sabato 19 luglio 2014



E' sabato, si, finalmente è arrivato.
Credo di non averti mai negato caro blog che, se il lunedì, negli ultimi tempi  è il giorno della settimana che inizio proprio di malavoglia, il sabato invece  lo accolgo con tutta me stessa a braccia aperte. Lo adoro.  E' un vero signore con me.  Mi  concede ciò di cui ho assoluto bisogno: assaggini di sana lentezza. Mi da il permesso di rallentare i miei passi, mi tiene lontana da qualsiasi forma di stress, l'unica incombenza che mi obbliga ad espletare è quella del supermercato e del carrello stracolmo che  devo spingere fino alla cassa, per il resto azzera  tutti  gli impegni dei quali mi sento sempre più prigioniera e  li mette sotto vuoto fino a lunedì mattina, e se la Vita ha deciso  per me che, le Preoccupazioni e le Amarezze  per il momento devono sostituire le Emozioni, lui invece stamattina ha  provato a dirmi che non è proprio del tutto così.  E' un tesoro.
Un sabato illuminato dal sole come questo sarebbe da trascorrere al mare, lo so,   ma ho deciso di starmene qui, con la mia campagna. E' così incantevole oggi!   Non so come farei senza di lei. Vorrei  che mi avesse partorita lei. Si. Vorrei essere sua figlia. Giuro.  Come i suoi alberi, le sue piante, il suo grano dorato, i sui colori...  Tutto di lei mi fa sentire infinitamente Viva.
Non erano ancora le sei del mattino quando, mentre ancora tutti in casa dormivano, io  mi sono seduta sulla panca in giardino per concedermi alle sue carezze. Amorevoli e piene d'attenzioni. Davvero.  Le cicale, indisciplinate come sempre, interrompevano di tanto in tanto la piacevole sensazione  di quel momento, ma gli abitanti degli alberi  non rinunciavano di certo al loro cinguettio festante... e il tutto... sembrava melodia.  Tre aironi  volavano lenti  sopra il mio quadrato di cielo e  il sole stava già tentando di bucarlo e pareva dicesse:" Sta a vedere che ti combino oggi, supererò me stesso, non crederai ai tuoi occhi! ".  
Aveva ragione. 

2 commenti:

  1. La campagna mi manca, la Natura mi manca: avrei bisogno delle carezze delle foglie e di vedere anche io degli aironi all'alba. Una vera poesia...
    Un abbraccio cara, con un po' di invidia ;-)

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  2. Un giorno di tredici anni fa, il Musone mi portò davanti ad un cancello arrugginito circondato da sterpaglia. Oltre quel cancello c'era una casa che cadeva a pezzi circondata da un quadrato di terra pieno d'alberi, ce n'erano molti da frutta, poi c'erano anche un vigneto ed un roseto che, nonostante nessuno se ne prendesse cura avevano ancora la forza di fiorire. Il Musone mi disse: Cristina, appena ho visto questo posto ho pensato a te, ti ho immaginata oltre questo cancello. E da pazzi che siamo entrambi,(la rata del mutuo è a dir poco oscena...) abbiamo fatto l'ennesima pazzia della nostra vita. Sai Linda, questo quadrato di terra è riuscito un pò alla volta a farmi scoprire o meglio a farmi incontrare la vera Cristina, quella che in fondo mi piace e che molto probabilmente tredici anni fa non conoscevo ancora così bene.
    Ti abbraccio forte. ( ... e se proprio devi invidiarmi, ti consiglio di non farlo il 15 di ogni mese per almeno altri cinque anni ^.^)
    Ancora un abbraccione.
    Cri

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Non so se il mio blog possa piacerti, parlo di me, e magari a te non interessa, posso capirlo.
Vabbè, comunque… ciao !