Vabbè, ormai l’incazzatura per il
furto del telefono è passata.
Il giorno dopo avevo tra le mani già il suo sostituto, un reperto storico della LG che ho trovato rovistando il cassetto delle cianfrusaglie.
Beh … diciamo che … non è proprio un’ultimo ritrovato d’alta tecnologia, , potrebbe essere … dunque vediamo… si… potrebbe essere il trisavolo del mio ex, ma il suo dovere per il momento lo fa, embè si insomma, è vecchio ma funziona. Oddio, funziona è una parola grossa, comunque per tre ore buone funziona alla grande, dopodichè bisogna metterlo sotto carica perché la batteria gnaa fa più. Però mi sono organizzata: porto sempre con me il cavo per ricaricarlo e ovunque io mi trovi, quando sento il bip che mi avverte del quasi immediato spegnimento, zacchete, infilo la spina nel primo attacco di corrente elettrica che trovo e cosi lo mantengo in vita. Si, lo so, è un po’ imbarazzante, però che devo fa? Non posso stare senza quell’accidente quando sono fuori per lavoro, uffy .
E comunque, al ladro che mi ha sgraffignato il mio Galaxy, che jè venisse la caccarella ogni mezz’ora. Tiè.
Il giorno dopo avevo tra le mani già il suo sostituto, un reperto storico della LG che ho trovato rovistando il cassetto delle cianfrusaglie.
Beh … diciamo che … non è proprio un’ultimo ritrovato d’alta tecnologia, , potrebbe essere … dunque vediamo… si… potrebbe essere il trisavolo del mio ex, ma il suo dovere per il momento lo fa, embè si insomma, è vecchio ma funziona. Oddio, funziona è una parola grossa, comunque per tre ore buone funziona alla grande, dopodichè bisogna metterlo sotto carica perché la batteria gnaa fa più. Però mi sono organizzata: porto sempre con me il cavo per ricaricarlo e ovunque io mi trovi, quando sento il bip che mi avverte del quasi immediato spegnimento, zacchete, infilo la spina nel primo attacco di corrente elettrica che trovo e cosi lo mantengo in vita. Si, lo so, è un po’ imbarazzante, però che devo fa? Non posso stare senza quell’accidente quando sono fuori per lavoro, uffy .
E comunque, al ladro che mi ha sgraffignato il mio Galaxy, che jè venisse la caccarella ogni mezz’ora. Tiè.
Vabbè vabbè vabbè, mettiamoci una pietra sopra, va. Cambiamo argomento.
Devo fare una richiesta ad alcuni blogger che seguo e leggo con piacere e che sono
esattamente:
-
Esercito delle Amazzoni
- Capello al Vento
- Dark chocolate blues
- Frammenti di Vita
-
…e forse anche altri che adesso purtroppo non mi vengono in mente.
A volte vorrei lasciare il mio commento nei vostri post, ma purtroppo non
ci riesco perché non supero il test di verifica ( sono quelle antipatiche e indecifrabili lettere che mi chiede il test
prima di accettare il commento, ed io purtroppo non ne azzecco uno che sia uno,
mannaggia).
Fatemi un piacere, se potete toglietelo quel fetentaccio di test. ^.^
E adesso passiamo alla mia ricettina ^.^
Più di una volta, qui nel mio blog ho raccontato di quanto io sia negata ai
fornelli. Un vero disastro.
Invece di scrivere un libro di cucina, io potrei scrivere un libro sui
disastri in cucina che ho combinato. Tipo quella volta che ho messo a cuocere
il cotechino e poi tranquillamente e beatamente me ne sono andata al lavoro e
quando alla sera sono rientrata, ho trovato la casa immersa dal fumo , il
cotechino carbonizzato e ridotto alla grandezza di un wurstel, per non parlare
della puzza nauseabonda che aleggiava in tutta la casa, e che per toglierla del
tutto si è dovuto ritinteggiare i muri di ogni stanza.
Vabbè, comunque dopo anni e anni di insuccessi e mortificazioni, due cose
in cucina ho imparato pure io a farle
con amore e a renderle sublimi al palato: i risotti e la mia splendida e adorata
torta con amaretti e noci, e di questa lascio la ricetta, così se qualcuno
passerà a leggermi e poi avrà voglia di prepararla, quando l’assaggerà penserà
un po’ a me ^.^
Eccola qui il mio tesoro ^.^
TORTA CON AMARETTI E NOCI
INGREDIENTI:
3 UOVA
MEZZO BICHIERE DI LATTE
1 HG E MEZZO DI ZUCCHERO
2 HG DI FARINA PER DOLCI (quella già lievitata)
1 SCATOLA DI AMARETTI
1 HG DI BURRO
1 BUSTINA DI VANILLINA
1 FIALETTA AL GUSTO DI MANDORLA
1 SACCHETTINO DI NOCI SNOCCIOLATE .( IO NE METTO ANCHE 2 SACCHETTINI)
per lavorarlo servono 2 terrine
Prima di tutto bisogna sbriciolare bene gli amaretti.
Ok, fatto questo ora si può cominciare.
In una terrina si versano 2 chiare d'uovo, mentre nell'altra si
versano i 2 tuorli più un uovo intero.
Prima si sbattono le chiare d'uovo mettendoci un pizzichino di sale, poco poco mi raccomando.
Quando sono montate a neve,
versateci dentro gli amaretti sbriciolati e mescolateli lentamente, anzi, direi… dolcemente, finchè non si sono amalgamati del tutto.
Poi, fatto questo, nella terrina dei tuorli versateci lo zucchero e cominciate
sbattere finchè si forma quella bella cremina, poi mettete il burro ( che deve essere molle, perciò tiratelo fuori dal
frigorifero almeno cinque
minuti prima di iniziare il tutto
e tagliatelo a pezzettini), sbattete ancora uno due minuti, poi versate
la bustina di vanillina e la fialetta al gusto di mandorla, sbattete ancora un
po' ed infine versate la farina, (io compero quella già
lievitata, però potete usare anche quella normale e poi ci mettete a parte una
bustina di lievito) e fate l'impasto finale. Se l’impasto vi sembra troppo
denso, versate mezzo bicchiere di latte
(io ce lo metto sempre, mi sembra che il dolce acquisti più morbidezza),
Passate col burro la tortiera (io ne uso una alta circa 4/5 cm con un diametro di 25/26 cm. ) e
infarinatela per bene, dopodiché ci versate l'impasto. Per stenderlo io uso un
cucchiaio intinto nel latte.
Ok. Fatto questo, ci versate sopra l'impasto degli amaretti e anche questo vi
consiglio di stenderlo con il cucchiaio bagnato di latte, anche perchè prende
un buon gusto.
Per finire ci mette sopra le noci .
Il forno (io ho quello a gas ventilato) deve raggiungere la temperatura
di 180 gradi.
I tempi di cottura sono di 45/50 minuti.
Quando la tirate fuori dal forno cospargetela con lo zucchero a velo… et voilà…
il dolce è pronto.
Vi assicuro che è delizioso. ^.^
Buon appetito !!!
Un Bacio
Cristina