martedì 6 marzo 2012


(Pascal Pugliese - Pensandoti)

Non so a che filo aggrapparmi per  riempirlo di nuovo di me, forse nemmeno lo voglio.
Oggi  l’ho incendiato d’ira, l’ho  malmenato, prosciugato, devastato,
non gli ho risparmiato niente.
Odiosa, fino al midollo.
Ed ora respiro gelo da ogni parte.



Nair

5 commenti:

  1. Dai, Cristina, pensa che anche il ghiaccio, se solo solo gli aggiungi un ingrediente saporito, diventa ottima granita. E tu ne hai a volontà, dentro di te. Questo post ne è un esempio.

    Ti abbraccio.

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  2. : )) diceva nonna Serafina : l'amore non è bello/ se non l'adiradello..."
    E poi, a primavera, il ghiaccio si scioglie!

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  3. Non commento, ma ti sento a pezzi.
    Un abbraccio.

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  4. A volte racchiuderci dentro il ghiaccio è un po' come un proteggerci, un abbracciarci per stare un po' con noi stesse, la nostra rabbia, il nostro dolore, abbracciandoci però pian piano ci scaldiamo e tutto torna liquido e fluido... Vorrei lasciarti un po' di calore per accelerare il processo!!! Grazie per la visita, tornerò a rileggerti con calma!

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  5. "Odiosa fino al midollo"...
    Non ci credo, non tu.

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Non so se il mio blog possa piacerti, parlo di me, e magari a te non interessa, posso capirlo.
Vabbè, comunque… ciao !