domenica 24 giugno 2012




E’ un delizioso mattino d’estate,
e quando, verso le sei e qualcosa  il letto non ne ha voluto più sapere di me e a passi lenti e ancora assonnati sono andata a stendermi sull’amaca legata  tra i ciliegi in giardino, il mio animo ha dovuto per forza fare un sano tentativo di far pace con la vita. 
E così, tra una slenguazzata di Sally, tra una scodinzolata di Jo, tra una scena di mamma merla che insegnava a zampettare ai suoi piccoli, tra le gazze ladre che giocavano a rincorrersi, tra il cuculo che con tutta probabilità mi spiava di nascosto tra i rami e comunque cuculava discretamente, tra il ciabattare inconfondibile della Ada, che lungo la stradina, con un mazzolino di rose bianche in mano si dirigeva come ogni domenica verso il capitello della Madonnina,  tra i lilium gialli che sono finalmente fioriti, tra l’inebriante  profumo del gelsomino che, anche se al mattino è più delicato,  rimane comunque intrigante e, volenti o nolenti, rimette in moto i sensi, tra una brezza leggera e vogliosa di dispensare carezze non solo alla mia pelle ancora pigra, ma anche alle fronde degli alberi che per ringraziarla si esibivano in una danza buffa e allegra, tra il cielo che già a quell’ora era di un azzurro così intenso da desiderare di toccarlo, tra un sogno apparentemente chiuso a chiave e dimenticato, ma in realtà sempre vicino a me, che sfiorava i miei pensieri come il tocco delicato di un bacio,  tra  i raggi di sole che si prendevano cura della pace e della magia di quel momento, si…insomma tra tutte queste piccole cose vissute alle sei del mattino sopra un’amaca dondolante, ho capito di essere una persona fortunata e... felice.
Cri

domenica 17 giugno 2012


Di cose da scrivere ce ne sarebbero  tante, certo che si, e  il fatto che questo mio angolo non dia una spinta  alle Parole per farle uscire a ruota libera come faceva un tempo, la dice lunga sul mio stato d’animo.
Volendo, potrebbero essere Parole  non dedicate necessariamente ai voli di emozione del mio cuore, ma al sior Monti ad esempio, o alla siora Fornero e company, si si proprio a loro, quel bel team di perfettini primi della classe che ci vogliono dare le lezioncine, quelli che ci hanno messo tutti in riga per benino, a noi ci hanno messo in riga, non  quei sciagurati che da anni e anni e anni occupano le poltrone  di comando e da li non si muovono perché hanno da magnà ancora, perché non gli è bastato quello che hanno magnato fino adesso, no, loro possono stare ancora lì a magnà alla faccia nostra, loro possono continuare a beneficiare e a riempirsi le tasche di tutto, noi invece tutti in riga, ostrega , come dei bravi soldatini, altrimenti caput.
Ci avessero almeno chiesto umilmente scusa per i disastri che tutti insieme, perché a questo punto è giusto essere onesti e dire che hanno contribuito tutti a portarci  sul lastrico. Invece per loro è come niente fosse. E  ritornano sempre. Sono come la gramigna. Un cambio di nome al partito e via ripartono e ricominciano  a riempirsi la bocca di parole vuote  che le mie orecchie si rifiutano ormai di ascoltare perché mi provocano nausea.
 VE NE DOVETE  ANDARE, CAPITO???  TUTTI.   CAPITO???  T-U-T-T-I. 
Bisogna rifare tutto in questa Nazione. Tutto. Tutto. Tutto.
Ossignur, ma che bisogna fare per mandarli via in massa? Ma che bisogna fare?
Vabbè, basta così.
Oggi è domenica. Il mio stato d’animo ha bisogno di tregua.



E’ domenica…
una domenica mattina  di giugno  che ci sta finalmente regalando i spensierati e gioiosi colori dell’estate. E meno male che ci sono loro a farci fare un po’ di pace con i dispetti della Vita. Abbiamo tutti bisogno  della loro spensierata e giocosa bellezza.
Penso che i colori dell’estate siano  una cura deliziosa per l’anima, sono come… gli abbracci d’amore.
Adesso esco. La campagna oggi è stracolma di abbracci d'amore. Vado  curarmi.  ^.^
Un bacio.
Cristina

domenica 3 giugno 2012





Non me no sto andando, no.
Beh si, in quel momento, quando il Musone mi ha scattato la foto domenica scorsa, in effetti  me ne stavo andando dalla spiaggia dopo aver dato con lo sguardo l’ultimo bacio al mare.  Due ore  del suo vento, del  suo odore, del suo melodioso suono, della sua immensità e già avevo ripreso possesso del mio animo positivamente combattivo e fiero.   Mi sa che oggi lo rifarò. Anche se il cielo non è quello giusto e minaccia pioggia.
E’ che,  da circa una decina di giorni  (credo ormai) non ho più la connessione ad  internet a casa, e non c’è verso che riescano a farmela ripartire. 
Accidenti, non è mica così semplice  come si potrebbe credere, dover rinunciare  a questo piccolo angolo virtuale!  Per quanto poco tempo della mia vita io gli dedichi, perché in fondo sono una o due orette  poco prima che arrivi la notte, a parte qualche rara toccata e fuga prima di recarmi al lavoro verso le due del pomeriggio, ma questo, signori miei, è un  angolo  della mia Vita ormai. Ed io lo amo. Accidenti se lo amo!   E sento la sua mancanza se non lo passo a trovare almeno una volta al giorno.
E chi se ne frega se sono, da un bel po’ di tempo ormai, entrata in una fase Silenziosa, dove le parole  preferiscono accatastarsi su bancali che il mio animo ha messo loro a disposizione, in attesa che a ruota libera riprendano  la loro danza spontanea e semplice che  sin dall'inizio ha colorato  di rosso  questo  spazio.
Insomma,  caro Ad un passo dai Sogni, io non so stare senza te. E nemmeno senza quegli Angoli  che per merito tuo ho incontrato.  Ti voglio. Ecco.  Vi voglio. Ecco.
Da ieri sera  il cellulare mi ha permesso  di riabbracciarti. E’ stupendo non credi anche tu?  Non posso usarlo molto  perché i  2gb li devo tenere disponibili per il lavoro, ma insomma,  finchè tutto non ritornerà come prima, abbiamo questo coso, che io spesso e volentieri ho chiamato stronzetto e rompipalle,  che si è offerto di farci da ponte. E’ proprio vero che a volte l’aiuto ti arriva da chi meno te l’aspetti!  Che faccio ora ? Gli chiedo umilmente scusa per averlo più volte offeso? ^.^
Vabbè dai, sto stronzetto di telefono un bacetto se lo merita ^.^
A te blog invece ti devo ancora una volta  un grazie, per farmi sentire così bene quando sono qui con te.
La tua Cristina