ho conosciuta?"
" Ehhh??? Và và và ...và a quel paese Sil !"
" E comunque, non si sa mai, potrebbe anche ritornare."
" Ma che cosaaaa???"
" La cotta".
Scoppiano a ridere.
Tutti e due.