(Immagine trovata nel web)
"Il tuo cuore è un gabbiano che vola libero nei cieli della vita.
Lascialo andare senza paura, ti saprà condurre alla felicità. "
(S. Bambaren)
Lascialo andare senza paura, ti saprà condurre alla felicità. "
(S. Bambaren)
Il mio si era perso nel buio...
ha dovuto scalare rocce con strapiombi paurosi,
poi si è fatto coraggio...
da solo ha iniziato un cammino non facile,
lungo quel cammino si è imbattuto in molti nodi da sciogliere...
alcuni non sono ancora stati sciolti... ma lui non demorde,
è un Cuore tenace, e forse ora... è sulla strada buona.
Se penso al mio Cuore, lo vedo in mezzo a quel volo di Gabbiani...
Profuma di Vita...
Senora
ha dovuto scalare rocce con strapiombi paurosi,
poi si è fatto coraggio...
da solo ha iniziato un cammino non facile,
lungo quel cammino si è imbattuto in molti nodi da sciogliere...
alcuni non sono ancora stati sciolti... ma lui non demorde,
è un Cuore tenace, e forse ora... è sulla strada buona.
Se penso al mio Cuore, lo vedo in mezzo a quel volo di Gabbiani...
Profuma di Vita...
Senora
#1 18 Ottobre 2006 - 15:10
RispondiEliminaAllora, che sia fantastico il tuo volo, il cuore ti aiuterà a seguire le correnti ascensionali e non cadrai più.
Un bacio tanto grande.
Ennio
alfiererosso
#2 18 Ottobre 2006 - 20:11
Fidati di lui, Nair.
Lui conosce la strada. Qualche volta è in salita, ma c'è quel volo bellissimo a darti la forza :)
un bacio
Blue
timeline
#3 19 Ottobre 2006 - 17:25
Di lì a poco, fattosi forza, Fletcher Lynd si levò in volo. E incontrò un gruppo di nuovi adepti, ansiosi di ricevere la loro prima lezione.
“Innanzi tutto,” incominciò, piuttosto greve, “vi dovete render conto che un gabbiano è fatto a immagine del Grande Gabbiano, è un’infinita idea di libertà, senza limite alcuno, e il vostro corpo, da una punta dell’ala a quell’altra, altro non è che un grumo di pensiero.”
I giovani gabbiani lo guardavano, stupiti e un po’ canzonatori. Ehi ehi, pensavano, è così che tu c’insegni la gran volta?
Fletcher sospirò e ricominciò daccapo. “Hm. Dunque…” E li scrutò con occhio critico. “Allora cominceremo dal volo orizzontale.” E mentre pronunciava quelle parole, si rese conto, così, d’un tratto, che il suo amico non era più divino di quanto lui stesso, Fletcher, non fosse.
Senza limiti, eh, Jonathan? Pensò. E va bene. Giorno verrà che ti comparirò davanti, all’improvviso io, sulla tua spiaggia, per insegnarti una cosetta o due, in materia di volo, amico mio!
E quantunque cercasse di mostrarsi tutto serio e severo ai suoi allievi, il gabbiano Fletcher, a un tratto, per un attimo, li vide come veramente erano, e sorrise: non soltanto gli piacevano, li amava. Quello che vide era molto bello. Nessun limite, eh, Jonathan? Pensò, e sorrideva. Era come l’inizio di una gara: aveva cominciato a imparare.
(Richard Bach, "Il gabbiano Jonathan Livingstone" )
Masso57
#4 22 Ottobre 2006 - 14:03
Massimo ha scritto parole che amo profondamente!
Buona domenica, Nair, ti ho lasciato un regalo in Assenzio :)
sia dolce il pomeriggio.
Blue
timeline
#5 22 Ottobre 2006 - 14:39
... sapessi quante volte le ho lette quelle parole, in questi giorni, Blue!
E anche le tue, e quelle di Alfiere.
E' incredibile, come noi "volti nascosti dietro un video" riusciamo a "darci" così tanto.
E' incredibile...
SenoraNair