Vita,
ciò che non capisco di te è…. questa tua insistenza nel volermi far portare carichi sempre così pesanti nell’animo.
Mi avevi dato una tregua, si, questo è vero, te lo concedo.
Mi avevi dato anni intensamente luminosi, iniziati se ricordi bene, il primo giorno che mi hai accompagnata davanti ad un cancello arrugginito che per reggersi si teneva aggrappato a sterpaglie e… gelosamente direi… custodiva un angolo di terra invaso da papaveri rossi che con tutta probabilità non aspettavano altro che me.
Che tu non puoi assolutamente aver scordato i rimbalzi di gioia del mio cuore, lui fu il primo ad aver capito che quel cancello arrugginito era lì che mi attendeva in trepidazione.
Che tu non puoi assolutamente aver scordato quel momento, si, non puoi averlo dimenticato, perché fu lì, davanti a quel cancello arrugginito che tu capisti di amarmi alla follia.“Questa sei tu, Cristina. Si. Questa è la Cristina che io amo.” Sussurrasti al mio animo.
E allora perché questi periodici , quasi metodici e pilotati intermezzi di dolore?
Che cazzo vuoi da me, Vita? Vuoi che ti odi? Se è questo che vuoi, scordatelo. Non succederà mai. Vuoi che mi arrenda, che ceda, che mi lasci calpestare dallo sconforto e dall’impotenza?
No. Che io non mi arrendo ormai l’ hai capito.
Ora il peggio è passato, si. Anche questa volta il peggio è passato.
Adesso basta però. Ho bisogno di tregua. Davvero. Gli anni passano anche per me, cosa credi. Si. Ho bisogno di tregua, Vita.
Ho bisognoditreguahoisognoditreguahobisognoditreguahobisognoditregua. Dai. Te lo chiedo a mò di supplica. Si, lo so, non ti piaccio così, tu non mi vuoi supplichevole, ti deludo quando ti supplico, tu mi preferisci nella versione originale, quella che ti sfida, quella che fieramente ti tiene testa, quella che nel dolore riesce a percepire comunque i fili sottili del tuo amore e per questo si tiene aggrappata alla tua mano, ma questa volta non è così. Non è così Vita. Mentre scrivo piango, e tu già da questo dovresti capirlo che questa volta è diverso.
E adesso Abbracciami. Sta zitta e abbracciami. E basta.
Pensa a quel giorno Vita, quando i miei grandi occhi neri, meravigliosamente si persero nel rosso dei papaveri.
Ricominciamo da li, Vita.
Tua Cristina
",,,perchè la Vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia..." (Vasco)
Gocce di Pensieri
sabato 28 maggio 2011
lunedì 23 maggio 2011
domenica 24 aprile 2011
Devo proprio farmi i complimenti, pensavo che ai fornelli mai e poi mai avrei dedicato il mio impegno e invece mi sbagliavo.
Vabbè, un Vissani in gonnella non ci diventerò mai, questo è poco ma sicuro, negata ci sono e negata ci rimango nell’arte culinaria, ma insomma… noto con piacere che qualcosina riesco a cucinare discretamente anch’io. Era ora.
Comunque, di là in cucina tutto sembra a posto. Sto aspettando gli invitati. Temendo di combinare casini ho raccomandato loro di non presentarsi prima dell’una e mezza e tra un po’ saranno qui.
Io sono già pronta. Ho indossato un tubino color beige chiaro con sopra un giacchino bianco in cotone leggero. Sto veramente bene vestita così. Mi piaccio. Si.
Bene. Adesso chiudo. Vasco il musone mi sta chiamando.
Che volevo dire?
Ah si.
Buona Pasqua, volevo dire.
Buona Pasqua a tutti con sincero affetto. Davvero.
Cristina
Cristina
domenica 17 aprile 2011
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sabato 26 marzo 2011
Ogni venerdì sera, dopo aver fatto il giro d’ispezione per controllare negli uffici che tutto sia a posto e dare un giro di chiave ad ogni porta, mi ritrovo a fare sempre lo stesso pensiero: è possibile che sia già passata una settimana?
Il tempo vola ad una velocità incredibile, direi.
Dal lunedì al venerdì è tutto un frenetico correre, un metterci anima e corpo per portare a termine obbiettivi ed impegni sempre più pesanti, complicati, a volte anche angoscianti, perché di questi tempi al lavoro non si può rinunciare e allora si fanno anche le capriole per realizzarli, perché tutto è cambiato in questi ultimi anni. Adesso, un consistente numero di clientela ci marcia su questa cazzo di crisi, tipo: aspettando l’ultimo minuto per dare l’ok all’esecuzione del lavoro e nonostante ciò pretendendolo in tempi assurdamente brevi e se gli si dice che è impossibile realizzarlo in quel lasco di tempo, minacciano con estrema facilità di andare da un’altra parte, e da un’altra parte trovano sicuramente chi glielo fa il lavoro, certo che si, magari anche ad un prezzo più basso del mio, perché pur di lavorare, molti piccoli imprenditori spesso improvvisati, abbassano i prezzi rinunciando al guadagno e contemporaneamente rovinano pure il mercato.
La professionalità, il lavorare con competenza, serietà e soprattutto qualità, sta scomparendo. Accidenti, mi ci sono voluti anni e anni per farmi conoscere ed apprezzare nel mio campo lavorativo proprio per le cose che ho citato qui sopra, e invece … sembra che adesso se ne possa fare tranquillamente a meno. Ohhhh belliii, ma la qualità è sempre stata il nostro fiore all’occhiello!!! Pure a questa dobbiamo rinunciare???
Beh, io non ci sto. Non ci sto. E vado avanti. Per la mia strada. Si.
E comunque, c’è sempre qualcuno che mi fa capire che la mia strada è quella giusta da percorrere.
Come il cliente di ieri, il signor B., che dopo una consulenza telefonica mi ha inviato per e-mail la conferma dell’ordine, e in fondo pagina mi ha scritto un p.s.: “ Signora Cristina, grazie per la telefonata di stamattina, sono finalmente in buone mani, lei signora Cristina è davvero un bel raggio di sole. Complimenti.”.
Beh, che ti devo dire caro blog, a me.. quelle parole mi hanno dato un senso di benessere che neanche puoi capire, sai.. come quando sono davanti al mare che mentre lo respiro mi ricarico e mi sembra di rinascere, si, proprio ma proprio così.
Bene. E adesso provo a godermi questo fine settimana, che … il lunedì tra un attimo arriva di nuovo ^.^
Bacio…
Cristina
domenica 20 marzo 2011
Primi accenni ...
di una Primavera ancora incerta e con pochi sorrisi da offrire.
E tu chi sei?
Sarai splendida farfalla che, in quei pochi giorni che la Vita ti concederà ti poserai di fiore in fiore e danzerai Libera nel vento, o sarai un odioso e malefico bruco peloso che farà un sacco di dispetti ai miei alberi?
Mah. Starò a vedere.
Adesso prendo la bici e vado da mia zia Maria. Ha preparato una tavolata fuori all’aperto. Pane e salame. Torta paradiso, che lei la fa squisita. Un bicchiere di buon vino. Quattro chiacchere sotto questo timido sole che sta tentando di rasserenare gli animi. E poi arriverà sera.
Bacio...
Cristina
martedì 15 marzo 2011
(Fabian Perez \"El Rojo sillon II\)
Else Lasker-Schüler
Ascolta
Io mi prendo nelle notti
Io mi prendo nelle notti
le rose della tua bocca
che nessun’altra ci beva.
Quella che ti abbraccia
mi deruba dei miei brividi
che intorno al tuo corpo io dipinsi.
Io sono il tuo ciglio di strada.
quella che ti sfiora
precipita.
Senti il mio vivere
dovunque
come orlo lontano?
domenica 13 febbraio 2011
La piazza era gremitissima.
Eravamo in tante.
Si. Si. Si. Tante.
Migliaia di Noi.
E la nostra Fierezza era la nostra Forza.
A sostenerci, con orgoglio direi, c’erano i nostri compagni, i nostri figli, i nostri genitori.
Vasco il Musone, con in bocca la sua forse cinquantesima sigaretta della giornata mi guardava con un’intensità che non vedevo nei suoi occhi da un po’ di tempo.
”Beh, che hai da guardarmi così? c‘è qualcosa che non và?“ gli ho chiesto sorridendo.
“No, è che… oggi nel tuo volto c’è una luce particolarmente bella, Cristina…”
Si. Aveva ragione.
Era la Gioia quella luce.
Era la Gioia di condividere il mio Pensiero con migliaia di donne e di uomini che come me vogliono, anzi pretendono un'Italia diversa e tutti insieme gridano BASTA. BASTA. BASTA.
Una Gioia incontenibile, che da molto tempo non provavo.
Oggi, per la prima volta dopo tanto tempo, ho sentito in cuor mio di non fare assolutamente parte della minoranza, perchè c'è una grande maggioranza di questo nostro Bel Paese che rivuole,anzi che pretende la Dignità che gli spetta.
Ed è stata una sensazione davvero magica, incantevole direi.
(ehm...le foto non le ho scattate con una Nikon Reflex ma con il mio modestissimo cellulare^.^)
Cristina
Cristina
sabato 12 febbraio 2011
C’è che…
Mi è bastato guardare dentro ai tuoi occhi
per capire che il viverti nei miei pensieri ha un senso…
domenica 30 gennaio 2011
Non ce l’ho fatta.
Mi dispiace.
Mi dispiace tanto.
Non c’è l’ho fatta a salvarvi.
Ho provato di tutto, mi sono battuta per voi fino alla fine, ma purtroppo ero in minoranza.
Le minoranze perdono quasi sempre.
Ho provato, si, ho provato a convincerli che avevate ancora bisogno di tempo, che forse non era tutto finito, che magari l’anno scorso eravate in guerra con le vostre radici e per questo non avete voluto indossare il vostro abito più bello, quello che vi rendeva così eleganti, raffinate: l’abito verde, che come seta leggera vi modellava il corpo alto e magro. Eravate stupende. Si. Davvero.
Ho insistito fino a rendermi ridicola nel provare a convincerli che sicuramente a primavera avreste fatto a tutti una sorpresa rivestendo di piccole gemme le vostre fronde adesso così fragili e stanche.
Non è servito a nulla.
Hanno emesso tutti la stessa sentenza: sono morte.
Perché?
Perché non avete più voluto i baci del sole e le carezze del vento?
Perché avete smesso di fare l’amore con la terra?
Perché non avete lottato?
Non avete imparato niente da me in questi otto anni ?
Senza di voi non è più come prima.
E mi mancate.
Cristina
mercoledì 5 gennaio 2011
A me puoi dirlo... sei arrivato al capolinea, eh!
Pensa che le tue sparate non mi fanno nemmeno più incazzare.
Sei talmente scontato, direi noioso ormai.
Stai stancando anche i tuoi.
Nemmeno loro ti reggono più, solo i tuoi lacchè tengono ancora botta.
Dai su, comincia a preparare le valigie e libera quella sedia, che ci sei stato sopra anche troppo.
Ah... non hai mai trescato con donne di sinistra?
Beh, mi dispiace tanto per te.
Nemmeno immagini che cosa ti sei perso, caro mio. Eheheheh!
domenica 26 dicembre 2010
01.01.2011...
Si Ardovig,
è proprio bello il Santo. E non solo lui è bello. E’ bella soprattutto la mia Città.
Per noi padovani è impossibile non amarla, ma credo che, anche chi viene a visitarla non possa poi concederle uno spazietto del loro cuore, e stai sicuro che, chi nel descriverla racconta della sua bellezza elegante e del suo fascino discreto, dice assolutamente il vero.
Io qui, la mostro di notte, ripresa come meglio ha potuto fare lo scatto di un cellulare che nemmeno so usare tanto bene, (pampe che sono ^.^), ma non potevo non fermare questi due momenti : la cupola del Santo illuminata e il Prato della Valle festante di luci natalizie.
Dal web ho estratto queste righe che parlano di Lei, ma io consiglio a chiunque di viverla almeno per un giorno…
Padova è città elegante e dal fascino discreto.
Una delle mete più importanti è la Basilica di Sant'Antonio, ma l'eredità artistica e culturale di Padova si scopre in ogni angolo del centro storico.
Padova, la dotta. La sua Università, una delle più antiche d'Europa, ospitò nel 1492 un professore d'eccezione, Galileo Galilei. Mentre pochi anni più tardi, nel 1501, si iscrisse Copernico, il padre di una delle più grandi rivoluzioni scientifiche.
Padova, la religiosa. La sua Basilica di Sant'Antonio è un importantissimo luogo di culto dove ogni anno arrivano in pellegrinaggio migliaia di devoti a venerare le spoglie del santo più amato del mondo, Sant'Antonio. Due volti per una città che conserva intatto il fascino di una storia millenaria, dai paleoveneti fino alla Repubblica Serenissima.
Padova è bella da vivere senza fretta, percorrendo le vie del centro e ammirando i gioielli architettonici di cui si è arricchita nel tempo. Gioielli che parlano di arte romanica, rinascimentale e neoclassica. Prima fra tutti la Cappella degli Scrovegni che conserva all'interno uno dei più importanti cicli di affreschi di Giotto, realizzato tra il 1305 e il 1306 e recentemente restaurato. Oppure il celebre Palazzo della Ragione, un tempo centro giuridico e amministrativo della città, oggi sede espositiva.
E ancora il Prato della Valle, che incanta per la sua forma ellittica e per la sua vastità (è una delle piazze più grandi d'Europa con i suoi 90.000 metri quadrati di superficie) e per le emozioni che sa suscitare con quell'isola verde centrale e le 78 statue che la circondano.
Mentre lo storico Caffè Pedrocchi è il simbolo della vita culturale e commerciale di Padova. Un edificio di architettura neoclassica dove è piacevole fermarsi per trascorrere una serata speciale, o semplicemente per ammirarne le splendide sale.
E' impossibile, però, citare tutte le bellezze di Padova. Una città che di giorno si offre al visitatore con le sue strade, piazze affollate e tanta voglia di vivere. Mentre di notte assume un carattere più romantico e suggestivo.
Una città che sa sempre raccontare storie bellissime, basta saperle ascoltare ..
domenica 5 dicembre 2010
“Prove tecniche di separazione”, ecco, questo sarebbe il titolo esatto per il post che sto scrivendo, ma metterla in pratica la nostra separazione, caro Blog, non è proprio così facile come a dirlo.
Non è la prima volta che tento di staccarmi da te, si te, che sei nato per caso, e piano piano sei diventato il mio rifugio, te che in cinque anni hai raccolto con tenera cura Attimi della mia Vita.
Quando mi rileggo il cuore si emoziona e mi viene voglia di ringraziare davvero tanto questa Senora Nair, che di Cristina ha cercato di tradurne meglio che ha potuto la voce dell’anima.
Senti Senora, lo facciamo questo tentativo, vuoi?
Proviamo a separarci?
Stacchiamo la spina?
Teniamo spenta per un po’ di tempo la luce di questo schermo che ci tiene unite?
Proviamoci, dai.
Se sei d’accordo, potremmo darci appuntamento a Natale, che dici?
Io e te, qui, a Natale, di nuovo insieme a riscaldarci l’animo a vicenda.
Ho una pila di libri che mi aspetta sopra il comodino. E’ da un po’ che li trascuro. Non è da me accantonare la lettura. Oggi li ho spolverati e poi li ho stretti al petto come si fa con un bambino quando gli si vuole trasmettere affetto.
Eccoli qui, te li elenco.
- UNA DONNA di Sibilla Aleramo
- TRE CAVALLI di Erri de Luca
- MONTEDIDIO di Erri de Luca
- IL CASO NERUDA di Roberto Ampuero
- L’ARPA DI DAVITA di Chaim Potok
- LA VITA DAVANTI A SE’ di Romain Gary
- PERCHE’ NON POSSIAMO ESSERE CRISTIANI di Piergiorgio Odifreddi
- CONSIGLI SULLA FELICITA’ di Shopenhauer
- L’AMICO RITROVATO di Fred Uhlman
- e poi voglio rileggermi LA LETTERA D’AMORE di Cathleen Schine.
- UN KARMA PESANTE di Daria Bignardi
- IL CAPPOTTO DEL TURCO di Cristina Comencini
Ho bisogno di rifugiarmi in loro.
E mi serve tempo. Perchè io sono lunga a leggere. Lo so. Mi conosco.
Ma devo farlo. Devo farlo per me stessa.
Non sono letture impegnative, lo so, ma io credo che ogni lettura riesca in qualche modo ad arricchire sia mente che anima.
Ho bisogno di riflettere, di rubare emozioni, di immedesimarmi come faccio spesso quando leggo.
Ho bisogno anche di sorridere e con la Littizzetto sarà sicuramente una risata continua.
Ho bisogno di vivere le parole scritte d’inchiostro, di annusarne il profumo, di ascoltare il fruscio della pagina sfogliata.
Si mia cara amica Nair, hai ragione tu, ho semplicemente bisogno di me.
Ciao.
A presto.
Tua Cristina
mercoledì 24 novembre 2010
In questa notte fonda…
il Silenzio si ubriaca di te.

NOI COME FIUMI A. Branduardi
In questa notte fonda
si consumano le stelle,
si vive d'amore
per qualcosa o qualcuno.
Ancora una una volta
mi ritrovo a cercare te,
ancora una volta
ritorno a te.
In questa notte fonda
le nostre strade si raggiungono,
confuso d'amore,
ti parlo senza fiato.
Prima che nella notte
si consumino le stelle,
mi prende una voglia
di cose belle.
Noi, come fiumi che vanno al mare,
noi, come fiumi,
divisi ci manchiamo
sperduti ci cerchiamo
come fiumi verso il mare.
Noi come fiumi che vanno al mare,
noi come fiumi verso il mare...
il Silenzio si ubriaca di te.
NOI COME FIUMI A. Branduardi
In questa notte fonda
si consumano le stelle,
si vive d'amore
per qualcosa o qualcuno.
Ancora una una volta
mi ritrovo a cercare te,
ancora una volta
ritorno a te.
In questa notte fonda
le nostre strade si raggiungono,
confuso d'amore,
ti parlo senza fiato.
Prima che nella notte
si consumino le stelle,
mi prende una voglia
di cose belle.
Noi, come fiumi che vanno al mare,
noi, come fiumi,
divisi ci manchiamo
sperduti ci cerchiamo
come fiumi verso il mare.
Noi come fiumi che vanno al mare,
noi come fiumi verso il mare...
domenica 14 novembre 2010
"La base della democrazia
è la
libertà di parola"
(Aung San Suu Kyi)
“Non leggete i giornali"
(Silvio Berlusconi)
giovedì 4 novembre 2010
Oggi non ti sarei piaciuta.
Lo pensavo gia da stamattina quando davanti allo specchio tiravo indietro i capelli e li raccoglievo stretti stretti in uno chignon nascondendo anche il più microscopico ricciolo.
Quella di imbavagliare i capelli è una specie di punizione che mi infliggo quando intuisco già di primo mattino che sarò una vipera acida e tagliente per tutto il giorno.
Oggi ti sarei stata antipatica da morire.
E non so perché questo pensiero abbia voluto trovare voce tra tutti i pensieri muti infinitamente belli che ho per te.
Forse sono solo una stupida donna. Si. Forse è proprio così.
sabato 30 ottobre 2010
Ma perchè continui ad umiliare il nostro Popolo?
Ma lo capisci almeno il Male che ci stai facendo?
Tu hai tante capacità, questo non te lo nego, non per niente a livello economico sei tra i più potenti del mondo, ma purtroppo non sei in grado di tenere in piedi una Nazione, fattene una ragione.
La vita è fatta così, non sempre si vince. A volte anche si perde. E tu hai dimostrato che come statista sei un perdente.
Ah, tu adesso mi dirai che hai vinto con i voti, si...vabbè...i voti...
Se hai un briciolo di onestà verso la gente che ti ha votato e che con tutta probabilità ti rivoterà allora vattene, fallo almeno per loro se non vuoi farlo per tutti quelli che avevano "letto la trama della storia" fin dall'inizio.
Sappi che, un uomo che sa ammettere i propri errori è un UOMO vero.
Dimostraci che lo sei.
La vita saprà darti ancora tanto anche senza l'avallo del trono che immeritatamente ed ossessivamente stai occupando, credimi.
Coraggio, mettici una pietra sopra.
E' finita.
E' finita.
sabato 9 ottobre 2010
Piccola Sarah,
La prima cosa che mi ha colpito di te, quando in tv sono apparsi i video che ti riprendevano in alcuni momenti gioiosi e spensierati , è stata la dolcezza vorrei dire timida del tuo muoverti, del tuo atteggiarti, ma soprattutto la vivacità dei tuoi occhi. Due occhi birichini.Due occhi ancora bambini ma con i primi accenni intriganti e un po’ maliziosi tipici della tua splendida età. A quindici anni si è così, mia piccola Sarah, certo che si, si è ancora cucciole nel cuore e nell’animo, ma con un gran desiderio di essere già grandi. E’ l’età che ci apre la strada verso i sogni , è l’età che ci fa scoprire a piccoli sorsi quali passioni dobbiamo seguire per essere felici e realizzate nella vita. E’ l’età dell’amore, dei primi baci dati con il cuore che va a mille. E’ l’età del passaggio. Passaggio che, dopo qualche anno ti avrebbe vista Donna con la D maiuscola.
Stavi iniziando a volare, mia piccola Sarah. Avevi appena iniziato un Volo meraviglioso, che ti avrebbe vista a volte vincente altre sicuramente sconfitta come è normale che sia, ma ti avrebbe comunque vista Volare ad ali spiegate verso il futuro …
Non so dirti mia Piccola Sarah, perché l’essere umano è così orrendamente… sudiciamente malvagiamente posseduto dal male… non te lo so dire, non trovo appigli, non trovo ragione, non trovo nulla che giustifichi ciò che quell’essere umano ha potuto farti.
Non perdonarlo mai. Hai capito? Mai.
Cristina
lunedì 4 ottobre 2010
...senti che bel Silenzio.
Finalmente sono sola.
A volte mi chiedo perchè sto così bene sola...
Forse perchè dalla mattina alla sera ho troppi rompicoglioni che mi girano intorno e allora... il primo momento di solitudine che mi si presenta davanti lo arraffo quasi con prepotenza, si, lo catturo, e poi... quando ce l'ho a portata di mano lo ammalio, gli faccio un sacco di moine, e appena inizia a prestarmi attenzione mi offro a lui.. mi mostro totalmente...e guai se prova a snobbarmi, io lo voglio, lo pretendo. E' mio, cazzo. Tutto mio. Guai a chi si intrufola, guai a chi ci interrompe.
Senti che bello ascoltare nel silenzio il ticchettio delle dita che stanno scrivendo a ruota libera chissà quale cazzata ma chi se ne frega che è una cazzata, è così bello scriverla in solitudine.
Dopo magari la leggerò e se mi gira la posterò anche nel blog.
Và che bello l'Ottobre del calendario appeso al muro.
C'è una maestosa molgolfiera che sorvola solitaria un paesaggio di montagna.
E' tutta stamattina che l'occhio mi cade là. Sento di adorarla.
Vorrei essere lì con lei.
Ora.
Adesso.
Si.
E chi se ne frega che fuori piove.
Anche con la pioggia vorrei essere lì con lei.
Lì.
Con lei.
Nel silenzio del cielo.
A guardare la vita dall'alto.
E gridare.
Gridare forte.
Gridare tutto ciò che mi passa per la mente.
E poi gridare il mio nome.
Si. Gridarlo forte.
Finchè non ho più voce.
Cristinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
CRISTINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
CRISTINAAAAAAAAAAA CRISTINAAAAAAAAAAAA CRISTINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Perchè dovrei gridare il mio nome? Perchè?
Non lo so. Non lo so. Accidenti. Non lo so. Non lo so. Non lo so.
Ho detto che non lo so. Punto.
Vabbè. Fine. Fine. Fine. Si.
Adesso vado dall'Aldo a mangiarmi un panino.
E poi torno qui.
Nel caos della mia Vita.
domenica 12 settembre 2010
Nu Sur La Plage - John William Godward
Riempio di te attimi silenziosi.
Cammino solitaria, a passi lenti, lungo la riva del mare, m’illumino di sole, mi arrendo al vento, lascio che mi accarezzi, perché…il mare sei tu che mi parli. , il sole sei tu che mi baci, il vento sei tu che mi ami.
Ti vivo così, e mi emoziono, fino alle lacrime.
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