E'
dalla sera del 27 aprile che questa immagine sta qui ad aspettarmi.
C'ero anch'io tra quella folla festante, ma la protagonista dell'evento era mia nipote Sofia, anzi, erano 930 ragazzi e ragazze ai quali il Rettore aveva appena consegnato la Laurea. Piazza San Marco era più magica di sempre quel giorno, ed io... provavo una gioia che ho difficoltà a descrivere..., ero felice, davvero , tanto felice, per Sofia che aveva portato a termine con successo il suo obiettivo, un traguardo importante per la sua Vita, ero felice per mio fratello e mia cognata che oltre all'amore per la loro figlia, avevano stampato in volto anche l'orgoglio di esserne genitori, e quando alla fine della cerimonia quei 930 ragazzi e ragazze con un urlo di gioia che ha fatto eco in tutta la Piazza hanno lanciato in aria i loro cappelli da laureandi … beh... ecco... in quel momento li mi sono davvero commossa tanto... e le lacrime si sono fatte strada da sole senza chiedere alcun permesso.
Chissà che altro volevo scrivere quella sera...
Dopo aver postato l'immagine forse ero troppo stanca per continuare... o forse mi avrà chiamata mia madre per qualche suo capriccio notturno... o forse il Musone doveva raccontarmi qualcosa... Non so.
Sta di fatto che da quella sera, caro il mio Vaio, non ti ho più acceso, e se di tanto in tanto si fa strada qualche breve parentesi di spazio tutto per me, prendo l'ipad e la prima cosa che faccio passo a trovarti caro Blog, ma se devo essere sincera, ti sento sempre più lontano dai miei pensieri. E' un peccato, lo so. Perchè tu, per me, sei sempre stato un rifugio Amico. Su di te ho sempre potuto contare.
Che ti posso raccontare? Vediamo. Il lavoro. Ecco, lo sapevo. Anche qui il lavoro.
Va bene. Davvero. E' in forte espansione. Chi l'avrebbe mai detto. Due anni fa ero quasi costretta a chiudere l'azienda. Invece adesso ho assunto altre tre Persone.
Sono per gran parte sua, del lavoro intendo, ma direi che va alla grande. Stento ancora a crederci, perchè la crisi degli anni passati è stata devastante non solo a livello economico ma anche psicologico, è un'angoscia che fatica a rimarginarsi, c'è sempre il timore di tornare indietro. Speriamo di no, dai. Incrocio le dita.
Ho proposto anche a Sofia di far parte del nostro team, ma lei se ne vuole andare in Giappone a prendersi un'altra laurea. Ha la fissa del Giappone, l'anno scorso ha vissuto li per quattro mesi e si è totalmente e perdutamente innamorata di Kyoto e vuole fare il possibile per stabilirsi lì. Beata lei, beati i suoi 23 anni, beato tutto il tempo che ha davanti per poter permettersi di realizzare i suoi sogni.
Io... non so... si insomma... non so se riesco ancora a sognare. Divento sempre più concreta, sempre più pratica, sempre più dinamica (nonostante passino gli anni), e però anche sempre più saggia, ma... sempre meno sognatrice.
Eppure... ho sempre sognato bene, io.
I miei sogni hanno sempre fatto vibrare il mio animo in maniera sublime, sono sempre stati la Fiamma Accesa della mia Vita...
C'ero anch'io tra quella folla festante, ma la protagonista dell'evento era mia nipote Sofia, anzi, erano 930 ragazzi e ragazze ai quali il Rettore aveva appena consegnato la Laurea. Piazza San Marco era più magica di sempre quel giorno, ed io... provavo una gioia che ho difficoltà a descrivere..., ero felice, davvero , tanto felice, per Sofia che aveva portato a termine con successo il suo obiettivo, un traguardo importante per la sua Vita, ero felice per mio fratello e mia cognata che oltre all'amore per la loro figlia, avevano stampato in volto anche l'orgoglio di esserne genitori, e quando alla fine della cerimonia quei 930 ragazzi e ragazze con un urlo di gioia che ha fatto eco in tutta la Piazza hanno lanciato in aria i loro cappelli da laureandi … beh... ecco... in quel momento li mi sono davvero commossa tanto... e le lacrime si sono fatte strada da sole senza chiedere alcun permesso.
Chissà che altro volevo scrivere quella sera...
Dopo aver postato l'immagine forse ero troppo stanca per continuare... o forse mi avrà chiamata mia madre per qualche suo capriccio notturno... o forse il Musone doveva raccontarmi qualcosa... Non so.
Sta di fatto che da quella sera, caro il mio Vaio, non ti ho più acceso, e se di tanto in tanto si fa strada qualche breve parentesi di spazio tutto per me, prendo l'ipad e la prima cosa che faccio passo a trovarti caro Blog, ma se devo essere sincera, ti sento sempre più lontano dai miei pensieri. E' un peccato, lo so. Perchè tu, per me, sei sempre stato un rifugio Amico. Su di te ho sempre potuto contare.
Che ti posso raccontare? Vediamo. Il lavoro. Ecco, lo sapevo. Anche qui il lavoro.
Va bene. Davvero. E' in forte espansione. Chi l'avrebbe mai detto. Due anni fa ero quasi costretta a chiudere l'azienda. Invece adesso ho assunto altre tre Persone.
Sono per gran parte sua, del lavoro intendo, ma direi che va alla grande. Stento ancora a crederci, perchè la crisi degli anni passati è stata devastante non solo a livello economico ma anche psicologico, è un'angoscia che fatica a rimarginarsi, c'è sempre il timore di tornare indietro. Speriamo di no, dai. Incrocio le dita.
Ho proposto anche a Sofia di far parte del nostro team, ma lei se ne vuole andare in Giappone a prendersi un'altra laurea. Ha la fissa del Giappone, l'anno scorso ha vissuto li per quattro mesi e si è totalmente e perdutamente innamorata di Kyoto e vuole fare il possibile per stabilirsi lì. Beata lei, beati i suoi 23 anni, beato tutto il tempo che ha davanti per poter permettersi di realizzare i suoi sogni.
Io... non so... si insomma... non so se riesco ancora a sognare. Divento sempre più concreta, sempre più pratica, sempre più dinamica (nonostante passino gli anni), e però anche sempre più saggia, ma... sempre meno sognatrice.
Eppure... ho sempre sognato bene, io.
I miei sogni hanno sempre fatto vibrare il mio animo in maniera sublime, sono sempre stati la Fiamma Accesa della mia Vita...
Ok, qualcosa ho scritto, hai visto blog?
Qualcosa ho raccontato.
Parole.
Messe qui, su questa pagina.
Forse, avevano bisogno di essere dette.
Ora.
In questo momento.
Forse
per non essere dimenticata.
Forse per dire che ci sono.
Forse per non parlare di altro.
Forse...
Vabbe...
Forse per dire che ci sono.
Forse per non parlare di altro.
Forse...
Vabbe...
Un
bacio.
A Te.
A Te.
A
tutti.
Le feste di laurea...fanno sempre un certo effetto, spesso smuovono tante cose dentreo di noi che siano sentimenti o ricordi.
RispondiEliminaQuando hai scritto "Eppure... ho sempre sognato bene, io. I miei sogni hanno sempre fatto vibrare il mio animo in maniera sublime, sono sempre stati la Fiamma Accesa della mia Vita...", beh queste parole le trovo molto belle e molto poetiche.
Bello il sottofondo musicale di Ivano Fossati.
E' un piacere leggere i tuoi post.
Un abbraccio e buon week end
Sai, Accade, ho sempre pensato, anzi, ho sempre creduto che, le Persone che riescono a sognare, al posto dell'ombra hanno la luce che le accompagna.
EliminaEh, FossatiI... lo amo davvero tanto. Si.
Grazie delle tue Parole. Ti abbraccio anch'io.
Buona giornata.
Io credo che in ogni caso le persone come te non smetteranno mai di sognare. Perché sono troppo belle e ricche dentro. Magari sogni inconsapevoli, brevi, dei frame in bianco e nero. Ma bellissimi.
RispondiEliminaAccidenti, Zio Scriba, è troppo...davvero troppo bello quello che mi hai scritto Grazie. Si. Grazie.
EliminaTi abbraccio forte.