Che poi, ancora mi è difficile credere sia successo
veramente, in fondo... divulgare bufale per prendere in giro il prossimo e
sghignazzarci sopra è diventato normale per gli ebeti di turno.
Ma se la cosa è vera, cara Cloe, l’hai combinata davvero grossa.
Non perché di punto in bianco sei diventata Cloe, anzi, benvenuta nel fantastico mondo. Essere nata Donna, è la prima cosa bella che la Vita mi ha regalato. Mio padre mi raccontava sempre che quando sono venuta alla luce, si mise a correre per i corridoi della clinica gridando a tutti: “ sono un padre fortunatoooo, è una femminaaaaaaaaaaaa , sono fortunatooooooooo”. Credo di capire quanta sofferenza hai dovuto subire nel vivere in un corpo che non ti apparteneva.
Ciò che mi è davvero difficile capire è il modo in cui hai deciso, solo ora, di portare a conoscenza la tua femminilità. Il metodo, se mi consenti, è assai discutibile. Decidere di farlo dopo aver raggiunto l’obbiettivo di un posto di lavoro stabile e sicuro, è stato...decisamente cinico. Si.
Ma parliamo di loro, che sono la cosa più importante.
Loro si. Quella ventina o forse più di Semi piantati da poco sulla terra, che pian pianino stanno germogliando, e che per germogliare, per crescere come si deve, hanno bisogno di terreno sano, fertile, non inquinato, di Loro, si, che hanno dovuto subire la tua mancanza di onestà, tatto e sentimento.
Tu Cloe, hai dato a quei ragazzi una pessima lezione di Vita, hai insegnato loro che, nella Vita, si può lottare e andare avanti a testa alta subito dopo aver ottenuto qualcosa in cambio, e non prima...
Mi chiedo che maestra di Vita potrai mai essere.
Quel posto di lavoro sicuro che ora ti permette tranquillamente di accavallare le gambe dietro una cattedra, non sono del tutto sicura spetti a Te.
Ma se la cosa è vera, cara Cloe, l’hai combinata davvero grossa.
Non perché di punto in bianco sei diventata Cloe, anzi, benvenuta nel fantastico mondo. Essere nata Donna, è la prima cosa bella che la Vita mi ha regalato. Mio padre mi raccontava sempre che quando sono venuta alla luce, si mise a correre per i corridoi della clinica gridando a tutti: “ sono un padre fortunatoooo, è una femminaaaaaaaaaaaa , sono fortunatooooooooo”. Credo di capire quanta sofferenza hai dovuto subire nel vivere in un corpo che non ti apparteneva.
Ciò che mi è davvero difficile capire è il modo in cui hai deciso, solo ora, di portare a conoscenza la tua femminilità. Il metodo, se mi consenti, è assai discutibile. Decidere di farlo dopo aver raggiunto l’obbiettivo di un posto di lavoro stabile e sicuro, è stato...decisamente cinico. Si.
Ma parliamo di loro, che sono la cosa più importante.
Loro si. Quella ventina o forse più di Semi piantati da poco sulla terra, che pian pianino stanno germogliando, e che per germogliare, per crescere come si deve, hanno bisogno di terreno sano, fertile, non inquinato, di Loro, si, che hanno dovuto subire la tua mancanza di onestà, tatto e sentimento.
Tu Cloe, hai dato a quei ragazzi una pessima lezione di Vita, hai insegnato loro che, nella Vita, si può lottare e andare avanti a testa alta subito dopo aver ottenuto qualcosa in cambio, e non prima...
Mi chiedo che maestra di Vita potrai mai essere.
Quel posto di lavoro sicuro che ora ti permette tranquillamente di accavallare le gambe dietro una cattedra, non sono del tutto sicura spetti a Te.
Nessun commento:
Posta un commento
sono lenta ma ti rispondo... nel frattempo ti lascio un sorriso e un ciao!