uè uè, embè? ... e sono talmente incazzato che ho rubacchiato del tuo "dolore" mezzo pensiero, l'altro mezzo te l' ho lasciato, come un mezzo bicchiere di vino, da sorseggiare ... la terra è sotto i piedi di tutti e anch' io, spesso, me la sono "vista brutta" ...
Il dolore che si riesca a sopportare è differente per ognuno di noi. Superata quella soglia, la mente trascende la realtà e tutto diviene velato e relativo.
La vita non è particolarmente tenera con te in questo periodo, mi pare, a volte sembra proprio che i dolori si succedano uno dietro l'altro lasciandoci disorientati e con una sensazione di impotenza, oppure pare che nessuno voglia tener conto di ciò che vogliamo noi, e questo ci ferisce. Dare un calcio a tutto o attendere il momento giusto per riproporci? Noi testardi sappiamo cogliere sempre il momento per riproporci e se non dovesse presentarsi ce lo inventiamo ... ah, sappiamo anche che prima o poi la spunteremo! ;-) Le ferite si rimarginano? In qualche modo si ma rimangono le cicatrici. Ci dobbiamo convivere? Invece di prenderle come una condanna potremmo trasformarle in insegnamento; gli antichi greci credevano che il dolore e la bellezza forgiassero gli uomini liberi. Le note di questo notturno mi danno il tono della tua malinconia. Buona notte
uè uè, embè?
RispondiElimina... e sono talmente incazzato che ho rubacchiato del tuo "dolore" mezzo pensiero, l'altro mezzo te l' ho lasciato, come un mezzo bicchiere di vino, da sorseggiare ... la terra è sotto i piedi di tutti e anch' io, spesso, me la sono "vista brutta" ...
" la terra è sotto i piedi di tutti", si, hai ragione, comanda lei, e fa qual che gli pare.
EliminaUn abbraccio.
Il dolore che si riesca a sopportare è differente per ognuno di noi. Superata quella soglia, la mente trascende la realtà e tutto diviene velato e relativo.
RispondiEliminaVelato e relativo perchè la Vita deve andare avanti lo stesso, ma chi lo sta vivendo in prima persona... non avrà mai la ferita rimarginata.
EliminaCerte ferite non si chiudono. Semplicemente si impara a conviverci
EliminaLa vita non è particolarmente tenera con te in questo periodo, mi pare, a volte sembra proprio che i dolori si succedano uno dietro l'altro lasciandoci disorientati e con una sensazione di impotenza, oppure pare che nessuno voglia tener conto di ciò che vogliamo noi, e questo ci ferisce. Dare un calcio a tutto o attendere il momento giusto per riproporci? Noi testardi sappiamo cogliere sempre il momento per riproporci e se non dovesse presentarsi ce lo inventiamo ... ah, sappiamo anche che prima o poi la spunteremo! ;-) Le ferite si rimarginano? In qualche modo si ma rimangono le cicatrici. Ci dobbiamo convivere? Invece di prenderle come una condanna potremmo trasformarle in insegnamento; gli antichi greci credevano che il dolore e la bellezza forgiassero gli uomini liberi.
RispondiEliminaLe note di questo notturno mi danno il tono della tua malinconia.
Buona notte
Sono qui. Davanti a questo schermo. Come una pampe. Vorrei dirti. Ma hai gia detto tu.
EliminaSi. Chopin accarezza la mia malinconia.
Buona notte, Garbo.
P.S. Dimenticavo: https://www.youtube.com/watch?v=yRAi4DCVeE8#t=30
RispondiEliminaE' del tuo omonimo :-)
RispondiEliminaSarai mica tu, eh ? ^.^
La sto ascoltando.
Grazie.
Un abbraccio Nair. Solo un abbraccio a te.
RispondiEliminaGrazie, Nina. Me lo prendo tutto. E lo ricambio con gioia.
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