giovedì 15 novembre 2007

 Lunedì mattina al telefono...
« Bon jour Madame ! Vous parle Français? »(Riconosco la voce e sorrido. Devo ammettere che il signor B  è veramente una persona divertente.)” Buongiorno Signor B. No, mi dispiace, io parlo discretamente lo spagnolo, un ciccinnin di inglese, ma proprio il minimo indispensabile e per giunta con una pronuncia orrenda, un italiano abbastanza corretto, ma qualche strafalcione ad essere sincera ogni tanto mi scivola, e poi il mio adorato dialetto veneto, ma il francese, ahimè, proprio non lo so parlare.
"E io che volevo farle uno scherzo…ma …è così riconoscibile la mia voce? ““E’ impossibile non riconoscerla Signor B., lei parla in toscano anche quando parla in francese. Le ha mai detto nessuno che la sua voce è identica a quella del Giorgio Panariello, quello di: Oh Bice che dice?”!
Scoppiamo a ridere tutti e due."Lei è proprio simpatica, sa! Questa poi del Panariello … ma davvero che ho la stessa voce?
Si si, è vero Signor B."Invece lei ha una voce così bella… Lo sa che ho provato ad immaginarla?Ma dai!. E come mi immagina?"Ha presente Michelle Pfeiffer? Ecco. Così.
Capelli biondi e lisci lunghi fino alle spalle.
Occhi azzurri.
Alta , si, direi alta e magra, facciamo uno e settanta, eh?"(Oh signurrr, è proprio vero che la fantasia non ha limiti. E vabbè, che ce vò per trasformarsi in Michelle? Con una parrucca bionda, un paio di lenti a contatto azzurre e un dieci centimetri di tacco, Michelle è bella che confezionata.)
Beh,signor B. ma lei..ma lei... è... un paragnosta! Ma come ha fattoooo? Mi ha descritta tale e quale a lei! (fatico a trattenere la risata)"Dice davvero?"Si, si. Dico davvero. (Ehm…)"Sa che cosa farei adesso? Salirei in macchina e verrei lì. Ho veramente tanta voglia di conoscerla."Beh, è questione di pochi giorni, il suo lavoro per giovedì prossimo sarà pronto e quando verrà a ritirarlo finalmente ci conosceremo di persona ."Che peccato che non è giovedì. Da Barberino a Padova quanto tempo ci vorrà? Vediamo… forse tre ore, dai, salgo in macchina e arrivo. Prenoti in un ristorantino , ci viene a pranzo con me, vero? "(Uè uè uè… non sta perdendo tempo il signor B. Mi sa che sta scambiando la cordialità e la simpatia per qualcosa di più piccantuccio… freniamolo un po’ và, che è meglio.)
Ehm, signor B., io non amo andar per ristoranti, per i pranzi di lavoro ci pensa sempre l’altro socio.
"Ah, capito, mi è andata buca. Pazienza. L’è cattiva però.""Neanche una pizza?"No, signor B. Neanche una pizza."Allora l’è doppia cattiva.
Sta un attimo in silenzio, e poi…
Neanche un aperitivo?"No signor B. Neanche un aperitivo.
Allora l’è tripla cattiva.
Senta Signor B… (non riesco a finire la frase perchè scoppio a ridere,... e lui..)” E la ride anche… stà quattro volte cattiva. "
Vabbè, finiti i toni scherzosi, la telefonata poi è proseguita parlando di lavoro e dandoci infine appuntamento a giovedì.

Ecco. Oggi è giovedì. Tra un'ora e mezza il Signor B. arriverà in ufficio da me. Io sono ancora a casa e dopo aver chiuso questo post dovrò decidere come vestirmi e come prepararmi. Gonna o pantalone? Tacco alto o tacco basso? Capelli sciolti o raccolti? Quello che non capisco è perché ci sto pensando tanto. Mica vorrò fare colpo sul signor B. Eh?  Uè, Cespuglietto, che me stai a combinà, mannaggia a te?  Ricomponiti. Su.
Una cosa è certa però, non vedo l’ora di vedere la sua faccia, quando al posto di Michelle, si troverà davanti sta piccoletta, con gli occhi neri e la chioma rossa e riccioluta.
Eheheheh!
Bacio
Nair
 
Devo dire, in tutta onestà, che anch’io non vedevo l’ora di conoscere il signr B.. Eihhhh, chiariamo subito che   era solo curiosità. (O no? Ma si, ma si che era solo curiosità. Ecco.).Sta di fatto che, se al mattino ero vestita con un jeans e un maglioncino collo alto color panna, al pomeriggio mi sono presentata in ufficio con: gonna nera ne troppo lunga ne troppo corta, sopra al ginocchio insomma, con uno spacchettino di tutto rispetto sul davanti della gamba sinistra, calze nere disegnate a rombi, maglioncino scollato a v in lana leggera color lilla, stivale in pelle nera con tacco alto un sei sette centimetri, capelli scioltissimi , un trucco leggero ma curato a regola d’arte, una scivolata di lucido sulle labbra e per finire tre …anzi facciamo quattro spruzzate di Dolce & Gabbana The One (profumo che adoro).    Comunque, quando Mara mi ha avvertita del suo arrivo… ho avuto un attimo di esitazione… insomma… si, mi sentivo un po’ in imbarazzo per aver giocato con lui raccontandogli quelle balle sul mio aspetto fisico, e poi, caspita, lui è un cliente, e io non do mai troppa confidenza ai clienti, non mi và, ecco.. (Il motivo comunque è giustificato. Quattro anni fa, ho avuto una disgustosa esperienza nell’ambiente di lavoro, che fatico ancora adesso, a distanza di anni, a superare. Ma vabbè… questa è un’altra storia, che non ha niente a che fare con il Signor B., che di nome fa Alessandro e che oltre alla sua simpatia è anche e soprattutto una brava persona. E accidenti…. si presenta pure assai beeeeeeneeeee ^.^). Quando sono arrivata alla reception lui si trovava davanti dalla macchina delle bevande e attendeva che uscisse il bicchierino del caffè . Beh, che dire… se la voce e la parlata è pari pari a quella del Panariello, l’aspetto fisico potrebbe benissimo assomigliare a quello del Claudio Bisio.
Il Signor B. è un omone molto alto, vestito elegantemente e con gusto, porta un paio di occhialini da vista con la montatura di colore bluette, ha il pizzetto brizzolato…e…non ha neanche un capello in testa.. Neanche ma neanche ma neanche uno. Tutto completamente pelato. Ma quella pelata gli dona tantissimo. Davvero.
 Appena mi ha vista, mi ha guardata un attimo, ma poi ha continuato a sorseggiare tranquillamente il suo caffè. Doppio imbarazzo per me, si, perché ora dovevo dirgli che quel gran pezzo di gnocca bionda con gli occhi cerulei della Michelle non sarebbe mai arrivata.
Ok. Vi dico che cosa ho fatto. Ho dato un colpettino di tosse… e poi l’ho salutato così” Buongiorno Signor B., sono Cristina Etc., Michelle ha avuto un contrattempo e così all’ultimo momento ho dovuto sostituirla!” Lui è scoppiato a ridere e poi mi ha teso la mano. Ce la siamo stretta sorridendoci, ed è stato bello. La piega poi ha preso subito la strada che doveva prendere: quella del lavoro. Alla fine, però, l’aperitivo siamo andati a prenderlo insieme  al bar da  Aldo, che dista cento metri dall'ufficio, ed inoltre non ci diamo più del lei.
Un’ora dopo che era ripartito per la sua Barberino mi ha telefonato:” Senti Cristina, mi puoi dire che profumo usi? È delizioso e vorrei regalarlo a mia moglie.” ^.^ . Io…vado a sensazioni…e le mie sensazioni mi dicono che tra me e Alessandro B., oltre ad un rapporto di lavoro, sta nascendo anche una bella  e genuina amicizia.
Ancora Bacio
Ancora Nair

sabato 10 novembre 2007

Oggi… ti respirerò davanti al mare
Lo farò in punta di piedi con il vento tra i capelli…

Nair

lunedì 5 novembre 2007



Io sono figlia dell’Oceano, nata
sulla sponda di un mare troppo piccolo.

La grazia arriva a lampi, e in quei momenti
tutto il linguaggio esplode.

Ma subito si levano muraglie.
Troppa gente mi parla.

Trovare un tempo lungo, immacolato,
dove i boschi non muoiono.

La grazia è un vasto Oceano, è mia madre.
Ma sono nata su piccola sponda.

(Maria Luisa Spaziani)
Blue... grazie!
 E' un dono prezioso quello che mi hai fatto...
E' una carezza amica, che fa bene all'anima.
La tengo qui, insieme al "rosso" dei miei pensieri
Ti abbraccio forte.
Nair

sabato 3 novembre 2007

 
 
L’immagine di Ingrid, che ho trovato ieri sera per caso in questo oceano di emozioni, mi ricorda una foto che postai nel blog a dicembre del 2005, in occasione di uno dei miei ormai …sigh risigh ririsigh tanti compleanni. Ingrid è fantastica, è bellissima ed ho quasi pudore e vergogna a fare un paragone con me, solo che in questa foto ci sono due cose che ci accomunano:   il capo leggermente chino con la mano appoggiata al lato della fronte e…un’espressione serena e forse anche tra il sognante e l’ intrigante.
G e G me l’avevano scattata in occasione del mio quarantesimo compleanno, un momento davvero magico della mia vita.
Ah, che età stupenda per una donna!
E’ stata l’età dove ho ritrovato Cristina.
E’ stata l’età dove ho iniziato a volermi bene.
E’ stata l’età dove ho riaccalappiato la fiducia in me stessa e non mi sono più lasciata “soffocare” da nessuno.
E’ stata l’età della rivincita e del successo professionale, dove il mio “metro e sessanta per cinquantacinque chili” non si è più sentito un intruso intorno ad un tavolo di lavoro dove l’unica a portare la gonna ero io.
E' stata l'età dove avevo riprovato la grande, anzi no, l'immensa gioia di ridiventare madre... ma purtroppo non andò bene.
E’ stata l’età dove ho cominciato a vivere serenamente e totalmente i piaceri del sesso e della passione.
E’ stata l’età in cui ho scoperto…quanto sapevo Amare.
Bacio…
Nair