(Pascal Pugliese - Pensandoti)
Non so a che filo aggrapparmi per riempirlo di nuovo di me, forse nemmeno lo voglio.
Oggi l’ho incendiato d’ira, l’ho malmenato, prosciugato, devastato,
non gli ho risparmiato niente.
Odiosa, fino al midollo.
Ed ora respiro gelo da ogni parte.
Nair
Dai, Cristina, pensa che anche il ghiaccio, se solo solo gli aggiungi un ingrediente saporito, diventa ottima granita. E tu ne hai a volontà, dentro di te. Questo post ne è un esempio.
RispondiEliminaTi abbraccio.
: )) diceva nonna Serafina : l'amore non è bello/ se non l'adiradello..."
RispondiEliminaE poi, a primavera, il ghiaccio si scioglie!
Non commento, ma ti sento a pezzi.
RispondiEliminaUn abbraccio.
A volte racchiuderci dentro il ghiaccio è un po' come un proteggerci, un abbracciarci per stare un po' con noi stesse, la nostra rabbia, il nostro dolore, abbracciandoci però pian piano ci scaldiamo e tutto torna liquido e fluido... Vorrei lasciarti un po' di calore per accelerare il processo!!! Grazie per la visita, tornerò a rileggerti con calma!
RispondiElimina"Odiosa fino al midollo"...
RispondiEliminaNon ci credo, non tu.