domenica 23 dicembre 2007

B

uon Natale …si…Buon Natale
Buon Natale a chi non sa regalare almeno un sorriso al giorno e purtroppo non sa quanta gioia  nell’animo si perde per strada, perché  come ha detto Charlie Chaplin :Un giorno senza un sorriso è un giorno perso” 
Buon Natale a chi sta combattendo la sua battaglia con la vita  e ha bisogno di tanta “forza” interiore…e di tanto amore
Buon Natale a chi si sente solo anche quando è in mezzo agli altri  e potrebbe spazzar via la sua solitudine anche con un solo abbraccio sincero
Buon Natale a chi non ha nessuno che gli augura Buon NataleBuon Natale a chi, nonostante a volte la vita sia troppo dura, conserva in sè una dose di umanità e dolcezza che lo rendono unico e bellissimo
Buon Natale a chi ha troppe cose materiali da sfoggiare, ma purtroppo  è troppo vuoto “dentro”
Buon Natale a chi ha poche cose materiali da sfoggiare ma invece “dentro” ha il pieno che straripa
Buon Natale al Silenzio... perchè dentro al Silenzio a volte si nasconde un grande amore
Buon Natale  al nostro Bel Paese, buon Natale soprattutto alla sua Gente  che con grande dignità sta sopportando davvero troppo in questi tempi
Buon Natale al Cavaliere, che di danni ne ha già fatti tanti al nostro Bel Paese, alcuni forse irreparabili,  Buon Natale soprattutto al suo Cuore che dovrebbe  “lavorare” con più impegno  per convincerlo che il momento di chiudere il sipario  e andarsene della scena politica è arrivato, che tanto a lui la scena politica non  gli serve nemmeno… perché  il potere ce l’ha lo stesso… di “cose” con cui poter “giocare”ne ha talmente  tante…, possiede di tutto e di più… ma noi italiani non siamo “cose ”...e lui ora ci deve lasciar stare. Capito Cavaliere?  Ci voglia un po’ di bene. Ci lasci stare.
Buon Natale al Presidente del Consiglio e al suo sciagurato seguito… con l’augurio che questo Natale illumini anche i vostri Cuori, perché non ne posso più delle vostre inconcludenti, insulse, insopportabili diatribe, che manifestano non solo l’incapacità  di essere all’altezza del ruolo  che occupate su quella maledetta "sedia", ma anche una totale mancanza di rispetto  nei riguardi  di quella parte di  popolo che ha creduto in voi…quel famoso popolo che si è preso anche l’ettichetta  del”Coglione” e del quale…ahimè…faccio parte anch’io. Ehm...
Buon Natale alla Signora Lina, che da qualche mese ormai  non passa più davanti a casa mia per portare i fiori al capitello della Madonnina, perché i suoi figli l’hanno posteggiata all’ospizio…e chissà quanta  tristezza  avrà nel cuore in questi giorni… ma io, può starne certa,  le farò una bella sorpresa che spero le porti  un po’ di calore e gioia…
Buon Natale Papà… sapessi quanto ti penso …sei sempre con me dentro al mio cuore, non ti lascio mai… abbracciami  ti prego
Buon Natale alla famiglia S., che vive in una catapecchia fatiscente  a duecento metri da casa mia, buon natale alla loro riservata e dignitosa povertà,  buon natale alle parole che non scambiano  mai con nessuno,  buon natale agli aiuti che rifiutano da tutti, buon natale ai loro occhi sempre bassi , ma anche buon natale  a quei piccoli, quasi impercettibili accenni di sorriso che a volte lanciano quando qualcuno li saluta…
Buon Natale a Over&Over, la comunità di Msn della quale sono gestore, ma che da molto tempo ormai  “ vivo” silenziosamente…perché non riesco a dimenticare la sottile…. ma pungente cattiveria che mi ha riservato in un momento molto difficile  e doloroso della mia vita, quando la malattia di mio padre era al culmine della sofferenza ed io , che trascorrevo interminabili giornate al suo capezzale e  stavo preparandomi a “salutarlo per sempre”,…avevo il cuore, la mente e l’anima troppo lacerati…e  non ero assolutamente in grado di  mettermi in prima linea per appoggiare e difendere una situazione spiacevole che si era creata; buon natale a chi non ha capito tutto ciò e se n’è andato sbattendo la porta  di Over, buon natale anche a chi ha capito tutto ciò ma se n’è andato lo stesso sbattendo la porta  di Over,  buon natale a chi è rimasto e sta cercando di tenerla “Viva” (una lezione e un esempio  che mi ha fatto riflettere…e per questo ringrazio), buon natale ai momenti fantastici, indimenticabili e magici che ho condiviso per un tratto di strada durato cinque anni con Persone che per me sono state Speciali, alle quali ho voluto un bene sincero e che non  dimenticherò mai.
Buon Natale  a chi è Precario  e finchè è Precario a lui sono vietati i sogni e i progetti futuri…
Buon Natale  alle famiglie dei Martiri del Lavoro che hanno perso la vita  perchè… per garantire  un “natale” ai loro figli…e per paura di perdere il  posto di lavoro erano costretti a lavorare in condizioni vergognose e pietose …
E chissà quanti altri Buon Natale ci sarebbero da dire, ma ora non mi vengono in mente… e allora  chiudo augurando un Buon Natale a tutti voi cari e speciali Amici,  un Natale che vi porti tanta serenità e ne doni altrettanta alle vostre famiglie e tutte le persone  che vi sono vicine e alle quali volete bene,
E… buon Natale anche a te, Senora…con tutto il cuore.
Bacio… e abbraccio fortissimo a tuttiCristina

sabato 15 dicembre 2007

Ieri mattina, in un momento solitario avevo scritto queste righe…:

“Ci sono albe come quella di oggi,  dove già allo schiudersi del primo occhio, che a malincuore esce dal tuo soffice piumone per cercare il primo raggio di luce, tu  ti senti avvolgere da un sottile filo di tristezza e già  prevedi  che rimarrà al tuo fianco per tutta la  giornata… La cosa più fastidiosa è dover fare il possibile per mimetizzarla, e perciò  correrai al riparo nascondendola dietro a qualche sorriso, o alla tua voce calda  e rassicurante, perché lei, la tristezza,  non è per niente compatibile con gli impegni che dovrai  gestire  fino a tarda sera… e tu , violentandoti, farai di tutto ma proprio di tutto perché nessuno si accorga  della sua presenza… “

Poi però…improvvisamente succede qualcosa di magico e inaspettato… quasi una lezione per me, e  capisco che non bisogna mai rassegnarsi alla malinconia dell’Animo, certo che si, e non bisogna mai dare niente di scontato,  perché di Piccole Gioie che rallegrano il Cuore, nell’arco di una giornata ne succedono… basta  sapere coglierle ed…abbracciarle con tutta la forza di cui ne siamo capaci.



“Se Le mie parole potessero
essere offerte a qualcuno
questa pagina porterebbe il tuo nome”

Erano circa le quattro del pomeriggio quando il Signor Dalla Pietra è entrato nel mio ufficio  con un pacchettino dorato in mano e un fiocchetto rosso appiccicato sopra. Credevo fosse la solita agenda che mi porta ogni anno ..e… solo la cortesia e la gentilezza in me sempre spontanee in queste occasioni,  ha fatto si che io lo aprissi dopo avergli teso la mano per  ringraziarlo. 
Ma invece… non era la solita agenda. No. Assolutamente no.
Incredula e molto, si, davvero molto  emozionata… tenevo tra le mani  questo libro di poesie:
 
“Parole” di Atonia Pozzi.Il cuore non riusciva a controllare più la gioia…e non ricordo nemmeno che cosa ho balbettato  in quel momento, so solo che.. con il libro tra le mani e gli occhi lucidi sono corsa ad abbracciare il Signor dalla Pietra. …Quanto è stato forte quell’abbraccio!!! Credo che lui, persona poco espansiva e solitaria, si sia sentito un po’ in imbarazzo.
Con un accenno di sorriso mi ha detto: ”Ho regalato anche quest’anno l’agenda a tutti i miei clienti,  solo per lei ho fatto questa eccezione. L’ho visto domenica in libreria  e..non so…le giuro che  questo libro sembrava mi dicesse “ comprami e portami dalla signora Cristina” e così l’ho preso. Sono contento che lei l’abbia gradito così tanto.”
Il velo di tristezza  sembra un ricordo lontano.  Assaporare con tanta intensità questo piccolo gesto del Signor Dalla Pietra, che per me ha avuto un valore inestimabile, mi ha ricaricata di positività e di felicità.
Credo che Blue riesca a capirmi  se dico che… probabilmente c’è  un qualcosa in “noi esseri umani” che riesce a comunicare con il prossimo al di là delle  parole…e che il  dono che ieri ho ricevuto… non può essere assolutamente una casualità...
”L’ho visto domenica in libreria  e..non so…le giuro che  sembrava mi dicesse “ comprami e portami dalla signora Cristina”

 p.s. Oggi la mia campagna è coperta da un soffice manto bianco. Sopra di lei c’è un timido raggio di sole che sta cercando di riscaldarla, e un  cielo di un azzurro tenue e delicato che la rassicura e la protegge.
E’ una visione incantevole.
Bacio…
Cristina

sabato 8 dicembre 2007


Chi sarà quel leone? Chi o cosa rappresenterà?
Mah…bisogna proprio dire che a volte Morfeo ci sottopone  a dei test un pò ingarbugliati, eh!
Almeno poi ci aiutasse ad interpretarli...e invece, finito il sogno, ci molla lì... come dei pampe.

Buon fine settimana a tutti.... e...ehm... sogni fantastici
Bacio...
Nair

venerdì 7 dicembre 2007

(on air... Come Away With Me - Nora Jones)
Momenti di  parole non dette
nel solitario e silenzioso pensarti...
ma pur sempre e incredibilmente ...magici
Nair

sabato 1 dicembre 2007

 
 
Caro Enzo,
volevo dirle che, il vuoto che ha lasciato si sente davvero tanto.
Lei mi manca molto. Mi manca il suo stile semplice e privo di arroganza ma così elegantemente chiaro e diretto, mi manca l’umanità che riusciva a trasmettere.
Mi manca la Sua sincerità, la sua onestà e libertà di pensiero, libertà che purtroppo la maggior parte dei suoi colleghi si guarda bene dal mettere in pratica.
Penso a come avrebbe commentato gli avvenimenti di questi giorni. Ce ne sono parecchi sa? E purtroppo uno peggio dell’altro. L’Italia affonda giorno per giorno. Chi ci governa non ne è all’altezza e il cavaliere molto presto arrafferà tutto di nuovo.
Un pò le facciamo pena, vero?
Sa Enzo, in questi giorni ho riletto il suo libro:Lettera d’amore a una ragazza di una volta. Un libro profondo, che mi ha emozionata e commossa tantissimo. Non poteva fare dono migliore alla sua Lucia!
Un immenso e appassionato dono d’Amore che contiene, anche se a tratti un po’ malinconica, tutta una vita. La Sua vita…anzi la Vostra Vita.

Nel sottofondo musicale  volevo dedicarle My Way, ma poi ho pensato che forse Lei avrebbe preferito una canzone per la sua Lucia. Ne avevo scelte due: La Cura di Battiato, che credo sia l’essenza dell’amore … e poi… "Mai più come te"  di  Claudio Baglioni…
Ho scelto : Mai più come te, perchè ...nelle parole di questa canzone c'è la tenerezza che anche nel suo libro ho incontrato.
"CARA LUCIA, NON ho altro mezzo per rivolgermi a te e ti scrivo una lettera che non leggerai mai. Ma è un modo per stare ancora un pò con te: quei sessantadue anni sono passati così in fretta e tu eri una ragazza con un cappellino marrone, un golf a strisce grigie e marrone e una bella faccia pulita. Sessantadue anni: sono più di ventiduemila giorni. A scriverlo appaiono un'eternità, un tempo quasi infinito, eppure ora, mentre li guardo da lontano, mi sembra che siano stati brevi, troppo brevi. Sono passati così velocemente che non c'è stato per noi, nemmeno il tempo per commettere gli errori della giovinezza. Il destino ha voluto che la nostra generazione abbia dovuto affrontare anni tragici e drammatici:la guerra, ad esempio. E’ vero: “ Sono così brevi i giorni dei vent’anni”. Lo ha detto Renato Serra che morì, nel 1915, su Podgora. Ed è stato così anche per noi.
Ora tu mi hai lasciato e poco dopo ti ha seguito anche Anna, la nostra ultima figlia, aveva soltanto quarantasette anni. Ormai buona parte della mia vita – sto giocando i tempi supplementari- è fatta di ricordi. Io mi ritengo un superstite e, per rivivere la nostra storia, non mi rimane che la memoria. Non so più chi l’ha detto, ma mi sembra vero: “ I ricordi sono la nostra fortuna: c’è in loto tutta la bellezza del mondo. Odio il pensiero di perderli, di lasciarli svanire. Già, chi non ha memoria non ha vissuto. Sono come un film montato senza seguire un filo di racconto: basta una goccia che scivola sul vetro, il sorriso di una ragazza, l’odore nauseante dei fiori che marciscono: ripensa alla morte. O a un nome.
Una volta, scherzando con un amico, dissi che il tempo che mi aspettata si poteva misurare anche in panettoni: tenendo conto delle statistiche allora ero ancora in credito con l’esistenza di sei o sette. Oggi quanti ne rimangono?
Nei miei ricordi, per quanto riguarda la cosiddetta “ vita professionale”, non c’è rimpianto; sono sicuro di aver ricevuto più di quello che mi aspettavo. Ho visto il mondo, ho incontrato gente e devo molto al mio prossimo. Ma il destino è stato crudele con me, e mi ha fatto pagare tutto, quanto tu e Anna mi avete lasciato.
Sorridevi, lo sai?, quando ti dicevo che qualche notte, quando il sonno tardava a venire, facevo gli appelli; una terza B, un battaglione allievi ufficiali: da Abbondanza, era così bravo in matematica, a Zanelli Dario, giornalista. Già allora molti, troppi risultavano per sempre “assenti giustificati”.
Adesso che il sonno non può più consolarmi, voglio parlarti, scriverti questa lettera perché i nostri giorni - miei, tuoi e delle nostre figlie - non vadano perduti, perché la nostra storia e la nostra separazione hanno dimostrato come avesse ragione quel poeta che scrisse: "
Questo è il dolore della vita: che si può essere felici solo in due"....

...Cara Lucia, ascolta: è il vento. Arriva dal torrente che corre sotto la nostra casa e si infrange sui sassi macchiati dal muschio. E si spegne sui muri di pietra che i miei vecchi murarono per farne un rifugio, quello che oggi accoglie anche i nostri nipoti. Ci sei entrata da ragazza e da giovane sposa: ha protetto le nostre paure e le nostre ore felici. Ora, con Anna, sei tornata quassù per sempre. Non so se è vero che risorgeremo, ma so che l'appuntamento potrebbe essere qui. Chissà se mi puoi sentire: io non ti ho mai cercata tanto. Dicono che il primo amore non si scorda mai, soprattutto, penso, quando è anche l'ultimo
"

Grazie Enzo, grazie di esserci stato. Grazie di “esserci” ancora in molti cuori...anche nel mio.
Nair

giovedì 15 novembre 2007

 Lunedì mattina al telefono...
« Bon jour Madame ! Vous parle Français? »(Riconosco la voce e sorrido. Devo ammettere che il signor B  è veramente una persona divertente.)” Buongiorno Signor B. No, mi dispiace, io parlo discretamente lo spagnolo, un ciccinnin di inglese, ma proprio il minimo indispensabile e per giunta con una pronuncia orrenda, un italiano abbastanza corretto, ma qualche strafalcione ad essere sincera ogni tanto mi scivola, e poi il mio adorato dialetto veneto, ma il francese, ahimè, proprio non lo so parlare.
"E io che volevo farle uno scherzo…ma …è così riconoscibile la mia voce? ““E’ impossibile non riconoscerla Signor B., lei parla in toscano anche quando parla in francese. Le ha mai detto nessuno che la sua voce è identica a quella del Giorgio Panariello, quello di: Oh Bice che dice?”!
Scoppiamo a ridere tutti e due."Lei è proprio simpatica, sa! Questa poi del Panariello … ma davvero che ho la stessa voce?
Si si, è vero Signor B."Invece lei ha una voce così bella… Lo sa che ho provato ad immaginarla?Ma dai!. E come mi immagina?"Ha presente Michelle Pfeiffer? Ecco. Così.
Capelli biondi e lisci lunghi fino alle spalle.
Occhi azzurri.
Alta , si, direi alta e magra, facciamo uno e settanta, eh?"(Oh signurrr, è proprio vero che la fantasia non ha limiti. E vabbè, che ce vò per trasformarsi in Michelle? Con una parrucca bionda, un paio di lenti a contatto azzurre e un dieci centimetri di tacco, Michelle è bella che confezionata.)
Beh,signor B. ma lei..ma lei... è... un paragnosta! Ma come ha fattoooo? Mi ha descritta tale e quale a lei! (fatico a trattenere la risata)"Dice davvero?"Si, si. Dico davvero. (Ehm…)"Sa che cosa farei adesso? Salirei in macchina e verrei lì. Ho veramente tanta voglia di conoscerla."Beh, è questione di pochi giorni, il suo lavoro per giovedì prossimo sarà pronto e quando verrà a ritirarlo finalmente ci conosceremo di persona ."Che peccato che non è giovedì. Da Barberino a Padova quanto tempo ci vorrà? Vediamo… forse tre ore, dai, salgo in macchina e arrivo. Prenoti in un ristorantino , ci viene a pranzo con me, vero? "(Uè uè uè… non sta perdendo tempo il signor B. Mi sa che sta scambiando la cordialità e la simpatia per qualcosa di più piccantuccio… freniamolo un po’ và, che è meglio.)
Ehm, signor B., io non amo andar per ristoranti, per i pranzi di lavoro ci pensa sempre l’altro socio.
"Ah, capito, mi è andata buca. Pazienza. L’è cattiva però.""Neanche una pizza?"No, signor B. Neanche una pizza."Allora l’è doppia cattiva.
Sta un attimo in silenzio, e poi…
Neanche un aperitivo?"No signor B. Neanche un aperitivo.
Allora l’è tripla cattiva.
Senta Signor B… (non riesco a finire la frase perchè scoppio a ridere,... e lui..)” E la ride anche… stà quattro volte cattiva. "
Vabbè, finiti i toni scherzosi, la telefonata poi è proseguita parlando di lavoro e dandoci infine appuntamento a giovedì.

Ecco. Oggi è giovedì. Tra un'ora e mezza il Signor B. arriverà in ufficio da me. Io sono ancora a casa e dopo aver chiuso questo post dovrò decidere come vestirmi e come prepararmi. Gonna o pantalone? Tacco alto o tacco basso? Capelli sciolti o raccolti? Quello che non capisco è perché ci sto pensando tanto. Mica vorrò fare colpo sul signor B. Eh?  Uè, Cespuglietto, che me stai a combinà, mannaggia a te?  Ricomponiti. Su.
Una cosa è certa però, non vedo l’ora di vedere la sua faccia, quando al posto di Michelle, si troverà davanti sta piccoletta, con gli occhi neri e la chioma rossa e riccioluta.
Eheheheh!
Bacio
Nair
 
Devo dire, in tutta onestà, che anch’io non vedevo l’ora di conoscere il signr B.. Eihhhh, chiariamo subito che   era solo curiosità. (O no? Ma si, ma si che era solo curiosità. Ecco.).Sta di fatto che, se al mattino ero vestita con un jeans e un maglioncino collo alto color panna, al pomeriggio mi sono presentata in ufficio con: gonna nera ne troppo lunga ne troppo corta, sopra al ginocchio insomma, con uno spacchettino di tutto rispetto sul davanti della gamba sinistra, calze nere disegnate a rombi, maglioncino scollato a v in lana leggera color lilla, stivale in pelle nera con tacco alto un sei sette centimetri, capelli scioltissimi , un trucco leggero ma curato a regola d’arte, una scivolata di lucido sulle labbra e per finire tre …anzi facciamo quattro spruzzate di Dolce & Gabbana The One (profumo che adoro).    Comunque, quando Mara mi ha avvertita del suo arrivo… ho avuto un attimo di esitazione… insomma… si, mi sentivo un po’ in imbarazzo per aver giocato con lui raccontandogli quelle balle sul mio aspetto fisico, e poi, caspita, lui è un cliente, e io non do mai troppa confidenza ai clienti, non mi và, ecco.. (Il motivo comunque è giustificato. Quattro anni fa, ho avuto una disgustosa esperienza nell’ambiente di lavoro, che fatico ancora adesso, a distanza di anni, a superare. Ma vabbè… questa è un’altra storia, che non ha niente a che fare con il Signor B., che di nome fa Alessandro e che oltre alla sua simpatia è anche e soprattutto una brava persona. E accidenti…. si presenta pure assai beeeeeeneeeee ^.^). Quando sono arrivata alla reception lui si trovava davanti dalla macchina delle bevande e attendeva che uscisse il bicchierino del caffè . Beh, che dire… se la voce e la parlata è pari pari a quella del Panariello, l’aspetto fisico potrebbe benissimo assomigliare a quello del Claudio Bisio.
Il Signor B. è un omone molto alto, vestito elegantemente e con gusto, porta un paio di occhialini da vista con la montatura di colore bluette, ha il pizzetto brizzolato…e…non ha neanche un capello in testa.. Neanche ma neanche ma neanche uno. Tutto completamente pelato. Ma quella pelata gli dona tantissimo. Davvero.
 Appena mi ha vista, mi ha guardata un attimo, ma poi ha continuato a sorseggiare tranquillamente il suo caffè. Doppio imbarazzo per me, si, perché ora dovevo dirgli che quel gran pezzo di gnocca bionda con gli occhi cerulei della Michelle non sarebbe mai arrivata.
Ok. Vi dico che cosa ho fatto. Ho dato un colpettino di tosse… e poi l’ho salutato così” Buongiorno Signor B., sono Cristina Etc., Michelle ha avuto un contrattempo e così all’ultimo momento ho dovuto sostituirla!” Lui è scoppiato a ridere e poi mi ha teso la mano. Ce la siamo stretta sorridendoci, ed è stato bello. La piega poi ha preso subito la strada che doveva prendere: quella del lavoro. Alla fine, però, l’aperitivo siamo andati a prenderlo insieme  al bar da  Aldo, che dista cento metri dall'ufficio, ed inoltre non ci diamo più del lei.
Un’ora dopo che era ripartito per la sua Barberino mi ha telefonato:” Senti Cristina, mi puoi dire che profumo usi? È delizioso e vorrei regalarlo a mia moglie.” ^.^ . Io…vado a sensazioni…e le mie sensazioni mi dicono che tra me e Alessandro B., oltre ad un rapporto di lavoro, sta nascendo anche una bella  e genuina amicizia.
Ancora Bacio
Ancora Nair

sabato 10 novembre 2007

Oggi… ti respirerò davanti al mare
Lo farò in punta di piedi con il vento tra i capelli…

Nair

lunedì 5 novembre 2007



Io sono figlia dell’Oceano, nata
sulla sponda di un mare troppo piccolo.

La grazia arriva a lampi, e in quei momenti
tutto il linguaggio esplode.

Ma subito si levano muraglie.
Troppa gente mi parla.

Trovare un tempo lungo, immacolato,
dove i boschi non muoiono.

La grazia è un vasto Oceano, è mia madre.
Ma sono nata su piccola sponda.

(Maria Luisa Spaziani)
Blue... grazie!
 E' un dono prezioso quello che mi hai fatto...
E' una carezza amica, che fa bene all'anima.
La tengo qui, insieme al "rosso" dei miei pensieri
Ti abbraccio forte.
Nair

sabato 3 novembre 2007

 
 
L’immagine di Ingrid, che ho trovato ieri sera per caso in questo oceano di emozioni, mi ricorda una foto che postai nel blog a dicembre del 2005, in occasione di uno dei miei ormai …sigh risigh ririsigh tanti compleanni. Ingrid è fantastica, è bellissima ed ho quasi pudore e vergogna a fare un paragone con me, solo che in questa foto ci sono due cose che ci accomunano:   il capo leggermente chino con la mano appoggiata al lato della fronte e…un’espressione serena e forse anche tra il sognante e l’ intrigante.
G e G me l’avevano scattata in occasione del mio quarantesimo compleanno, un momento davvero magico della mia vita.
Ah, che età stupenda per una donna!
E’ stata l’età dove ho ritrovato Cristina.
E’ stata l’età dove ho iniziato a volermi bene.
E’ stata l’età dove ho riaccalappiato la fiducia in me stessa e non mi sono più lasciata “soffocare” da nessuno.
E’ stata l’età della rivincita e del successo professionale, dove il mio “metro e sessanta per cinquantacinque chili” non si è più sentito un intruso intorno ad un tavolo di lavoro dove l’unica a portare la gonna ero io.
E' stata l'età dove avevo riprovato la grande, anzi no, l'immensa gioia di ridiventare madre... ma purtroppo non andò bene.
E’ stata l’età dove ho cominciato a vivere serenamente e totalmente i piaceri del sesso e della passione.
E’ stata l’età in cui ho scoperto…quanto sapevo Amare.
Bacio…
Nair

sabato 27 ottobre 2007


Questa immagine è…
il dolce pensarti, in silenzio
il tenero amarti, in silenzio
la voglia di te, in silenzio.

Nair
O.T.: Non tutti riescono ad  ascoltare musica classica, io, ad esempio non sempre ci riesco, perchè non sempre la capisco...
Però,  "La Berceuse" di Chopin, che sentite in sottofondo..è impossibile non amarla...è... troppo piena di sentimento...
Chiudete gli occhi, e lasciatevi andare su queste note.
Troverete monotono l'inizio, ma poi...piano piano il vostro cuore inizierà a vibrare fino a toccare la punta massima delle emozioni...

venerdì 19 ottobre 2007

Si…
lo so Cristina, ci sono mattinate desolanti come quella di oggi, che dette alla tua maniera si chiamano: mattinate di cacca.
Tu  odi l’ipocrisia, le cattiverie sottili e prontamente mirate, quelle preparate minuziosamente a pennello, con l’unico obbiettivo di  lacerarti l’anima.
L’aria che hai respirato nel tuo ufficio stamattina, purtroppo ne era carica. L’obbiettivo, chiaramente eri tu.
E’ molto duro tenere testa agli esseri cattivi. Bisogna essere persone toste, bisogna avere quel tanto di intelligenza in più di chi ti  sta ferendo per riuscire a spiazzarli, bisogna lavorare di Mente e Cuore, dare un cinquanta per cento alla Mente e un cinquanta per cento al Cuore …e poi … finito tutto… dare una calmata alla Mente… lei potrebbe andar  giù di brutto, potrebbe scegliere i sentimenti peggiori… si, bisogna lasciarla assolutamente perdere e scegliere senza nessuna esitazione il Cuore.
Lui, con un po’ di pazienza, saprà mettere tutto a posto dentro di te e spazzerà via quel senso di profonda delusione e amarezza che ora senti.
Ne sei stata capace, Cristina. Hai tenuto testa alla cattiveria altrui. Ti sono bastate poche parole per annientarla. L'hai distrutta. L'hai messa k.o.
Poche parole, si,… com’è nel tuo stile. Poche parole…ma molto chiare.
Sono contenta di te. Sono contenta della tua maturità interiore.
Adesso…hai gli occhi lucidi…ma…non fartene un problema, credo sia giusto così. In questo momento non hai nessuno intorno a te, finalmente c’è silenzio in questa stanza… ora si… ora che nessuno ti vede puoi anche e finalmente piangere…
Tua Senora…

sabato 13 ottobre 2007

(Immagine trovata nel web)
Cristina

Un Passaggio di Vita della: SenoraNair a ottobre 13, 2007 16:53 | link | commenti (4) |
pensieri, musica, momenti, giorni, la vita, la voce dellanima

domenica, 07 ottobre 2007


E' domenica.
Sette del mattino.
A svegliarmi, è stato un tenero raggio di sole che filtrava dagli scuri.
Ho infilato la tuta, ho riempito la tazza di caffè bollente, ho chiamato Pimpa, e insieme siamo uscite a respirare l’aria fresca di una campagna ancora un po’ assonnata.
Ad attenderci c’era… un cielo azzurro, l'erba bagnata,  il silenzioso rumore delle foglie che stanno spogliando gli alberi ,… e poi c’erano loro…questi bianchi e delicati sorrisi d’autunno.
Alla Natura ...bastano piccoli gesti per trasmetterci Amore.
Bacio...
Nair

domenica 7 ottobre 2007


E' domenica.
Sette del mattino.
A svegliarmi, è stato un tenero raggio di sole che filtrava dagli scuri.
Ho infilato la tuta, ho riempito la tazza di caffè bollente, ho chiamato Pimpa, e insieme siamo uscite a respirare l’aria fresca di una campagna ancora un po’ assonnata.
Ad attenderci c’era… un cielo azzurro, l'erba bagnata,  il silenzioso rumore delle foglie che stanno spogliando gli alberi ,… e poi c’erano loro…questi bianchi e delicati sorrisi d’autunno.
Alla Natura ...bastano piccoli gesti per trasmetterci Amore.
Bacio...
Nair

sabato 29 settembre 2007




C’è... che la mia anima ti cerca e nell'intensità del silenzio ti parla...e ti sogna.
Riesci a sentirla?

I
mmenso è il desiderio di liberare la mia voce… ma non ne sono capace. 
S
ognami anche tu...Cercami nella dolcezza di un sorriso, nel vento che ti scompiglia i capelli, nel suono 
di una voce cristallina, nello spazio di due respiri, nella calda luce di un raggio di sole, nei colori caldi dell’autunno.
Trovami… nel profumo del bosco, nell’odore del mare, nella bellezza della semplicità, trovami nell’eco di una risata allegra , trovami in uno sguardo che ha il colore della notte, in una tenera carezza, trovami tra le note di una canzone, nei versi di una poesia…, trovami quando la malinconia vorrebbe farsi largo e calpestarti il cuore… sfiorami l’anima in quel momento e la malinconia svanirà.
Incontrami nelle emozioni che arrivano in punta di piedi, quelle che non fanno troppo rumore …e poi

Nell’ angolo più tenero del tuo cuore abbracciami… e…
Amami …come solo tu sai amare

Nair

domenica 23 settembre 2007


Titolo: Qualcosa bisogna pur dire  ...
 
Di che cosa parlo? Che cosa racconto al mio “monolocale”, questa sera? Dovrò pur raccontargli qualcosa , accidenti. E’ quasi un mese che non gli porto un Pensiero. Se vado avanti così mi ripudierà, non ne vorrà più sapere di me.
Gli parlo del Guru del Vday? Nooooo, per carità. Ne parlano già tutti. E comunque sarei troppo in controtendenza, perché, anche se molte delle cose che dice sono sacrosante verità, non ne parlerei comunque bene. I demagoghi predicatori irresponsabili che aizzano le folle, non mi sono mai piaciuti. 

Gli parlo del mio Centro Sinistra? Ohi mamma ohi mamma…che doloreeeeeeee che doloreeeee.
Ma che ho fatto io di male per meritarmi una Sinistra così? Ma che ho fatto? Ma che ho fatto io???
Vabbè… cambiamo discorso, altrimenti prima di addormentarmi dovrò prendere un buscopan. Grrrrrr.
 
Gli parlo di mia madre, che da quando vive con me è diventata la mia ombra , e mi marca stretta che più stretta non si può, non mi molla un attimo, dice che sono il suo angelo (mai una volta che me l’avesse detto quando ero piccola, quando avevo bisogno di sentirmelo dire….vabbè… questa è un’altra storia…una triste storia che è meglio dimenticarla…ma io…purtroppo…non dimentico …)

Gli parlo dei Gemelli, che stanotte, quando sono rientrati a casa, hanno aperto il frigorifero e in quattro e quattrotto si sono mangiati tutta, DICO TUTTA, la zuppa inglese che avevo preparato ieri sera, senza lasciare almeno un misero  assaggino per me e per il Musone dagli occhi cerulei, che stamattina quando ha visto la teglia vuota e... (caso raro più che mai )... ordinatamente riposta nel lavello, ed ha capito che sarebbe rimasto a bocca asciutta, goloso com’è... a momenti voleva strozzarli.

Gli parlo della pattuglia di Carabinieri che ieri mi ha intimato l’alt…Evabbè, si, lo ammetto, superavo i limiti di velocità,..ma uffa… era un rettilineo…uffaaaa. Comunque non avevano il rilevatore di velocità e così mi hanno solo chiesto patente e libretto. E’ andata bene. Niente multa. Alla fine, il Caramba che mi ha riconsegnato i documenti è stato pure galante …
Embè, ogni tanto un bel complimento non guasta mica, eh!

Gli parlo delle nocciole. Siiii ecco, delle nocciole.
Quest’anno, gli alberi che ho nel frutteto hanno finalmente fatto il loro sacrosanto dovere, ne hanno sfornate tante, ma tante, ma tante, che si son fatti perdonare le raccolte strimizzite degli anni precedenti.
Sabato scorso le ho tirate su quasi tutte, ma non ho ancora finito, ce ne sono ancora molte per terra. Domani mi metterò di buona lena, è un peccato lasciarle là, anche perchè ...un pò di soddisfazione all'impegno di questi poveri alberi , la vogliamo dare si o no?  Emh...

Eihhh, Amici Virtuali… prendete pure,… c’è un sacchettino di nocciole  anche per voi.
 
Un sorriso ...e 
Un Bacio… da
 
Nair

mercoledì 29 agosto 2007


Io e il Mare.
Questo è uno dei nostri momenti.
Momenti così, ne abbiamo vissuti davvero tanti  io e lui in questi giorni.
Ci siamo osservati, ci siamo parlati, ci siamo accarezzati, ci siamo respirati, ci siamo amati,  ci siamo vissuti, ci siamo entrati dentro.
Profumo ancora di lui.
Ora vado a letto, ma domani... proverò a parlare  delle sensazioni che io e lui viviamo quando ci incontriamo.
Nair... continua...
Otto Settembre 2007...
mi sono alzata dal letto alle undici stamattina, dormita fantastica, sogni sereni…ehm…a tratti eccitanti, uauhhh…,capelli arruffati, occhi ancora assonnati, sbadigli ancora a più non posso, orribile visione (accidenti a questo specchio posizionato proprio qui davanti al pc, prima o poi lo toglierò dai piedi, pussa via antipatico di un dispettoso, sarà mica quello il modo di mostrarmi, eh…)

Accidenti, mi accorgo solo ora che sono già trascorse due settimane e ...a dire la verità sono state due settimane toste assai, divise tra l’ufficio e la mia Rossa (ehm… la mia confortevole a da me super adorata quattro ruote). Comunque, per fortuna il lavoro non ha tradito le mie aspettative ed è ripreso bene.   Il mio compito in azienda è quello di approvvigionarne il più possibile, per garantire la giusta e meritata sicurezza economica al nostro gruppetto di quindici Persone ormai insieme da un bel po’ di anni.
 Chissà… forse il merito va anche all’ amato Mare, che nei quindici giorni passati fianco a fianco, mi ha trasmesso quella carica di energia positiva della quale avevo assolutamente bisogno.
Che dire di lui… Ebbene si…lo ammetto,  è un amante Stupendo.
Si. Stupendoooooooooooo 
“Zia, posso venire anch’io con te domani mattina, a vedere l’alba?”” Certo che puoi. Ce la fai ad alzarti dal letto? Alle sei, ci si deve incamminare verso la spiaggia, oppure se vuoi prendiamo la bici e andiamo al faro. Decidi tu. “” Andiamo in spiaggia. Io e te da sole però. Voglio vederla insieme a te la dolcezza dell’alba che tu raccontavi ieri alla mamma.”Guardo mia nipote. Mi accorgo solo ora dei suoi dodici anni. Accidenti, com’ è cresciuta! Era una piccina frignona e capricciosa fino a poco tempo fa.   Sorrido un attimo nel constatare, forse per la prima volta, quanto ci assomigliamo io e lei…
Il mattino dopo, la dolcezza dell’alba, ci avrebbe prese per mano.
Il mattino dopo avrei visto uno spettacolo che non scorderò mai più: i colori della dolcezza dell’alba che si posavano negli occhi di una ragazzina dodicenne, lo stupore gioioso della loro Luce, l’immensa Emozione di quella Luce…
e poi...momenti... passaggi...sensazioni...
Bacio...Nair