domenica 27 luglio 2025







Sera d’estate nella mia campagna. 
Cicale e grilli fanno a gara a chi la sa più lunga. Non ho mai capito cosa avranno mai da raccontarsi che non la smettono un attimo.
 In lontananza arriva della musica, sarà di certo una festa paesana, questa stagione abbonda di feste  paesane in campagna, un modo semplice per stare insieme, gustare le prelibatezze del posto, bere un buon bicchiere di vino che qui da noi in Veneto non manca mai, e sentirsi più leggeri e felici.
E’ un bel momento l’arrivo della sera in estate qui da me. Il rosa del cielo e la penombra che precede il buio offrono un senso di pace indescrivibile.  Io  ci faccio l’amore  con questi momenti, diventiamo un tutt’uno.
E’ stata una domenica in solitudine. Ho detto di no ad una giornata al mare .  
“ Ci vieni al mare con me?”  mi ha chiesto Paolo, un caro amico di lunga data, dai tempi dell’adolescenza, prime festine, prime cotte, ma io non mi sono mai innamorata di lui, è sempre stato solo un caro  amico. Come al solito ho rifiutato. Non ne avevo voglia. Non mi pesa rimanere sola. Anzi, credo di provarci gusto. Non vedo l’ora che arrivi il fine settimana per ritirarmi in solitudine .  Dal lunedì al venerdì non posso rivolgergli nemmeno un pensiero di striscio, ma appena arriva il sabato gli stendo il tappeto rosso pur di viverla. Guai  se la solitudine  mi evita.
“Fai male a rifiutare sempre tutti gli inviti.  Di cosa hai paura? Pensi di non meritarti  un po’ di svago? Pensi che non è ancora il momento? Devi lasciarlo andare, Cristina.  Devi riprenderti in mano la Vita. Non puoi dedicarla solo al lavoro. E comunque per  sabato prossimo te lo chiedo in anticipo: vieni al mare Cristina?”
Che poi sta cosa che tutti vorrebbero farmi  svagare non la capisco. Come la Dani. L’ho incontrata al supermercato ieri. Ci vediamo quasi tutti i giorni perché siamo vicine di casa, ma è stato comunque molto bello l’abbraccio che ci siamo scambiate. Ne avevo bisogno.  Io ci sto proprio bene dentro un abbraccio e a mia volta amo ricambiarlo.  Ma poi pure lei ha iniziato con la lezioncina … “ Come sei bella, Cri….Ma te la fai da sola la treccia? “ forse aveva bisogno di un aggancio per continuare poi con  … “ Cri, ma perché  dici sempre di no quando ti chiamiamo?  Ti stai allontanando da tutti. Guarda che non è bene, potresti cadere in depressione e bla bla bla bla bla … “  Uff, ma che palle!
Non so piu’ come far capire che voglio starmene per i cazzi miei . Non so come spiegarlo. Ma per il momento sto bene così. Con la mia malinconia. Con i miei ricordi.  Con me e basta.
Mi basto. Ecco.