Seduta al tavolino del ristorante, fuori all’aperto sotto un cielo azzurro a tratti pennellato di
bianco e straripante di sole, il mio
sguardo faceva l’amore con la
travolgente sensualità del Lago e la maestosa bellezza del Monte Baldo.
Intensità d’attimi dai quali non mi sarei mai staccata.
Il Pelèr, vento un po’ invadente e birichino, si divertiva a giocare con il rosso dei miei capelli. Li faceva svolazzare in più direzioni disegnando buffe figure nell’aria. Di lì a poco però, si faceva strada l’Ora, l’altro vento del Lago, a mio dire un vero signore, un corteggiatore d’altri tempi. Più carezzevole, più leggero. Impossibile resistergli.
I Pensieri non aspettavano altro, per scrollarsi di dosso i passi bui della vita e permettere alle Emozioni di vibrare libere. Com’è bello mettere insieme le Emozioni per raggiungere i Sogni…!
“Sai”, ho detto al Musone,” credo che questo luogo sia un dono speciale che il Paradiso ha fatto alla Terra, è infinitamente meraviglioso”.
E il Musone, guardandomi con una tenerezza che da un po’ di tempo non vedevo trasparire dall’azzurro dei suoi occhi, mi ha risposto:” Anche tu lo sei.”
Mi ha spiazzata.
Gli ho sorriso.
Anche lui ha sorriso.
Il Lago ci stava donando la sua magia.
Una magia delicata, che ci trasmetteva serenità.
Ne avevamo bisogno entrambi.
Intensità d’attimi dai quali non mi sarei mai staccata.
Il Pelèr, vento un po’ invadente e birichino, si divertiva a giocare con il rosso dei miei capelli. Li faceva svolazzare in più direzioni disegnando buffe figure nell’aria. Di lì a poco però, si faceva strada l’Ora, l’altro vento del Lago, a mio dire un vero signore, un corteggiatore d’altri tempi. Più carezzevole, più leggero. Impossibile resistergli.
I Pensieri non aspettavano altro, per scrollarsi di dosso i passi bui della vita e permettere alle Emozioni di vibrare libere. Com’è bello mettere insieme le Emozioni per raggiungere i Sogni…!
“Sai”, ho detto al Musone,” credo che questo luogo sia un dono speciale che il Paradiso ha fatto alla Terra, è infinitamente meraviglioso”.
E il Musone, guardandomi con una tenerezza che da un po’ di tempo non vedevo trasparire dall’azzurro dei suoi occhi, mi ha risposto:” Anche tu lo sei.”
Mi ha spiazzata.
Gli ho sorriso.
Anche lui ha sorriso.
Il Lago ci stava donando la sua magia.
Una magia delicata, che ci trasmetteva serenità.
Ne avevamo bisogno entrambi.