Sera d’estate nella mia
campagna.
Cicale e grilli fanno a gara a chi la sa più lunga. Non ho mai capito cosa
avranno mai da raccontarsi che non la smettono un attimo.
In lontananza arriva della musica, sarà
di certo una festa paesana, questa stagione abbonda di feste paesane in campagna, un modo semplice per
stare insieme, gustare le prelibatezze del posto, bere un buon bicchiere di
vino che qui da noi in Veneto non manca mai, e sentirsi più leggeri e felici.
E’ un bel momento l’arrivo della sera in estate qui da me. Il rosa del cielo e
la penombra che precede il buio offrono un senso di pace indescrivibile. Io ci
faccio l’amore con questi momenti,
diventiamo un tutt’uno.
E’ stata una domenica in solitudine. Ho detto di no ad una giornata al mare . “ Ci vieni
al mare con me?” mi ha chiesto Paolo, un caro amico di lunga
data, dai tempi dell’adolescenza, prime festine, prime cotte, ma io non mi sono
mai innamorata di lui, è sempre stato solo un caro amico. Come al solito ho rifiutato. Non ne
avevo voglia. Non mi pesa rimanere sola. Anzi, credo di provarci gusto. Non
vedo l’ora che arrivi il fine settimana per ritirarmi in solitudine . Dal lunedì al venerdì non posso rivolgergli
nemmeno un pensiero di striscio, ma appena arriva il sabato gli stendo il
tappeto rosso pur di viverla. Guai se la
solitudine mi evita.
“Fai male a rifiutare sempre tutti gli
inviti. Di cosa hai paura? Pensi di non
meritarti un po’ di svago? Pensi che non
è ancora il momento? Devi lasciarlo andare, Cristina. Devi riprenderti in mano la Vita. Non puoi
dedicarla solo al lavoro. E comunque per sabato prossimo te lo chiedo in anticipo: vieni
al mare Cristina?”
Che poi sta cosa che tutti vorrebbero farmi svagare non la capisco. Come la Dani. L’ho
incontrata al supermercato ieri. Ci vediamo quasi tutti i giorni perché siamo
vicine di casa, ma è stato comunque molto bello l’abbraccio che ci siamo
scambiate. Ne avevo bisogno. Io ci sto
proprio bene dentro un abbraccio e a mia volta amo ricambiarlo. Ma poi pure lei ha iniziato con la lezioncina …
“ Come sei bella, Cri….Ma te la fai da sola
la treccia? “ forse aveva bisogno di un
aggancio per continuare poi con … “ Cri, ma
perché dici sempre di no quando ti chiamiamo?
Ti stai allontanando da tutti. Guarda
che non è bene, potresti cadere in depressione e bla bla bla bla bla … “ Uff, ma
che palle!
Non so piu’ come far capire che voglio starmene per i cazzi miei . Non so come
spiegarlo. Ma per il momento sto bene così. Con la mia malinconia. Con i miei
ricordi. Con me e basta.
Mi basto. Ecco.