martedì 15 marzo 2016



La  primavera gioca a nascondino. Prima si fa vedere, poi all'improvviso si dilegua.
La pioggia, per il momento  riposa, ma a quanto pare è del tutto intenzionata a rifarsi viva. Il sole, stamattina riusciva ad  offrire  timidi sorrisi , ma adesso è nascosto dietro le nuvole, un vento per niente leggero fa danzare gli alberi vestiti di gemme, le prime margherite del prato sono  deliziose e si mostrano nella loro timida bellezza, il melo, il pero, l'albicocco, il susino sono finalmente in fiore ...
Sto divagando, lo so. 
Non sono qui per parlare della primavera. Anche se, è onesto dire che, il viverla in questo luogo magnifico... mi aiuta molto, e soprattutto prova a prendersi cura del mio animo. Si. Certo.
In questi giorni  non è stato semplice  prendersi cura del mio animo. Era... ferito, arrabbiato,deluso, e tanto altro.
Io e il Musone, il peggio che potevamo dirci , sabato sera ce lo siamo detti  tutto. Ci siamo mitragliati  in faccia rabbia e risentimento a raffica.  Non ci siamo risparmiati assolutamente nulla. Ne io. Ne lui. Rattattattattattattaaaaaaaa. Evvai!
Ero certa che non ci fossero più cocci da raccogliere ormai. Invece... a quanto pare... qualcuno sperso qua e la l'abbiamo trovato, perchè oggi è martedì... e sembra non sia successo nulla. 
Sembra.
Da ieri abbiamo iniziato a parlarci normalmente.
Eppure, nessuno dei due so che dimenticherà mai le parole che ci siamo detti. 
Ho bisogno disperatamente di piangere, ma non so perché  non ci riesco. Nemmeno una lacrima ho versato.
E poi, devo pure correre subito in ufficio, che alle due e mezza ho un appuntamento con un cliente. Figurati se posso permettermi di piangere proprio adesso.


15 commenti:

  1. Ma oggi giorno vale più la pena di piangere per l'amore? Per me no se diventa (e lo diventa per tutti) routine quotidiana, fratellanza e se si tira avanti solo per i figli. Io la penso così. Dove sono più quei fulmini, quelle folate improvvise di vento, quei soli incandescenti che ti ubriacano la mente? Un amore si azzera facilmente, un sogno non lo si può mai azzerare ... ma tutto passa, tutto, non lo dimenticare.

    RispondiElimina
  2. Il pianto a volte è una forma di liberazione, e forse per questo varrebbe la pena viverlo.
    Il fatto è, che dell'Amore se ne ha bisogno, ed un amore come lo è stato il nostro non è semplice da azzerare. Davvero.
    Ciao. Ti lascio un abbraccio.
    Buona giornata.

    RispondiElimina
  3. Sarà questa primavera che appare e scompare come un fantasma in un antico castello scozzese, saranno gli ormoni che si risvegliano da un lungo letargo, saranno i pollini, le gemme, il pulviscolo dell’aria, sarà per quella mezza caraffa di preziosissimo olio pugliese (ma hai un’idea di quante insalate si potevano condire con mezza caraffa d’olio? E invece pufff … svanito per la vanità di una donna ... Se lo avessi fatto a me non ti avrei più parlato per giorni, mesi … forse per anni :-)), ma tutto ciò che era trattenuto prima o poi esplode.
    E quando ci si conosce da anni si sa perfettamente dove andare a colpire, dove sappiamo che farà più male, e sappiamo anche come reagire all’attacco rendendo la pariglia; ci sono coppie che pur colpendosi spesso, lo fanno tuttavia in maniera felpata, senza farsi troppo male, senza imboccare vie di non ritorno, lasciandosi aperta una fessura da cui far passare segnali di pace, altre che invece assolutizzano lo scontro e che ne fanno ragione di vita, motivo di sopravvivenza, in cui qualsiasi cosa ci sia dietro lo scontro diventa incrollabile, irrinunciabile: o lo accetti o sono disposto a chiedere con te definitivamente, o lo capisci o sei morto.
    Io credo che un amore finisce quando subentra l’indifferenza, quando l’altro non ha più alcuno spazio dentro di te, quando non hai più pensieri o parole da rivolgergli (nemmeno quelle che lo feriscono a morte), quando non ti sorprendi più a pensare dov’è e cosa starà facendo in questo momento.
    Talvolta mi assale il dubbio che un amore che è stato tale possa davvero finire, la vita spesso ci porta o ci precipita altrove, ma chi abbiamo amato rimane sempre nel nostro cuore, solo che il sentimento che proviamo per lui si trasforma, diventa più affetto, caro ricordo, gratitudine sia per i momenti indimenticabili trascorsi insieme sia per quelli dimenticabili si, ma che non abbiamo dimenticato, diventa tenerezza.
    Nel cuore di un essere umano c’è posto per molte cose, per molti affetti, c’è posto per il partner, per i ricordi, per i figli, per gli amici, per quelle persone che incrociano la nostra via soltanto per un istante, ma in quell’istante riesci a sintonizzarti emotivamente con loro, a toccarle e a farti sfiorare.
    E questa moltitudine e promiscuità non impoverisce affatto i nostri legami più solidi, anzi li rinforza. Forse dovresti chiederti perché continui a litigarci col tuo Musone e se davvero puoi parlare del vostro amore al passato prossimo.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Sai Garbo, se cominciassi a parlarti del Musone... sarei come un fiume in piena e non riuscirei a fermarmi. La maggior parte della mia vita l'ho trascorsa con lui, e so di essere stata una donna fortunata, perchè è una persona fantastica.
    Forse, in una coppia, uno dei due, per trovare più punti d'incontro possibile deve avere un carattere o una personalità più fragile dell'altro, ecco vedi, questo ad esempio in noi due non c'è, siamo "tosti" alla pari. Io poi... non se ne parla, sono... un Uragano, si, mio padre mi chiamava proprio così: Uragano. Ed aveva ragione.
    Accidenti Garbo, ti giuro che passerei ore a parlare con te.
    Grazie delle tue parole e dei tuoi consigli.
    Ti abbraccio.
    Buona giornata.

    RispondiElimina
  5. Ah, pure tu ti saresti incazzato per l'olio? Beh, comunque il Musone non se n'è ancora accorto. Mio dio, mezza caraffa! Ma come ho potuto essere così deficente ^.^!
    Dai, sbagliare in fondo serve sempre, ora so che la prossima volta ne basteranno cinque/sei cucchiai ^.^.
    Buona domenica Garbo.
    Un sorriso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è una questione di quantità, ma di qualità: l’olio pugliese è troppo prezioso per essere usato per condire i capelli, magari potevi usare un olio d’oliva più commerciale per ottenere gli stessi risultati. Ok, quello che è fatto è fatto … mezza caraffa … grrrrr! E’ che mi immedesimo, alcuni miei amici che vanno ogni estate in Puglia mi hanno regalato un boccione di olio da Vieste che uso nelle grandi occasioni … e in effetti la differenza si sente al palato. Ma guardiamo il lato positivo … adesso i tuoi capelli saranno più buoni di un’insalatina di campo :-)
      Ciao e buona Pasqua

      Elimina
    2. Si, hai ragione. Ho agito con superficialità. Non so perchè. Di solito non sono così.Si, insomma, non è da me. L''unico pensiero che avevo era quello di offrire ai miei capelli il meglio del meglio. Nemmeno per un attimo è balenato nella mia mente il pensiero più logico: che forse un semplice olio d'oliva facesse lo stesso effetto. E poi... consumarne così tanto! E' da deficienti. Punto. Vabbè. E' andata così.
      I capelli? Beh, sono rinati. ^.^
      Ciao Garbo. Buona Pasqua anche a te. Smack!

      Elimina
    3. Così non vale però, tu usi armi non convenzionali, argomenti proibiti dalla Convenzione di Ginevra. Che figura ci faccio io adesso rimpiangendo una misera mezza caraffina d'olio di fronte a questi splendidi capelli? Altro che un po' d'olio pugliese, per poter ammirare questo risultato, questa bellezza, questa solarità ... spremerei tutta la Puglia! :-) Smack

      Elimina
  6. dovresti liberarti.....
    il pianto non risolve nulla ma libera.

    RispondiElimina
  7. Lo so, Magnolia.
    Mi piacerebbe, ma il più delle volte non ci riesco... Ho come... vergogna del pianto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sforzati, magari quando sei sola. Io faccio cosi.

      Elimina
  8. Mi hai fatto rivivere momenti del mio passato. Credo che col tempo tutto venga a galla, tutto quello che resta sopito nell'affannosa ricerca di identificazione della coppia armoniosa. E' normale,come e'normale reprimere il pianto,ma il sale brucia sulla pelle ugualmente. Io che del pianto mi incornicio gli occhi ti dico che le lacrime sono espressioni emozionali, ma il dolore, il dispiacere o la rabbia rimangono intrappolati come spore, e di quelli e' giusto liberarsi, minimizzando, comprendendo o semplicemente metabolizzando. Un bacio

    RispondiElimina
  9. Tra donne ci si capisce.
    Hai ragione, bisogna liberarsi dei sentimenti negativi come rabbia e risentimento...
    Sai, io e il Musone, nonostante tutto, non riusciamo ad odiarci. Non ce la facciamo proprio.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  10. il pianto serve a poco, ne so qualcosa, ma di sicuro non ti fa scoppiare il cuore.

    RispondiElimina
  11. Non lo so se serve a poco. Oggi, ad esempio, avrei tanto bisogno di lasciarlo libero di fare... Davvero. Ma non posso dargli il lascia passare.
    E lui, il pianto, è lì in stand by, zitto zitto, lontano dal vivere che mi circonda e ben nascosto dentro al mio cuore...

    RispondiElimina

Non so se il mio blog possa piacerti, parlo di me, e magari a te non interessa, posso capirlo.
Vabbè, comunque… ciao !