domenica 21 settembre 2014


Albero Azzurro
di Joumana  Haddad

Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
il silenzio diventa frutto
e il sonno tempesta
si socchiudono porte proibite
e l'acqua impara a soffrire.

Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
il desiderio sale e si spande
a volte marea insolente
onda che corre senza fine
nettare che cola goccia a goccia
nettare più ardente che un tormento
inizio che non si compie mai.

Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
molteplice mi arrendo
finché nasca l'albero del tuo amore

Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all'arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.



sabato 13 settembre 2014







[..Certo che le donne sono un’altra razza. Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie, con le grandi pance davanti o con l’uomo sbagliato addosso, innamorate di un gatto o tradite dall’ombra della felicità, abbandonate all’angolo di una piazza o tagliate da un improvviso dolore, si fermano un istante per piangere, poi sollevano il capo e riprendono la strada. Sono maestre di dignità le donne. Non bisogna lasciarsi distrarre dall’ondeggiare dei fianchi se vogliamo capire qualcosa di loro, dobbiamo soltanto guardarle negli occhi perché i loro occhi dicono quello che le bocche sanno tacere. Sì, le donne sono un’altra razza. Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo. Quasi sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più. Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto. Per essere più uomini. Un po’ più uomini, almeno. ]

  (Antonello De Sanctis, Nel mondo degli uomini)



Non ho letto questo libro, probabilmente non lo leggerò mai, ma ... mi sono trovata davanti  a queste parole per caso, ed è stato bello leggerle.


sabato 6 settembre 2014



Seconda settimana di lavoro dopo la  breve pausa feriale di quest'anno. Meno male che oggi è sabato e me la sto prendendo comoda.  Nel cesto della biancheria ho dieci camicie da stirare. E io odio stirare.  Per temporeggiare ho chiesto asilo politico al blog. Ma perchè i miei uomini indossano le camicie anche in estate???   Ma perchè se adorano così tanto le camicie, poi non se le stirano pure??? Uffffy!
Vabbè, parliamo d'altro, và.

La Cri del post precedente  ha dovuto, subito dal primo giorno, mettersi in un cantuccio buona buona  e cedere il passo all'altra Cri, si insomma, all'altra metà della Cri, quella che quando varca la soglia della suo ufficio non si azzarda ad ascoltare le paturnie del suo animo. Non so se è un bene o è un male servirsi di questo scambio per andare avanti.  Io, a dire la verità, voglio bene a tutte e due.  La prima è quella più solitaria, più timida, è quella che in certi momenti  non riesce a tenere a bada la sua fragilità , è quella che ha bisogno di attenzioni, è quella che ha bisogno di essere presa per mano ma non trova mani che tengano la sua, è quella che ha bisogno di abbracci e rassicurazioni, ma non trova abbracci amorevoli e rassicuranti, e questa cosa la fa soffrire come una bestia bastonata.  
La seconda è quella decisamente più forte, più disinvolta,  più sicura di se, più coraggiosa, più intraprendente, forse anche un pò selvaggia .E' quella delle due a cui riesce alla perfezione: sia incazzarsi e alzare la voce quando serve senza risparmiare niente a nessuno, e sia essere dolce e rassicurante senza risparmiare niente a nessuno anche in questo caso. E' quella che stringe molte mani, che riceve e anche porge molti  abbracci e sorrisi. E' quella piena di vita e di energia che ha sempre una soluzione per tutto,  è quella che non si abbatte facilmente, è quella ... che non molla mai. Si....  Non molla davvero mai quella lì.
Delle due è lei quella che piace di più agli altri, Vorrei dire che... è lei quella  amata.  Oh si. Di questo ne ho la certezza. Non gli do torto. Se dovessi scegliere, anch'io sceglierei lei.  Mi da molte  più soddisfazioni.
Ma quell'altra, accidenti... quell'altra... è... è così ...
Se  nel mio animo non ci fosse anche lei, si lei, quella parte di me  a volte spaurita e sola ma così maledettamente tenera , come farei ad essere io?  Come farei?
Io... ho bisogno di tutte e due.
Dell'Una e dell'Altra.