domenica 15 marzo 2015



Una caduta terribile, qualche  sera fà , mentre facevo il solito giro di ricognizione per controllare che tutto fosse a posto prima di chiudere gli uffici , mi ha quasi spappolato il ginocchio destro  e mi ha estirpato l'unghia dell'indice sinistro. Un dolore lancinante.  
Mio Dio quanto male!  Stavo svenendo. Meno male che non è successo. Ero sola. Non riuscivo a rialzarmi. Non avevo un telefono a portata di mano per chiamare qualcuno. ... Ho iniziato a piangere a dirotto.  Un pianto incontrollabile ... che in qualche modo è riuscito a  confondere, si,  ad attutire  il dolore atroce che sentivo.  Volevo provare a rialzarmi ma non trovavo punti d'appoggio per aggrapparmi.  
Rimarrò qui ad aspettare, mi dicevo. Qualcuno prima o poi mi cercherà. E giù a piangere.
Beate lacrime. Quanta compagnia mi hanno fatto in quei momenti!  Credo siano state loro a darmi anche la forza di provare a rialzarmi da sola. Come faccio sempre. In quasi  tutte le cose. Da sola. Senza l'aiuto di nessuno.  
Ripetevo in continuazione, sempre  grondante di lacrime a causa del male che sentivo:" puoi farcela Cespuglietto, dai  puoi farcela, tira fuori la  forza di volontà, quella che non ti abbandona mai. Dai Cespuglietto, dai.
Certo. Ce l'ho fatta. Sono riuscita a rimettermi in piedi, da sola, a trascinarmi fino alla macchina in parcheggio, a girare la chiave e incoscientemente partire. Non so davvero chi abbia guidato.... qualcuno deve averlo fatto per me...  Voglio pensare che sia stato il mio Chioma d'Argento che da lassù ha chiesto un permesso al Capo ...  
Non avrebbe mai potuto lasciare sola la sua  " bambina" in un momento così...  
Si. Non avrebbe potuto. Non più...  Non più ... 

Zoppico ancora un pò, ma il ginocchio sta abbastanza bene, è meno grave di quello che sembrava  e si riprenderà alla grande.
E l'unghia... vabbè, l'unghia ricrescerà.





La Cri

10 commenti:

  1. Mi dispiace per la brutta esperienza che ti è capitata, mi dispiace per il tuo ginocchio, mi dispiace per l’unghia del tuo dito indice, mi dispiace che fossi da sola e per istanti che ti saranno sembrati infiniti senza che nessuno fosse accorso in tuo aiuto.
    Non bisogna sottovalutare mai questi incidenti, soprattutto quando accadono così … banalmente, non bisogna sottovalutarne il contesto, ciò che sperimentiamo, come ne veniamo fuori e le conseguenze nelle persone che ci circondano e in noi stessi …. non bisogna sottovalutarne il segnale che diamo a noi stessi riguardo a qualcosa che non va, che ci manca.
    Noi esseri umani siamo molto fragili, anche se all’occorrenza sappiamo anche essere forti, e siamo anche molto preziosi … e non soltanto per noi stessi, ma per tutti coloro che ci vogliono bene e che ci amano … capito mia dolce Cri? (Mi verrebbe da redarguirti “Cespuglietto”, ma non oso, credo sia un dolce epiteto concesso ad una persona molto importante nella tua vita … ad una persona unica, come può essere un padre).
    Felice notte.

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  2. E' stata un'esperienza che non auguro a nessuno, neanche ad un nemico, se mai ne dovessi avere. Ora è passata, certo, ma più di una volta in questi giorni, mi è capitato di ... risentire sulla pelle.. o nella mente forse... non il dolore fisico che ho provato ... ma... quella sensazione di svenimento, di perdita dei sensi, che con tutte le mie forze ho evitato succedesse il quel momento. Non so perchè ritorna...
    Sai Garbo, mi sto dando la colpa di tutto... Credo di essere io che allontano tutti da me...
    Si. Al mio Chioma d'Argento piaceva chiamarmi così. Cespuglietto.
    Ma non è stato il primo. All'inizio ero Cespuglio, e lui si divertiva un sacco quando mi incazzavo come una iena perchè non volevo essere chiamata con quel sopranome ... "Non osare chiamarmi Cespuglio, capitoooo" gli gridavo. E lui giù a ridere. E poi, vabbè, sono diventata Cespuglietto. Per casa,,di tanto in tanto circola ancora : qualche volta i miei figli, a volte gli sfugge pure al Musone.
    ( Comunque la storia di Cespuglio la puoi leggere nella pagina in alto, quella di "fogli sparsi..").
    Ciao Garbo. Ti abbraccio forte.
    Buona giornata.

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  3. Insomma è bastato un giorno, dico 1 giorno che non sono entrato nel tuo spazio, che mi combini tutto sto casino?! Dice bene Garbo, non bisogna mai rimanere da soli, di sera, mai. Ciao piccina, un sorriso "capelli al vento".

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    1. Eh, quando si è perennemente di corsa e mentre stai facendo una cosa ne pensi tre, purtroppo succedono anche questi... chiamiamoli inconvenienti, và.
      Soprattutto una donna non dovrebbe mai rimanere sola di sera. Purtroppo lo so. Qualche anno fa mi è successo di peggio, molto di peggio ... .
      Ciao Massimo.
      Buona giornata. Un sorriso.

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  4. Buongiorno (si fa per dire, vista la dolorosa esperienza...). Esperienza che però racconta una cosa importante: la protezione di cui hai potuto godere. Chioma d'argento ti ha mandato un segno di quelli importanti, non è solo un tuo "voler pensare che", ma una di quelle risposte che non potremo mai capire appieno se ci limitiamo al razionale.
    Ti abbraccio.

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    1. Io... sento di averlo sempre al mio fianco, come... non mi perdesse di vista nemmeno per un attimo. Forse... perchè nel mio cuore occupa uno spazio grande davvero, e da lì non se ne andrà mai.
      Max, il tuo buongiorno è un sorriso di primavera.
      Ti abbraccio fortissimo

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  5. https://www.youtube.com/watch?v=zKywH1uc2l0 Il link esatto
    ciao, un abbraccio
    Paolo

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    1. E' dolcissima. Si. Ho chiuso gli occhi mentre l'ascoltavo. Intensa emozione. Grazie Paolo. Grazie. Grazie.

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  6. Che bello ... permetti questo valzer che porto dentro il cuore? ... tanto qui sotto nulla è peccato ... buon pomeriggio, vedo la pioggia che "schizzechea" dietro i vetri del mio studio e diventa poesia in un tutt'uno con la tua musica ...

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    1. Con piacere, certo. Però devi promettermi che se ti becchi qualche pestone fai finta di niente, eh! ^.^
      Questa musica è... una carezza. Si.
      Ciao. Serena notte.

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Non so se il mio blog possa piacerti, parlo di me, e magari a te non interessa, posso capirlo.
Vabbè, comunque… ciao !