mercoledì 13 dicembre 2006


“Ina, soidi, dai soidi che ti catto la foto”E Ina si è messa in posa, bella soidente mentre Piccola Peste domenica le cattava le foto.
Vabbè, Piccola Peste alla fine per pochi ...pochissimi millimetri… ehm… non ha centrato  il sorriso vero e proprio,
in compenso...ehm... ha scattato una decina di decolté.
La mia Piccola Peste… una delle gioie più belle della mia realtà.
Un pò di me di questi giorni:
-         mio figlio Simone ha avuto un piccolo (per fortuna) incidente stradale, ed ora dovrà stare con il braccio ingessato per un mese (Inutile descrivere il panico di sua madre quando è stata avvertita del fatto… ehm… a momenti bisognava portare in ospedale lei… )
-         domenica ho festeggiato il mio compleanno …festa divertente e piena di calore insieme ai miei amici e ai miei afetti più cari … Sentivo il bisogno di un momento così…ci voleva, si ci voleva davvero…
Ufff…certo che… queste quattro decadas stanno volando, mannaggia a loro.
Ma si. Chi se ne frega. Sto vivendo gli anni più belli della mia vita. Matura al punto giusto. Finalmente Donna Donna Donna Completa…
-         oggi un cliente, ad un appuntamento di lavoro, mi ha accolta così:
” Veramente io avevo chiesto del suo socio, con le donne non parlo mai di lavoro… faccio altre cose io con le donne…”( segue una squallida risata stampata sul suo volto ebete, disgustosamente lampadato, di persona ignorante e volgare).
La mia reazione è stata la seguente: silenzio, zitta, nessuna parola, ho semplicemente dato libero sfogo ai miei occhi, non battevano ciglio, lo fissavano, diretti, alteri, con una punta d’ira… (o forse era disprezzo?), …   ma a quanto pare gli hanno detto tutto il peggio che gli si poteva dire… perché la sua gracchiante risata si è spenta subito, lasciando il posto all’imbarazzo. Naturalmente, l’imbecille, dopo ha parlato con me di lavoro. Naturalmente è andato tutto bene.. (male per lui… visto il conticino che gli ho presentato). Ma perché noi donne, nel lavoro, per farci rispettare, per essere credibili, affidabili, professionali, competenti… dobbiamo faticare al doppio di un uomo???
Segolene….evvaiiii!  Sei tutte noiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
-         e per finire .. un sentito ringraziamento alla “destra”, perché dal 2 dicembre, grazie a loro, sono ancor più di sinistra. Tiè. Prrrrrrrrrrrrrrrrrr
’Notte Amici!!!
        Senora

venerdì 1 dicembre 2006


Io e i miei colori
Io e i miei sorrisi
Io e il profumo della terra
Io e il mio cielo
Io e il mio amore per la natura
Io e il mio inseparabile cappellino
Io e i miei capelli sempre più rossi
Io e la mia dolcissima Memole
Io e la mia canzone
Io e i miei Silenzi
Io e i miei occhi grandi
Io e la mia malinconia
Io e quella ferita che non si rimargina
Io e i miei assurdi sogni
Io e il mio pensarti
Io e qualche lacrima
Io … e le mie cazzate
Senora

giovedì 30 novembre 2006

Oggi la mia campagna... è incantevole!
Ho provato ad immortalare  dei piccoli momenti, prima di andare a
rinchiudermi nel mio ufficio.  ( Ma che palle lavorare!!!)
Se potessi, porterei con me un sacchetto dell'aria fresca e frizzantina che oggi danza allegramente tra gli aberi ormai spogli,
un raggio di sole e un pezzettino di questo magnifico cielo.
Buon pomeriggio a tutti. Un bacio.
Cri

mercoledì 29 novembre 2006



"La Solitudine accentua le Sensazioni ed intensifica le Emozioni"
Occhi puntati nel blù della notte.
Serata limpida. Bellissima.
Luce di luna e di stelle.
Fuori fa freddo, è il primo freddo della stagione, l’aria finalmente punge.
La campagna si muove dolcemente.
Sono sola in casa.
Ho spento quasi tutte le luci.
Ho acceso il caminetto.
Stesa sul tappeto ho ascoltato gli Allman.
Sensazioni fantastiche hanno invaso l’anima ...come quando faccio l’amore.
Solitudine… stasera ti amo.
 Senora
(On Air... The Allman Brothers Band - Stormy Monday)

sabato 25 novembre 2006


Appena le hai viste, le hai raccolte subito, senza pensarci due volte.
Senora, tu,  dentro a questa immagine  hai visto l'Amore...
e l'hai subito stretta al tuo cuore.
Le cose Semplici, Senora,... ti hanno sempre trasmesso Amore.
C'è anche un pò di te in quelle margherite. Un pò dolci e un pò selvagge.

E poi guardale, guardale bene,  vedi come sono tenaci?
Guardale, vedi come resistono...come non cedono alla forza del
 vento e della pioggia?
Non scordarle mai, Senora. Portale sempre con te.
**********
(...un grazie commosso a Blue  e un abbraccio immenso per la Poesia che mi ha donato)
In sogno

Silenzio – grotte
di bianco cristallo
scavo
alle fiabe –

sul pianto il cuore trascorre –
sul lago celeste
con occhi grandi – cigliati
di glicine –

Antonia Pozzi
Senora
(On Air... Nick Cave - Let It Be)

sabato 18 novembre 2006

Gli Ostacoli Del Cuore...
di Elisa e Ligabue
(ehm
... ma stasera la sento anche un pò mia...)C'è un principio di magia
Fra gli ostacoli del cuore
Che si attacca volentieri
Fra una sera che non muore
E una notte da scartare
Come un pacco di natale

C'è un principio d'ironia
Nel tenere coccolati
I pensieri più segreti
E trovarli già svelati
E a parlare ero io
Sono io che li ho prestati

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

C'è un principio di allegria
Fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare
Anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare
Un ridicolo pensiero

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme

C'è un principio di energia
Che mi spinge a dondolare
Fra il mio dire ed il mio fare
E sentire fa rumore
Fa rumore camminare
Fra gli ostacoli del cuore

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non vuoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Senora

mercoledì 8 novembre 2006



...è difficile parlarne ...
Come ti senti tu in questi giorni, non lo so.
Come mi sento io in questi giorni, tu invece lo sai. Mi vedi.
Io non metto barriere alle Emozioni, qualunque esse siano.
Le vivo.  Intensamente.
Mi guardi negli occhi... e leggi tutto di me. E' sempre stato così.
Ti innamorasti di me dal primo istante proprio per questo.

Tu  invece, ti guardi bene dal liberare Emozione.
Sei freddo. Sempre tutto d'un'pezzo.
Mi ascolti in silenzio, dal blù
dei tuoi occhi non traspare  nulla.
 Una volta..si.. una sola volta ti opponesti al silenzio, ricordi? Quando stavo per lasciarti, anni fà? E tu, quando mi vedesti con la valigia in mano mi dicesti..." Ho provato ad immaginare come sarebbe la mia vita senza  di te...e ...credo di non farcela... io non posso vivere senza te, ti prego non andartene"
E adesso,che facciamo? Come vedi siamo punto e a capo.
Solo che  c'è una piccola differenza rispetto ad un tempo.
Io... ora.. sono più FORTE dentro.
On Air... Pink Floyd  - Wish You Were Here
Senora

lunedì 6 novembre 2006

L'Amore Fa(di Ivano Fossati)
L'amore fa l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.
...e non aggiungo altro... lascio solo un bacio...
Senora

sabato 4 novembre 2006

Vidi questa immagine per la prima volta in un'altro blog.
Guardarla e rivivere nitidamente un passaggio della mia vita fu un tutt'uno.
La nascita di Aurora ha fatto il resto, nel senso che mi ritrovo in questi giorni a
pensare spesse volte con una punta di nostalgia e di infinita tenerezza a quei momenti.
 Mi sembra ieri. Tutto è rimasto inciso nel mio cuore.
Mi ero ripromessa di non toccare più quel "cassetto" che cinque anni fa cominciai a riempire di di "me" , ma non ce l'ho fatta... e stamattina ho prelevato uno dei miei primi scritti.
E' giusto che  stia qui con me... dentro la mia piccola "casa".

Eccolo... è questo...
E' un orario un pò strano per me,...io di solito salvo casi particolari, a quest'ora sono già nel mondo dei sogni. Ma, stanotte no,...qui in casa dormono già tutti,..io mi sono intrufolata nella camera di mio figlio,...ho acceso una piccola lampada,...e mi sono seduta davanti a questo stronzo di schermo,....vorrei raccontare qualcosa di me....vorrei raccontare quel "qualcosa" che cambiò completamente la mia vita. Sapete una cosa? Mi piacerebbe tanto sentire qualcosa di voi...."una piccola parte di voi "....si si lo so...forse è assurdo quello che chiedo,....ma visto che da questa freddura di video non possiamo guardarci negli occhi, potrebbe essere un modo...che ne so....per conoscerci ...”dentro”.  Beh....allora...io comincio
**************************
Avere 20 anni e mettere al mondo due figli non è stata una cosa da niente!! Ricordo quanto ero spaventata quel giorno..... I miei due gioielli vollero nascere a tutti i costi, fu un parto naturale,...e Occhi Azzurri non era li vicino a me.
Ero circondata da un gruppo di studenti con blocco in mano, che annotavano minuziosamente tutte le fasi del parto,..ed un professore che spiegava...e parlava..parlava ..parlava. Forse, che una giovane ragazza desse alla luce due gemelli con parto naturale, era un caso raro, non succedeva tutti i giorni.
Il dolore era atroce....io poi...non ho mai sopportato il dolore fisico,....ricordo la mano di un'infermiera che mi accarezzava, mi tranquillizzava,....ogni tanto i miei occhi la cercavano,....volevo vederla...mi dava sicurezza.
Quando nacque il primo...Mattia..me lo fecero vedere un attimo, ed io ricordo trovai la forza per sorridergli,....ma poi.. ancora adesso mi rimbombano le parole del Professore che con il suo vocione mi disse:" Ora, da brava ragazza mia, forza, animo, ...si ricomincia,....devi far nascere il secondo".
Appena sentii quelle parole,...dai miei occhi iniziarono a scendere lacrime,....non parlavo,...solo lacrime silenziose. L'infermiera che mi accarezzava ad un certo punto disse: "Guardate questa ragazza, non vuole neanche farsi sentire piangere" (Io ho sempre odiato farmi vedere piangere, l'ho sempre fatto di nascosto, speravo tanto che non se ne accorgesse nessuno).
 Si ricomincia, Si ricomincia, Si ricomincia,... quante volte la mia mente ripeteva quelle parole!!! Tifavano per me in quella sala parto,..."Forza, forza, dai..., credo che solo le loro urla fecero in modo che Simone nascesse.
Lui nacque 20 minuti dopo,....ed io...non gli donai il primo sguardo,...non ce la feci; il mio piccolo Simone....già dal suo primo giorno di vita dovette abituarsi a rinunciare a qualcosa...ad essere...secondo.
Quando mi ripresi un pochino, chiesi ripetutamente di vederlo...e dopo un pò me lo portarono,..era già lavato e avvolto in un lenzuolino bianco....era bello,...due guancette rosee, lineamenti delicati, ed il mio cuore si riempì di una gioia immensa,.....indescrivibile. Ero felice…ero felice, siii ero felice, avevo due figli, due meravigliose creature,....io..l'Uragano di famiglia… ero diventata mamma.
Capii subito che da quel momento la mia vita sarebbe completamente cambiata. Avevo due figli da crescere insieme, che necessitavano delle stesse cure, che avevano le stesse esigenze quasi nello stesso momento.
Ricordo che quando ci recavamo nella stanza per allattare...tutte si prendevano il loro bambino....io ero l’unica che ne aveva due..ma accidenti non potevo prenderli tutti e due..non me lo permettevano..., Mattia era nato più piccolo e perciò era lui che aveva più bisogno del mio latte. Il mio Simone...rimaneva da solo...sopra quel fasciatoio ad aspettarmi,..io a volte lo sentivo piangere......e il mio cuore crepava. (Quante volte poi a casa, per non fare differenze...me li attaccavo insieme, uno al seno destro e uno al seno sinistro.) Questa cosa del metà per ciascuno gli deve essere rimasta, perchè ancora oggi che hanno 20 anni, se in casa è rimasto un solo biscotto ne fanno mezzo a testa).
Quando fui dimessa dall'ospedale, io e Occhi Azzurri uscimmo con i nostri due cucciolotti , li sistemammo in macchina,… ci guardammo ....e scoppiammo a ridere. Iniziava per noi una nuova avventura!
I primi sei mesi li trascorsi da mia madre, non me la sentivo di stare da sola,.. Occhi Azzurri era sempre via per lavoro..., non so come, ma mia madre mi accettò....anche se ancora oggi quando ne parla ....non si dimentica mai di ricordarmi che in quel periodo le avevo sconvolto la vita.
Una cosa invece ricordo con una tenerezza infinita, ...l'aver scoperto di quanto bene voglio a mio padre. Caro il mio papà! Uomo semplice e buono. Io e lui però non avevamo mai parlato tanto,..(con il mio caratteraccio era quasi impossibile).
Un giorno,..stavo allattando,..ero seduta sul letto, avevo  Mattia in braccio,...mio padre bussò alla porta :" Crì...posso entrare?" Io lo feci entrare,....e lui.....provò imbarazzo nel vedermi con il seno fuori,...non mi aveva mai vista, ma si fece coraggio ed entrò. Lo seguii con lo sguardo,...vidi che stava prendendo Simone dalla culla, se lo sistemò bene in braccio, e si sedette vicino a me. Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti,...e poi..mi disse queste parole: " Piccola (ancora adesso che ho 40 anni mi chiama piccola), io sono sempre stato molto orgoglioso di te,...ma ora che mi hai regalato queste due creature lo sono mille volte di più, solo tu potevi farmi un dono così grande."... Io..ricordo...non gli risposi, si, purtroppo non gli risposi,..ma lo guardai con occhi diversi...e soprattutto… fu proprio in quel momento… momento in cui i miei occhi riuscirono a stare fermi per qualche secondo sui suoi… che capii per la prima volta dopo tanto tempo ….quanto bene gli volevo.
Senora

mercoledì 1 novembre 2006

Sabato mattina, è vero, sono stata MIA del tutto, ed è stato a dir poco fantastico, solo che poi, il prezzo da pagare è stato un po’ salato, perchè ho avuto a disposizione solo il pomeriggio per espletare tutti gli impegni che ogni donna che lavora deve per forza concentrarli e portarli a termine di sabato.. Vabbè, insomma, ho dovuto “correre alla Speedy Gonzales, anche perché alle 19 e 30 si doveva andare a casa di Robertino e Sonia per poi partire tutti in quel di Treviso, dove si andava a festeggiare in un ristorantino tipico della zona, che cucina il pesce alla grande, il compleanno dell’amica Mariuzi. Sinceramente, appena l’ho vista, mi sono accorta che Sonia non era del tutto in forma, e gliel’ho pure detto. Ma lei è una donna sempre molto tranquilla e serena, perciò senza farsi tanti problemi, ha preso per mano Piccola Peste, l’altra mano l’ha appoggiata sopra il suo enorme pancione ormai arrivato quasi al termine dei nove mesi, ed è salita in macchina.
Cena squisita , serata divertentissima, siamo un gruppo di amici affiatati, che stanno davvero molto bene insieme. Abbiamo sentito la mancanza di Anna e Lorenzo. La loro storia è proprio finita. Peccato. Davvero. Si. Ci mancavano molto.
Stavamo mangiando il dolce quando Sonia, ad un certo punto dice: "Ehm… ragazze…mi sa che Aurora vuole nascere, anzi, è tutta oggi che ci sta provando, si, insomma, è da stamattina che sono iniziate le contrazioni…e da circa un’ora si fanno sentire ogni dieci minuti". Sofia, vedendo la mamma in difficoltà e il papà preso un po’ dal panico, si mette a piangnucolare: “Ina, che cos’ha la mamma? La prendo in braccio, la coccolo un po’, le dico “ Sofia, mi sa che Aurora si è stancata di stare nel pancione della mamma e sta facendo un po’ di capricci, ma non devi preoccuparti, la mamma sta bene, dai vai a darle un bacetto ”. Sonia si prende Sofia tra le braccia, la tranquillizza e la riempie di baci.
I dolori cominciano a farsi sentire più acuti , insistiamo tutti per portarla in ospedale a Treviso. Niente. Non ne vuole sapere . Lei vuole andare nell’ospedale dove è stata seguita. Per non farla agitare la si accontenta. E’ mezzanotte passata. Si parte per la provincia di Venezia. Roberto, deve prima portare Sofia dai nonni. Bacia Sonia…” Amore mi raccomando stai tranquilla, sistemo Sofia e arrivo, ti amo, ti amo tanto”. Io e Paola intanto andiamo a casa sua a prendere la valigetta già pronta con tutto l’occorrente per Aurora e poi via di corsa in ospedale. Quando arriviamo troviamo gli amici ancora tutti là, in sala d’attesa. Sonia è già in sala travaglio. Arriva anche Roberto, è agitato, non se la sente di assistere al parto. Proviamo ad insistere, ad incoraggiarlo. Niente da fare, non c’è verso. Lo salutiamo verso le tre di notte. Prima di addormentarmi… penso che… domani vedrò Aurora. Ho il cuore pieno di gioia. Alle sei e mezza del mattino sento lo squillo del cellulare è un sms. Accendo immediatamente la luce per leggerlo:
”E’ nata AURORA!!! Alle 05,50. Pesa 3 kg e 600 grammi. E’ lunga 49,5 cm. E’ identica a SOFIA. Il parto è stato veloce e Sonia sta bene. Siamo molto felici. Un bacio.”Mi commuovo. E’ inutile, non c’è gioia più grande nella Vita! L’arrivo di un bambino è una gioia Immensa. Infinita.
Aurora è bellissima, davvero identica a Sofia. Un’altra piccola meravigliosa Indios.
La reazione di Sofia alla vista della sorellina è stata una sorpresa per tutti. Quando l’ha vista in braccio alla mamma, le si è seduta accanto, con la sua manina paccioccotta l’ha accarezzata e le ha sussurrato: “ Ti voglio bene, Aurora”.
Senora

martedì 31 ottobre 2006


 Ti   guardo di nascosto, quasi sempre in Silenzio. 
Faccio piano, senza farmi sentire.
Rubo le tue Emozioni. Le respiro a fondo. 
Me ne approprio… come una ladra.
Senora

sabato 28 ottobre 2006

Una mattinata d'autunno splendida.
Qualche ora  seduta sulla diga a respirare il mare  insieme  ai Pink Floyd in cuffia
e a dieci pagine dell'ultimo libro che stai leggendo.
Una zingara che vuole leggerti la mano.
Tu che sorridendo le dici di no.
Lei che ti dice: Peccato, ti avrei raccontato di un uomo, è tutto scritto nella luce dei tuoi occhi.
La tua amica che ti guarda allibita e ti chiede:" Che cosa mi stai nascondendo???"
Tu, che tra l'irritato e il divertito le rispondi: " Scema, loro queste cose le  dicono a tutte"... Ehm...
Tu che chiudi gli occhi e offri il tuo viso al sole.
Tu che sei felice.
Senora

lunedì 23 ottobre 2006


Chopin, stasera  mi da una mano con le lacrime...
che da ieri, insistentemente, ho fatto di tutto per ricacciare indietro.
A Chopin ...le mie lacrime non sanno resistere ... si liberano delicate e leggere, senza vergogna.
Dentro le  lacrime  di stasera, c'è tutto quello che vorrei dirgli, ma che non potrò mai dirgli.
Riuscirà ad ascoltare  il mio Silenzio?
Lo capirà?  Lo accarezzerà? Lo stringerà tra le sue braccia? Lo rassicurerà?

Senora

mercoledì 18 ottobre 2006

(Immagine trovata nel web)

"Il tuo cuore è un gabbiano che vola libero nei cieli della vita.
Lascialo andare senza paura, ti saprà condurre alla felicità. "
(S. Bambaren)
Il mio si era perso nel buio...
ha dovuto scalare rocce con strapiombi paurosi,
poi si è fatto coraggio...
da solo ha iniziato un cammino non facile,
lungo quel cammino si è imbattuto in molti nodi da sciogliere...
alcuni non sono ancora stati sciolti... ma lui non demorde,
è un Cuore tenace, e forse ora... è sulla strada buona.
Se penso al mio Cuore, lo vedo in mezzo a quel volo di Gabbiani...
Profuma di Vita...
Senora

venerdì 13 ottobre 2006

Ebbene si. Lo ammetto. A volte lui mi sta proprio sulle scatole e lo butterei a mare.
Si si  proprio quel coso là, che quando ti deve avvertire che qualcuno ti  vuole parlare, inizia a suonare una fastidiosa tiritera, e tu te la devi sorbire finche non lo trovi. Si, perché lui  non è mai a portata di mano, là, bello in vista. Lui, ad esempio,  sta sempre in qualche angolo della tua incasinatissima borsetta, e tu con la mano devi rovesciare tutto e fare il disastro dentro quella borsa prima di catturarlo, oppure ti  scivola giù dal sedile della macchina, lo fa apposta il fetente, si, perché poi si diverte nel sentirti imprecare mentre  lo cerchi da per tutto fuorché naturalmente  nell’angolo dove è andato a cacciarsi, oppure è nascosto in mezzo alla montagna di carte che hai sopra la scrivania… e tu intanto, prima che ti capiti tra le mani fai in tempo a palpeggiarla tutta, e nel frattempo scleri con quella tiritera che usurpa tuo udito.
Ora, il tuo “rompiscatole” ti darà sicuramente dell’ingrata, visto che, se nell’arco di una giornata lui se ne stesse zitto zitto… tu, cara la mia Senora brontolona, non ti guadagneresti la  famosa e indispensabile pagnotta,… comunque.. sempre un rompiscatole rimane.
Bisogna dire che, il sabato e la domenica generalmente ti concede il meritato relax, e tu lo tieni acceso solo ed esclusivamente perché in quei due giorni lui  tiritereggia  con  gli affetti, le amicizie...le cose  a tratti dolci …che ti fanno immagazzinare spruzzate  di serenità,…insomma… tiritereggia  assai piacevolmente.  Ma ci sono anche domeniche, ahimè
,  come domenica scorsa, tanto per fare un esempio, in cui sei costretta a rimanere stesa a letto perché hai la schiena bloccata e al primo movimento che tenti di fare, emetti  degli acuti che ti sentono fino a Cannicatì,  e invochi  a destra (no, spetta… ma quale destra d’egitto? a sinistra invochi) e a manca, sperando che quel dolore allucinante e insopportabile sparisca, e vorresti piangere, anzi ti fai anche  un bel piantino,( perché … la vogliamo dire tutta cara Senora? Tu… sei una piattola quando hai un dolore fisico, tiè) … e non hai voglia nemmeno delle “tiritere piacevoli”..e lui…il perfido traditore che fa invece? Eh? Che faaaa??? Che faaa il fetuso???? Lui, tiritera a più non posso, proprio il giorno che tu Senora...  hai tanta… tanta  “bua”. Ehm…
Dai, forza Senora,  elenca un assaggino delle  tiritere di domenica scorsa, vissute restando obbligatoriamente stesa sul tuo soffice materasso.

Tiritera   arrivata direttamente al Cuore .
Mittente: Piccola Peste
-Ciao Cristina, c'è Sofia che vuole parlarti, spetta che te la passo...
- Ina.... Ciao  (la sua vocina è un po abbattuta)- Ciaooooooo  Piccola Peste, oh che  bella sorpresa, spetta che ti do un super baciotto. Smack- Ina, ma … quando nasce Aurora… posso portarla a casa tua? Vuoi  che Aurora diventa la tua bambina, eh?- Perché Amore? Non la vuoi  più Aurora? L’hai desiderata tanto questa sorellina!- No, non la voglio più, perché è brutta e mi fa paura.
- Ma no Amore, Aurora sarà bellissima, come te. Perché ti fa paura?- Ma io non la voglio perchè mi porta via la mamma e il papà, è brutta e cattiva. Dai Ina, dico alla mamma che la porta a casa tua.- Ma và là, Scriccioletto, mamma e papà non te  li porta via nessuno. Loro, prima vogliono bene a Sofia e poi ad Aurora. Tu sei il loro primo Amore. Lo sai, vero?
- E se lei è più buona di me?  Poi mamma e papà non mi vogliono più se lei è più buona di me.. (Piagnucola)
- Ma chi te l’ha detta questa stupidaggine???   Passami subito mamma…

Tiritera del tipo: Nooooo… non ci posso credere!!!
Mittente: Musone dagli occhi cerulei, ovvero: l’uomo che ho sposato.
-         Come va  di là?
-          Male grazie. Ma dove sei? Non sei in casa?
-         Si che sono in casa, sono in cucina.
-         Cosaaaaa???  Sei in cucina e mi telefoni???  Ma anche  quei quattro passi che separano la cucina dalla camera ti disturbano???  Sai che ti dico…. Vafffffffff. Click
(dopo dieci minuti, per farsi perdonare, si è presentato in camera con un vassoio, dentro il quale ci stava una tazza di the caldo con  i biscotti. E  poi, di suo,  ha aggiunto un po’ di coccole.  Ruffiano, come al solito.)

Tiritera del tipo: La prossima volta ti arrangi.
Mittente: Mio fratello.
- Ciao Crì, come va?- Male. Sono bloccata a letto con un forte mal di schiena.-Oh, mi dispiace tanto. Senti, ho saputo che sei riuscita a vendere la macchina di papà.- Si, hai visto come ho fatto presto? In due giorni l’ho venduta, l’ha comperata una ragazza, martedì andiamo all’agenzia per fare il passaggio di proprietà, sai…  mi hanno detto che basta la firma di uno solo degli eredi, puoi andarci tu?-Eh no, mi dispiace,  non posso, ho un impegno martedì.
-Ok, vado io. (come al solito…)
- Senti Crì, mamma mi ha detto che non ti sei fatta dare neanche una lira di acconto, guarda che non va mica bene così, eh! Dovevi farti dare un acconto. Come hai potuto essere così sprovveduta?- (ehm… quel tono di rimprovero mi fa girare non poco i cosiddetti, ma cerco di controllarmi) Beh, la ragazza è venuta con il padre, mi sono sembrate persone per bene, persone serie, abbiamo pattuito che i soldi li portano tutti martedì quando andiamo in agenzia, perché non avrei dovuto fidarmi?- Perché non li conosci. Ecco perché!
- (ehm...parte in quarta l'Uragano Crì)  E ALLORA UN’ALTRA VOLTA TI ARRANGI, VA BENE SIGNOR PERFETTINO SOTTUTTOIO, SPUTASENTENZE CHE NON SEI ALTRO . A-R-R-A-N-G-I-A-R-S-I  INVCE DI SCARICARE TUTTE LE INCOMBENZE A ME  E POI LAMENTARSI PURE. OK? SONO STATA CHIARA? VABBUO’? TI GA CAPIO CIO’???!!! Ciao. Stammi bene.(GRRRRRR). Click.


Tiritera di un sms del tipo:  Un fulmine a ciel sereno!
(Premetto che io detesto gli sms
, e mi guardo bene dall’usarli per comunicare, ma visto che Lorenzo,  ha ritenuto opportuno informarmi dell’accaduto via sms, io mi sono adeguata).
Sms Lorenzo:  Ciao Cristina, non so se hai saputo che io e  Anna ci siamo separati. Volevo chiederti di starle vicina, perché lei ora sta soffrendo molto, perciò se puoi chiamala. Ti prego.
Sms Senora: Accidenti, Lorenzo… non ne sapevo nulla, ma quando è successo? Anna non mi ha detto nulla. Ma perché??? Dopo tutti questi anni??? E dov’è ora Anna? Starai sicuramente soffrendo molto anche tu, vero?Sms Lorenzo: Si certo, soffro anch’io…. Ma siccome è mia la causa di questa separazione… lei  sta soffrendo più di me. Ho avvertito anche  le altre amiche.  Anna in questi giorni è andata ad abitare da sua sorella.
Sms Senora: Lorenzo… ma tu…facendo così… la stai scaricando agli altri. Che cosa è successo? Perchè sei tu la causa? Hai un’altra donna per caso?
Sms Lorenzo: No, io non la sto scaricando, vi chiedo solo di starle vicino visto che siete amiche, e di aiutarla a superare questo momento. Si. Ho un’altra donna.
Sms Senora:  Lorenzo… quanto sei stronzo…e pure bastardo!
Sms Lorenzo: Ti ringrazio caramente donna Cristina… sia per lo stronzo e sia per il bastardo.

Ce ne sono state molte altre di tiritere…, chiudo  con  quella decisamente più simpatica. E qui ci vuole una piccola premessa. Si, perché, questo signore, che periodicamente mi chiama, io non so davvero chi  sia. Circa due anni fa,  per errore fece il mio numero di cellulare, io risposi, e da quella volta ogni tanto si fa vivo.

Tiritera del tipo: … E' proprio un Simpaticone!.
- Ciao bella voce, ciao melodia del mio orecchio, ciao accelerazione del mio battito cardiaco,  mi riconosci? hai capito hi sono?- Ancora Lei ? No, non ci posso credere. Butti via il mio numero per favore, ma che cosa se lo tiene a fare?
- Certo che sono io. Oramai dovresti saperlo che ogni tanto ho bisogno di sentire la tua voce. Ma perché continui a darmi del lei? Dammi del tu, coraggio,  siamo amici ormai.- Ma quali amici??? Amici de che??? E poi oggi, guardi,  non è giornata , non sto molto bene, la devo salutare.
- Dimmi almeno come ti chiami, bella voce, dai dimmelo, perché non me lo vuoi dire? Ti chiami Giada? Ti chiami Eleonora? Ti chiami Eva?
- Ok. Va bene. Visto che insiste tanto stavolta  glielo dico. Apra bene le orecchie.  Mi chiamo Romilda  e di secondo nome faccio Imelda. Ho due bei nomi,vero?
- No, non ci credoooo. Nooooo, ahahah  quanto sei simpatica  ( si mette a ridere… ha una bella risata…calda… molto allegra… ). Va bene, se desideri chiamarti così, allora…  molto piacere  Romilda Imelda. Ahahaha,…Romilda …
(ridiamo tutti e due)
- Beh, adesso la saluto, eh!- Ma insomma, non ci vuoi proprio parlare con me! Che peccato. Dimmi almeno: "Ciao Alberto". Per una volta… chiamami per nome. Non ti costa nulla. Dai.- Ciao Alberto. Va bene così? (sorrido…)
- Si. Così va bene, Romilda. Alla prossima, allora. Guarda che ti chiamo ancora, eh!
-Ciao Simpaticone.
- Ciao Bella Voce.
Click.
Senora

sabato 7 ottobre 2006

Juliette Drouet a Victor Hugo
"Faccio tutto ciò che posso perchè il mio amore non ti disturbi,
ti guardo di nascosto,
ti sorrido quando non mi vedi.
Poso il mio sguardo e la mia anima ovunque vorrei posare i miei baci:
sui tuoi capelli, sulla tua fronte, sui tuoi occhi, sulle tue labbra,
ovunque le carezze abbiano libero accesso"
...ovvero: Intenso e Immenso Amore Discreto,  Silenziosa Infinita Passione.
Sei fantastica, Juliette... il tuo cuore è bellissimo!!!
Senora
(On Air... Barbara Streisand - The Way We Are...)