domenica 27 ottobre 2013



[… E’ uno di quei giorni in cui ti prende la malinconia e fino a sera non ti lascia più…]


...quella malinconia che ti fa sembrare tutto così lontano e irraggiungibile...
Me la sono trovata nell'animo stamattina appena ho aperto gli occhi.  
Elegante e silenziosa  era lì ad aspettarmi. Con pretese, pure. 
Mi ha chiesto di  tenerla abbracciata. Mi ha chieto di offrirle le lacrime che da troppo tempo trattengo. 
Mica ti ho invitata, stronzetta che non sei altro.
Vattene a fare un giro, và.

Ufff....

lunedì 30 settembre 2013

L' Autunno...



è appena all’inizio...
ed è ancora presto per incontrare tutta la  spettacolare  esplosione dei suoi  colori  caldi, affascinanti, sensuali.
La terra e l'aria però, godono già del suo profumo.
Arriva piano l'Autunno, senza invadenza.
Quasi avesse timore di disturbare. 
Quasi avesse timore di mostrare tutta la sua incantevole bellezza.















Bacio.
Cri

sabato 21 settembre 2013


(Immagine dal web)

Il galante“ baciatore di mano” sta diventando una bella presenza nella mia vita.
E quando sono con lui, gli attacchi di mancanza di respiro  se ne stanno incredibilmente alla larga.
Sia chiaro che non potrà mai sostituire il mio adorato Chioma d’Argento,  ma un angolino nel mio cuore glielo sto piano piano concedendo.  Direi che.. è come… una specie di padre adottivo.  Si. 
Naturalmente il bacio sulla mano è  ormai un ricordo, un bellissimo ricordo. Certo che si. Adesso, quando ci incontriamo, il signor Carlo allarga le braccia per accogliermi in un caldo abbraccio, subito dopo  mi piazza due bei baciotti sulle guance, e poi iniziamo a raccontarci di tutto, si insomma,  tutto ciò che un padre ed una figlia di solito si raccontano, consigli compresi.
Ci stiamo affezionando a vicenda, ovvia.
Stamattina, lui e la sua signora mi hanno aspettata al parco. Al telefono, il signor Carlo mi ha detto che aveva una cosa da darmi. In meno di mezz'ora li avevo già raggiunti.  Dentro una borsetta azzurra c'erano: un sacchetto di trenette fatte in casa dalla sua signora e un vasetto di pesto alla genovese preparato dal signor Carlo, che da genovese doc  non poteva che prepararlo divinamente.  Non sapevo come ringraziarli. Davvero.  Li ho abbracciati non  so neanche quante volte. Anche perchè, il signor Carlo è al corrente della mia totale negazione nell'arte culinaria e questa cosa in verità  lo diverte tantissimo,  però il fatto di aver voluto  farmi mangiare una prelibatezza  è stata una stupenda attenzione nei miei confronti.  Mi ha ricordato il mio Chioma d'Argento. Magari  è stato proprio lui a farmi incontrare il signor Carlo. E chi lo può sapere!

Comunque vabbè, oggi a pranzo, il palato ha finalmente goduto.
Cri


martedì 27 agosto 2013

Dettagli...


[... e senza errori  non si ha mai felicità...]

Questa frase, tratta dalla canzone "Dettagli" è... infinitamente vera. La custodisco nel mio animo, e anche qui da te, caro blog.
Ciao.
Tua Senora.

domenica 11 agosto 2013


E’ da un mese che non ti lascio un pensiero caro blog, 
e anche adesso che sto provando a delegare  queste mie dita  multicolore, ( si perché anche in questo agosto ho adottato la terapia del colore sulle unghie delle mani e dei piedi per tentare di regalare un po’ di leggerezza all’animo) a raccontare un po’ di me, ...  fatico  ugualmente  a rompere il ghiaccio, si insomma, non so da dove cominciare. Bisognerebbe scrivere qualcosa tutti i giorni nel blog, anche un semplice CIAO basterebbe a tenerlo vivo. 
Avevo promesso di raccontare di lui, il mio baciatore di mano, fosse altro per la bella emozione che quel gesto mi ha regalato, e invece poi non ne ho più parlato. Quel signore meritava di essere raccontato.  Un uomo delizioso. Potrebbe essere mio padre. Un ottantaquattrenne, colto, intelligente, piacevole da ascoltare,  dinamico, sportivo.  Si sposta da per tutto in moto, e quando va al mare si fa nuotate interminabili.  E i suoi occhi poi. Non avevo mai visto in vita mia un anziano con due occhi così giovani.  Minimo, hanno cinquant'anni in meno della sua età. Gli brillano. Sono vivaci.
Non l'ho più rivisto da quel giorno, ma so che ce ne sarà l’occasione, è iscritto all’associazione del Musone, è un ex capitano dei Caramba. Sarà piacevole trascorrere un po’ di tempo con lui. Tra l’altro è pure un bravo cuoco, e quando gli ho svelato che in cucina sono una frana e gli ho raccontato una minima parte dei disastri che ho combinato, dopo aver riso come un pazzo, mi ha dato qualche ricettina ^.^.

Vabbè dai. Da venerdì sono ufficialmente in ferie. 
Nemmeno quest’anno lascerò la mia campagna.
Giuro che  mai come quest’anno avrei davvero bisogno di staccare. E’ stato un anno durissimo,  assai peggiore dell’anno scorso. Maledettamente duro,  certo, non mi ha risparmiato niente. Assolutamente niente.
Dovrei andarmene  per un po’. Magari in culo alla balena, ma dovrei fare la valigia e andare.
L’animo me lo sta chiedendo a gran voce. Da troppo e troppo e troppo tempo ormai è sotto pressione.
Anche il fisico direi. Sono troppo magra. Troppo stanca.

La campagna  è silenziosa stamattina.
Mio Dio quanto è bella!
So già  che  in queste due settimane farà di tutto per  rasserenarmi.
La lascerò fare.

Un bacio…

Cristina


lunedì 8 luglio 2013

Baciamano


Non mi era mai successo.
In tutta la mia vita, credo davvero mai. E' stata la prima volta.
E si che non sono mica nata l'altro ieri!
Si, insomma, l'età ce l'avrei tutta perchè  nel corso degli anni se ne fosse presentata l'occasione.
Ma... in fondo, penso sia stato meglio così. Se fosse successo quando ero più giovane...un gesto tanto galante e d'altri tempi, forse non l'avrei apprezzato così tanto.

Il luogo dove è successo.
Beh, ehm, non era un ricevimento in pompa magna se è questo che vuoi sapere caro blog. Era una festa paesana, esattamente la festa della trebbiatura organizzata come ogni anno dai contadini del mio paesello, tra profumi di salamelle alla brace e catorci di mietitrebbie  rumorosissime e datate di circa un secolo, che macinavano grano  a fatica; mazzolini di spighe dorate che venivano offerte alle signore al posto della classica rosa, palloncini colorati in mano ai bambini, bancarelle  colme di svariate prelibatezze che solo la campagna può offrire,… insomma,   non si può dire  fosse  il luogo propriamente adatto  per ricevere  un  gesto di tale delicatezza. E invece a me è successo proprio lì.  Blog, non lo trovi stupendo pure tu?

(il resto spero di riuscire a raccontartelo stasera... adesso devo correre al lavoro. Uffffffffff !)



lunedì 17 giugno 2013


Ho imparato che, per essere sereni,
bisogna conoscere i confini delle nostre possibilità,
e amarci come siamo.
(Romano Battaglia)



(Il bravo Romano, l'ha detta o l'ha scritta proprio giusta questa frase. E vabbè, vorrà dire che mi applicherò.)

Buona Giornata a tutti.
Cri


giovedì 9 maggio 2013



Sono le otto e trenta del mattino, ed io, invece di essere come sempre già in azienda, sono ancora qui in pigiama con nessuna voglia di prendere tra le mani questa nuova giornata. 
L’agenda segna un sacco di appuntamenti: ore 10 M9, ore 11 Tele…, ore 12 Jacopo, ore 14  Fir…, e così via…
Ed io sono ancora qui. In pigiama. Con i capelli arruffati. E il volto pallido. E stanco. 
Il mio animo si sta perdendo.
Voglio gridare. Gridare. Gridare.  
Ma non grido. E’ questo il peggio del peggio. Non grido. Non grido più. Io NON GRIDO PIU’.  
Dove sei Cristina? Ma dove cazzo sei ?  Cercati, per carità. Cercati Cristina. Non permettere che la tua luce splendida si perda per strada. Non devi permetterlo.

Oggi, mi ci vorrebbe la carezza del mare. 
Solo lui riuscirebbe a vivere e rassicurare la solitudine del mio animo.

Sono già le nove… accidenti. 
Ok, Vado.
Una doccia veloce.
Alle dieci in punto non mancherò…



sabato 13 aprile 2013

Giallo...




Giunge
Improvviso
A colorare
La Vita di luce giocosa
Liquidando
Ospiti sgraditi nell'anima

Cri

sabato 6 aprile 2013




In effetti,  sono  arrivata anch’io alla conclusione che questi due figuri, messi uno vicino all’altro si fondono in un tutt’ uno alla perfezione.  Si. Certo. Credo davvero che siano  fatti l’uno per l’altro.
Vent’ anni di  strafottente arroganza  miliardaria dedita a confezionare leggi personali per pararsi il posteriore dai molteplici guai giudiziari accumulati, che hanno  portato allo stremo la nazione,  stanno passando la mano ad un altro miliardario, del quale fino a questo momento, oltre a:  conoscere i suoi sketch televisivi e teatrali dove faceva il saltimbanco;  subire le sue parolacce volgari ed offensive  che utilizza nel  metodo più meschino in assoluto: quello di metterci dentro tutti a prescindere; prendere atto   dei  suoi sistemi di comunicazione irrispettosi nei confronti  dei giornalisti italiani e  soprattutto degli italiani che l’hanno votato, ( tecnica che, secondo me, serve solamente a coprire i suoi enormi limiti come persona, ciò si capisce anche dal fatto che rifiuta ogni confronto pubblico);  mettere  in pratica  atteggiamenti intimidatori simil coreani nei confronti di quelle povere anime che hanno avuto la possibilità di sedersi in Parlamento con il simbolo 5 Stelle e per le quali ho un sincero rispetto ; leggere di  strani affari (non a suo nome, ci mancherebbe… mica si chiama Giocondo lui… ) in un’isola paradisiaca, costruirsi  una villa a Malindi vicina a quella del suo compare che è lì a sinistra della foto; creare  un blog  nel quale può scrivere migliaia di stronzate  e così facendo si assicura migliaia di interventi  i quali  a loro volta gli fanno guadagnare migliaia di euro;  ecco, a parte tutto questo, non è che sappiamo poi tanto del figuro che sta a destra della foto.
Nel frattempo che aspettiamo di sapere, l’Italia sta morendo. Si. Ha smesso di affondare. Ora proprio muore. Giorno dopo giorno muore.  Lo dico  perché, da piccola imprenditrice, so esattamente ciò che  dico. Lo sto provando sulla mia pelle.   E’ davvero una catastrofe. E non sappiamo più come venirne fuori. Davvero. Non ce la facciamo più.   E mentre questi due miliardari  giocano a chi sarà il più bravo a pigliarsi il potere, noi  stiamo esaurendo ogni forza.
C’è un Parlamento nuovo, fresco, pieno di idee, con voglia di lavorare, e che  invece è segregato a guadagnarsi la pagnotta mensile milionaria da nullafacente, a causa: dell’arroganza , del cinismo e della pazzia di questi due.  Che altro dire?  Se fossi come quello a sinistra della foto direi qualche baggianata per sminuire i toni, e fossi come quello che sta a destra della foto, direi una sfilza di volgarità, ma per fortuna sono io, e a modo mio, dico loro  di togliersi dai piedi, di lasciarci stare, di inventarsi altri giochi per passare il tempo.





E tu? Beh, tu sei stato una grande delusione.  Si.
Sai cosa mi dispiace di te? Mi dispiace che non hai le palle. Non le hai. No.  Hai paura anche della tua ombra. Non hai fiducia in te stesso.  Ma di cosa hai paura? Di cosa?  Peggio di così cosa credi che succeda?  Ma perché non ti ribelli?  Sai cosa dovevi dire a Napolitano quando si è inventato la farsa dei dieci saggi? Altro che  appoggiare le decisioni del Presidente, tsè! Dovevi dirgli: "Senti a mè Napolità, io i dieci saggi sai dove me li attacco? SAI DOVE ME LI ATTACCO??? Ecco, me li attacco lì, hai capito vero  dove? “ Dovevi pretendere, dico PRETENDERE di provarci.
Tu, da quella stanza del Quirinale non te ne dovevi andare se prima Lui non ti dava il mandato, a costo di incatenarti sulla sedia,  e sono certa che i 5 stelle avrebbero mandato il pazzo coreano e il guru  a quel paese. Ma ancora non capisci che non li reggono più?,  e insieme avreste  provato a ricostruire quel pò di cocci che servono a questa disgraziata Nazione per ripartire, e soprattutto saremmo finalmente riusciti a liberarci (o almeno avremmo fatto le prove tecniche di liberazione) di vent’anni di tragico  berlusconismo.  

Tu, sei una persona fondamentalmente semplice, ma troppo remissiva, troppo incerta, e anche troppo buona.  Forse non sei nemmeno all’altezza del compito che ti sei preso. Ma accidenti, hai fatto tanto per arrivare lì! Ti sei sfidato con quel mitraglia di Renzi  con tutte le tue forze. L'hai battuto. E poi? Che è successo? Perchè  ti sei fermato? Perchè invece di  ingranare la marcia giusta hai rallentato ?
DOVEVI FARLO. DOVEVI RIPARTIRE PIU' FORTE E SICURO DI PRIMA. E INVECE NIENTE.

ADESSO RIBELLATI. ESPLODI. E GRIDA PURE TU, ACCIDENTI! . Smettila di girare intorno alle parole. Di esattamente ciò che pensi. SII CHIARO.
DILLO- A -CHIARE -LETTERE CHE INTENZIONI HAI.
PORTACI IN PIAZZA. DAI. FALLO. CHE ASPETTI? TRASCINACI.
NOI SIAMO ANCORA IN TANTI. SIAMO MIGLIAIA DI ANIME CHE AVEVANO SCELTO TE PER  INIZIARE UN PERCORSO NUOVO.
SMETTILA DI ESSERE REMISSIVO.
SMETTILA DI SENTIRTI SCONFITTO.
RITROVA LA PASSIONE CHE PER NATURA PULSA NEI CUORI DI SINISTRA.
ABBI AMORE E RISPETTO DI NOI.

domenica 31 marzo 2013




Il grigio è un colore odioso, non capisco perché almeno il giorno di Pasqua non ci abbia concesso un time-out, visto che si è guadagnato uno spazio immenso nella vita di noi italiani. E’ proprio cinico.
Dovrei essere ai fornelli. E invece sono qui. Ancora in pigiama.  Casa mia, come ad ogni festività che si rispetti,  oggi sarà piena di gente. Vivere in una casa grande nascosta nella pace della campagna, ha  i suoi pro e i suoi contro.  I pro sono  migliaia. I contro sono pochissimi e uno di questi è quello che, diventa quasi un obbligo  ospitare parenti e amici nelle grandi feste.  Ma io oggi, se potessi, telefonerei a tutti per dire che se ne stessero  a casa loro.
 Non mi è mai successa una cosa del genere.
 Non è da me.
 Non sono così, io.
Poco tempo fa  il mio animo il giorno di Pasqua era così: http://adunpassodaisogni.blogspot.it/2011/04/devo-proprio-farmi-i-complimenti.html

Perchè la Vita ci cambia?   Si. E’ tutta colpa sua. Oggi la detesto.
Perché stà stronza, mi vuole peggiore di quello che sono?
 
Buona Pasqua.
A tutti.

Ciao Enzo…
Ciao Franco…


giovedì 21 marzo 2013

Finalmente sei arrivata...


...ecco i tuoi  primi timidi approcci pieni di tenerezza


...e  questi sono i tuoi primi giochi colorati tra l'erba ...


Grazie di esserci, Primavera.

Grazie davvero.
Sei solo al primo giorno e già ti stai prendendo cura del mio animo.
Sei un amore.



sabato 2 marzo 2013





Fa silenzio
Il mio animo
Nasconde amareggiato la sua luce  
E malinconico saluta.

sabato 16 febbraio 2013



(Immagine presa dal web)




Il Sabato è un giorno che adoro, per questo motivo lo desidero ardentemente ed appassionatamente sempre tappezzato di Sole.
Il fatto è che, lui, è l’unico giorno della settimana che trova il modo di avere delle  attenzioni  per me
E’ l’unico giorno su sette, che mi fa staccare la spina dall’inferno delle preoccupazioni che devo affrontare quotidianamente.
Come adesso ad esempio, che alle dieci del mattino  mi fa stare qui  con te, ancora  con il mio  pigiamino rosa indosso, bella tranquilla e rilassata, invece di farmi correre a destra e a manca per incassare gli insoluti dei clienti che non pagano , per poi incassarne meno di metà di quelli che avanzo e, con una mano prenderli e con l’altra portarli immediatamente in banca, altrimenti la banca non mi lascia vivere. Urca… spetta che cancello subito sto pensiero  della banca. E’ uno  di quei pensieri che non parla la lingua del Sabato.
“Lei, pensiero della banca, oggi è un pensiero non gradito dalla mia signora, rauss, pussi via, altrimenti sono autorizzato dalla mia illustrissima signora a darle  un calcio dove non batte il sole, capitooo!” Gli ha appena urlato il mio adorato Sabato.
Eh, vedi caro blog come mi coccola e mi difende  il sesto giorno della settimana !
Se fosse un uomo, non lo lascerei a nessun’altra donna. Sarebbe mio. E basta.

Su dai blog che adesso  ti racconto dei mie capelli.
Guarda che belli! Finalmente pure lo specchio azzarda un complimento.
Embè, ci mancherebbe che non lo azzardasse. Ogni mattina, gli faccio piglià un colpo quando,  con i ricci che vanno in mille direzioni mi presento davanti a lui a mò di istrice. Ma stamattina caro blog, è tutta un’altra cosa. Oh, certo che si.
Quando ieri sera la Lory, prima ancora di infilarmi la mantellina di plastica ed iniziare a spennellarmi i capelli di quella splendida tonalità di rosso che è riuscita a trovare per me, mentre  li toccava per controllarli, che solo i parrucchieri sanno toccare così divinamente i capelli,  e mi chiedeva
:” Cosa facciamo stavolta Cri? Li accorciamo un po’? eh?, ci sono  delle punte  un po’ bruciate, dobbiamo sistemarle”:io …ho tirato fuori una pagina di giornale dalla borsa e mentre gliela mostravo le dicevo :” Ehm, Lori, io stavolta li vorrei così”
 E’ rimasta zitta per un po’. Guardava l’immagine del foglio che avevo evidenziato con una freccia e poi guardava me.
Per poi dire:
” No, scusa, fammi capire, vorresti dirmi che vuoi tagliare via tutto?”  “Embè, si”, le ho risposto quasi timidamente, vedendo la sua espressione tra l’allucinato e l’incredulo.  E lei: “ No, guarda Cri, lo so che questo è il mio lavoro, ma io ai tuoi capelli mi rifiuto di fargli sto sgarbo. Sono così belli.  Non puoi, dai. Subito dopo te ne pentiresti.  Se vuoi tagliarli così corti, non chiederlo a me.
Insomma. Ha vinto la Lory.
Per questa volta ha vinto lei. Spuntatina  e basta. 
L’unica variante è che  i ricci sono spariti perché li ho lisciati.
Sono  davvero belli così lisci senza un minimo accenno di onda. Dritti. Proprio dritti.  Belli, luminosi, e accidenti… lunghissimi .
Non sembro nemmeno io.  Sembro una Cristina diversa. 
Il Musone appena mi ha visto mi ha detto:”  I tuoi ricci sono tutta un’altra cosa, così non mi piaci proprio.”. Mio figlio Mattia invece: “ Accidenti mà, che gran pezzo di gnocca che sei! “ ^.^
Mio figlio Simone con il pollice alzato:” Positivo, donna Cri! Lei riesce sempre a stupirci.  Smack!  ( si insomma mi ha dato un bacetto ^.^)
Mia madre:” Ma sito ti?”  ( ma sei tu?)
Ed io, accidenti… io con sti capelli lisci, mi piaccio proprio un casino.
Penso che i ricci, per un po’ li terrò in soffitta.
E’ vero, sembro diversa, quasi irriconoscibile.
Ma solo dal di fuori.
Dentro … per fortuna ( o per alcuni purtroppo)  c’è la Cristina di sempre ^.^
Ciao Blog, ora ti lascio.  Fuori  c'è un sole splendido. La campagna mi chiama. Ora devo correre da lei.
Ti lascio un bacio...

giovedì 7 febbraio 2013

Non sempre il cielo piange...


(Immagine presa dal web)


Ore 14 circa... prima di recarmi in ufficio

Oggi, sopra il mio cielo, ci sono due poiane.
Si, credo siano proprio due poiane.
Vanno e vengono con il loro volo lento.
Piroettano, giocano, a volte si sfiorano e ri-piroettano, come fossero ballerine classiche che danzano sulle punte.
Ho come l'impressione che si stiano corteggiando. Sembra un gioco d'amore, il loro.
E poi planano e poi ripartono verso l'azzurro.
Ed io non so perchè  sono venuta a scrivere di loro.
Ciò che so, è che, mi hanno regalato ... emozione e serenità.
Cri

sabato 2 febbraio 2013

E invece piove...



La prima cosa che ho fatto stamane quando ho aperto gli occhi, è stata quella di  aprire uno scuro  con la speranza di trovare almeno un debole spiraglio di sole. Che io oggi, se ci fosse stato anche un tenue appena impercettibile raggio di sole, sarei uscita ad abbracciare gli alberi, avrei avuto uno scambio di tenerezza con il mio roseto spoglio, avrei avrei avrei… avrei lasciato tutta  me stessa nelle mani  protettive e rassicuranti della mia campagna, oggi era proprio ma proprio necessario,  e  lei si sarebbe presa cura di me come fa sempre quando io mi butto tra le sue braccia,  e in men che non si dica  avrebbe liberato il mio animo da tutte le amarezze, le delusioni, le preoccupazioni che è costretto  ad affrontare e combattere giorno dopo giorno. Che lui… ormai è stanco di combattere. Lui è davvero stanco.
E invece piove…
Piove. Piove. Piove.
Dopo una giornata  bastarda come quella di  ieri, un raggio di sole  era il minimo che potessi meritarmi.
Non chiedo poi molto.
Ma forse… tutto  ormai è molto.
Pure tu blog.
Non sei più come un tempo.  I tuoi cieli  sono sempre più nuvolosi.
Piove maledettamente anche  quando sono  qui con te .
Fanculo pure tu.





domenica 27 gennaio 2013


Sarà perché... il Silenzio che sembra abbia intenzione di accasarsi nel mio Cuore , oggi ha deciso di uscire a respirare un po’ d’aria.
Sarà perché... mia madre in questo momento se ne sta buona buona dopo giorni d’inferno, o forse sarà perch
é i gemelli  sono in giro per i fatti loro e il Musone sta preparando da mangiare,  ed io finalmente sono riuscita a ricavarmi un attimo tutto per me.

Sarà perché…  i suoi capelli sono così  uguali ai miei.
Sarà perché... in fondo, non giriamoci tanto intorno, con queste Sue parole voglio dirti anche un po’ di me, caro Blog.
Sarà per tutti questi motivi e chissà quanti altri, che oggi, caro Blog, ti ho portato anch'io l’intensità dell’anima di Gioconda Belli.


(Gioconda Belli)

Sempre questa sensazione di inquietudine
Di attesa d’altro.
Oggi sono le farfalle e domani  sarà la
tristezza inspiegabile,
la noia o l’ansia sfrenata
di rassettare questa o quella stanza,
di cucire,  andare qua e la a fare commissioni,
e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
creare la mia felicità con ingredienti di ricetta di cucina,
succhiandomi le dita di tanto in tanto,
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo
sapendo che “non mi adeguerò mai”,
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la  mia Mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti
in cui si annida una donna che avrebbe voluto essere
uccello, mare, stella,
ventre profondo che da alla luce Universi
splendenti, stelle nove…
e continuo a far scoppiare Palomitas nel cervello,
bianchi boccioli di cotone,
raffiche di poesie che mi colpiscono
tutto il giorno
e mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
pallone  per contenere
il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare
ovunque, vivendo mille e una vita differente
Ma devo ricordarmi che sono qui e che
Continuerò
ad anelare, ad afferrare frammenti di  chiarore,
a cucimi un vestito di sole,
di luna, il vestito verde color del tempo,
con il quale ho sognato di vivere
un giorno su Venere.



martedì 1 gennaio 2013



Primo giorno dell’anno.
Mal di gola, raffreddore, emicrania, brividi di freddo, dolori un po’ da per tutto, insomma: l’ influenza puntualmente è arrivata.   Che dire? Peggio di così non potevo iniziarti, caro  2013.
Non  perdo nemmeno  tempo  con la famosa lista di richieste. Tanto non mi ascolteresti. Accidenti, mi sento perdente fin dall'inizio con te. Che orrenda sensazione!
E dimmi, su dimmi,avrò sempre il tuo fiato pesante sul collo, eh 2013?
Prosciugherai anche tu i miei Sogni, i miei Desideri, le mie Speranze.? Si, insomma, sarai il copia/incolla del 2012, se non peggiore?
Dimmi di no.
Dai.
Dimmi di no.
Ti prego